US Open, Sinner: “Sto lavorando per cercare di venire a rete più spesso”

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US Open, Sinner: “Sto lavorando per cercare di venire a rete più spesso”

L’altoatesino commenta il risultato ottenuto per 3-0 contro Eubanks, proiettandosi alla sua condizione attuale. “Mentalmente ho fatto progressi, mi rendo conto di avere un’esperienza diversa rispetto a qualche tempo fa”

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Jannik Sinner - Cincinnati 2022 (foto Twitter @atptour)
 

Jannik Sinner raggiunge i sedicesimi di finale che adesso cominciano ad avere contorni ancor più azzurri, vista la possibilità di un incrocio agli ottavi tutto italiano con Lorenzo Musetti. Contro Christopher Eubanks ha ottenuto una vittoria molto più semplice rispetto a quella contro Altmaier: un 6-4 7-6(6) 6-2 netto e compito piuttosto agevole per l’altoatesino che ha ceduto il suo turno di battuta una sola volta e senza grandi conseguenze.

Che vittoria è stata per Sinner?
“È stata una partita difficile disputata contro un giocatore che non avevo mai affrontato prima. Nel pre-partita non sapevo cosa aspettarmi da Eubanks. Sapevo che la sua arma più importante era il servizio e ho cercato di adattarmi nel migliore dei modi. Nel secondo set c’è stata molta battaglia con un tiebreak molto lungo, ma vinto. Mi rende felice l’aver chiuso in tre set”. 

A che punto è lo stato del tuo gioco a questo punto del torneo e quali sono stati i principali cambiamenti nel tuo gioco sul cemento nell’ultimo anno? 
“Lavoriamo molto ogni giorno, soprattutto sul servizio, cercando di avanzare un po’ più verso la rete. Oggi sono riuscito a farlo poche volte perché dall’altra parte della rete c’era un avversario che colpiva la palla molto forte e avanzare non era facile. Ma, per esempio, nel primo match l’ho fatto molte volte. Cerco di variare i colpi, di capire quando usare uno schema, piuttosto che un altro: è in questo genere di cose che credo di essere migliorato. Anche mentalmente ho fatto progressi, magari perché mi rendo conto di avere un’esperienza diversa rispetto a quella di qualche tempo fa”. 

Cosa c’è di diverso nel tuo stato d’animo?
“Quando nel 2019 ho giocato qui il mio primo Grande Slam l’ho fatto con più spensieratezza. Sei libero di esprimerti, senza avere grandi pressioni. Ora è tutto diverso: all’inizio ci vuole tempo per capire alcuni meccanismi, ma poi puoi constatare con mano i progressi e cambia tutto. Stiamo lavorando tanto proprio su questi aspetti. C’è tanto da fare, ma la fiducia in te stesso e nella tua squadra serve per fare questo lavoro di crescita con grande spirito”. 

Paolo Michele Pinto

SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Jannik Sinner al microscopio

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