A. Tomljanovic b. L. Samsonova 7-6 (8) 6-1

Non ci sono più dubbi: Ajla Tomljanovic sta vivendo la stagione migliore della sua carriera. L’australiana ha infatti conquistato il secondo quarto di finale Slam consecutivo (è il terzo in carriera) dopo aver raggiunto questo traguardo anche a Wimbledon, e si è così assicurata il suo nuovo best ranking (sarà come minimo al numero 35). Lo ha fatto battendo Liudmila Samsonova con il punteggio di 7-6 6-1 in due ore di gioco: la russa avrà grossi rimpianti non avendo sfruttato ben otto set point (di cui tre consecutivi e sette nello stesso game) nel primo parziale. Si è così fermata a 13 la sua striscia di vittorie: nel corso di questa estate Samsonova aveva vinto tutti i match giocati negli Stati Uniti, trionfando nei tornei di Washington (dove aveva eliminato anche la stessa Tomljanovic) e di Cleveland.

IL MATCH – Avvio da dimenticare per Ajla che perde i primi due turni di servizio: Samsonova sfrutta al meglio le tante seconde dell’australiana per giocare sin dai primi colpi il suo tennis molto aggressivo che per il momento paga. La russa si porta infatti avanti sul 5-2 e a due punti dal set in risposta, dove però spreca forzando troppo. L’australiana prende fiducia e inizia a colpire bene la palla. Contestualmente, il rovescio di Liudmila si fa sempre più ballerino. Tomljanovic recupera così il break di svantaggio ma nel decimo game concede tre set point consecutivi. Sul secondo di questi Samsonova commette un gratuito di dritto, mentre sul terzo Ajla gioca una smorzata perfetta. Ma è solo l’inizio di un game dai tratti drammatici: ci saranno in tutto 27 punti per una durata di quasi 20 minuti. La russa si procura altre quattro chance per chiudere il primo parziale, ma solo in una di queste i meriti di Ajla, comunque brava a non andare mai fuori giri, superano i demeriti di Liudmila.

L’ottavo set point per Samsonova arriva nel tie-break ed è anche il primo sul suo servizio, ma ancora una volta il dritto la tradisce. Il drama prosegue e sul 7-6 in suo favore è Tomljanovic a sprecare la sua prima palla set con un doppio fallo. Ne ha poi una seconda su cui la russa trova quei colpi che le sono mancati al momento di chiudere, mentre alla terza Liudmila spedisce un dritto abbondantemente fuori che regala un set illogico – durato quasi un’ora e mezza – all’australiana.

All’irrazionalità del primo parziale, segue però una seconda parte di match piuttosto prevedibile. Samsonova non riesce infatti a resettare dopo le tante occasioni gettate al vento e diventa sempre più fallosa: in soli sette game commetterà 22 non forzati (dopo i 34 del primo set). Tomljanovic, invece, trova continuità e nel secondo game pesca due rovesci vincenti che le valgono altrettante palle break: sulla seconda la russa incappa in un doppio fallo e la partita finisce praticamente lì. Nei successivi tre giochi Samsonova vincerà solo due punti. L’australiana gestisce e chiude senza soffrire sul 6-1.

[5] O. Jabeur b. [18] V. Kudermetova 7-6(1) 6-4

Dopo esser diventata la prima tennista africana a raggiungere la seconda settimana in tutti gli Slam, la tunisina Ons Jabeur fa un passo ulteriore e raggiunge per la prima volta i quarti di finale allo US Open. “È stata una partita molto difficile all’inizio. È difficile affrontarla”, ha detto Jabeur, l’unica tennista nella top 10 rimasto nella parte inferiore del tabellone. “È stato molto frustrante per me, ma all’inizio ho dovuto accettare la situazione e continuare a costruire. Alla fine, tutto è semplicemente andato per il meglio”. La 25enne Kudermetova sembrava avere il controllo all’inizio e conduceva 5-2 all’apertura, ma Jabeur ha lottato per prendersi il set in un tiebreak a senso unico. La russa aveva fronteggiato solo due palle break per tutta la settimana prima di questa partita, e Jabeur è stata la prima a strapparle la battuta. Nel secondo set si è fatta bastare due break nel quarto e nel decimo game per chiudere 7-6(1) 6-4 dopo un’ora e 32 minuti.