WTA Ostrava: Krejcikova profeta in patria, in rimonta batte Swiatek, torna in top 15. Dopo 10 finali vinte si ferma la n.1

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WTA Ostrava: Krejcikova profeta in patria, in rimonta batte Swiatek, torna in top 15. Dopo 10 finali vinte si ferma la n.1

La ceca non si arrende, e vince un gran titolo in casa. Per la polacca è la prima finale persa dal 2019

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Barbora Krejcikova - WTA Ostrava 2022 (via Twitter - @WTA)
 

B. Krejcikova b. [1] I. Swiatek 5-7 7-6(4) 6-3

Difficilmente gli organizzatori dell’Agel Open avrebbero potuto chiedere un epilogo migliore per il loro caro torneo di Ostrava, giunto alla terza edizione, con la prima affermazione di una tennista ceca dopo Aryna Sabalenka e Anett Kontaveit. Infatti la vincitrice del torneo in questo 2022, dopo una finale sensazionale, cornice migliore possibile alla gioia patriottica, è Barbora Krejcikova, che ha battuto Iga Swiatek dopo 3h e 17 di lotta, ma anche di pura estasi tennistica, con giocate, forza mentale, errori, freddezza, pura gioia, che sono il cuore di questo sport. Per la ceca è il secondo titolo di fila, che la aiuta a riscattare un 2022, anche per problemi fisici, al di sotto delle aspettative, e le regala la prima vittoria in carriera contro una n.1 al mondo. Per la polacca è invece la prima sconfitta in una finale dal torneo di Lugano del 2019, quando perse da Polona Hercog. Da allora 10 vittorie di fila all’ultimo atto di un torneo, e tutte senza perdere set. Assume ancora più valore l’impresa di Krejcikova dunque, che punta a un finale di stagione che possa quantomeno riavvicinarla alla top 10, e le premesse, se gioca con questa costanza e questa concentrazione, ci sono tutte.

Il match – la prima a farsi notare in risposta è Krejcikova, che nel terzo gioco ha ben tre palle a break, su cui però si dimostra (specie sull’ultima) poco cinica, concedendo a Swiatek di rientrare e cavarsela sulla propria battuta, dove ancora manifesta problemi, anche sui colpi in uscita, dovuti certo a un buon ritmo in ribattuta della ceca. Ma le occasioni sprecate, contro una cannibale come la polacca, possono essere un’importante tassa da pagare: e infatti nel quarto game Swiatek evidenzia le proprie capacità in risposta, specie da ferma dal lato sinistro, punendo una Krejicikova forse non impeccabile, ma con relative colpe davanti alla n.1 al mondo, che nel gioco successivo appare più serena anche al servizio. La ceca sembra scoraggiarsi non poco nel sesto game, in cui va praticamente a regalare il doppio break a Swiatek, con errori banali, salvo poi ritrovarsi con uno splendente game in risposta a seguire, in cui attacca bene e riesce a muovere la polacca, togliendole riferimenti e recuperando un break. Completa una clamorosa rimonta Krejicikova, che con freddezza annulla un set point sul suo servizio, e gioca a braccio libero quando la polacca serve di nuovo per il set, instillandole una sorta di tensione, che rende più contratto il braccio di Swiatek, portando al recupero di entrambi i break con una bella mano della giocatrice in vantaggio.

Un lungo undicesimo game, da 16 punti, frena il parziale di 4-0 a favore della padrona di casa, che spreca anche tre palle break, sulle quali ha qualcosa su cui riflettera, anche perché la vittoria di questo gioco potrebbe ridare un po’ di fiducia alla polacca, sul finale apparsa più decisa e centrata sia con il servizio che in uscita. E, così com’era stato ad inizio set, le occasioni sprecate da Krejcikova collimano in nuova linfa per Swiatek, che trova un dodicesimo game di altissima qualità in risposta, comandando il gioco come e quando vuole, e chiudendo con un risposta di dritto vincente un primo set che aveva in mano sul 5-1 e in cui ha rischiato una clamorosa rimonta, stoppata proprio all’ultima curva.

Inizia nel peggiore dei modi il secondo parziale però la n.1 al mondo, con un game condito da qualche errore di troppo che, unito all’intraprendenza di Krejcikova, le permette di andare subito avanti di un break. Il set prosegue su binari di grande equilibrio, e Swiatek che ancora fa la voce grossa in risposta, dove spesso, sfruttando servizi un po’ più morbidi, riesce a prendere il comando. Questo le comporta tre palle break nel quarto game, che Krejcikova è ben lucida nell’annullare, alzando il tasso del servizio e trovando vincenti (già vicina alla doppia cifra solo nel secondo set). Alla fine, a forza di andare vicina e alzare il ritmo in ribattuta però, Swiatek ottiene il contro-break nell’ottavo game, in cui è il rovescio a fare la differenza e mandare anche fuori giri la n.20 al mondo, che regala un paio di punti per rimettere nel set la polacca. Si arriva alfine al tie-break, conclusione più giusta di questo secondo parziale, dove la capacità di alzare il livello in risposta, sfruttare seconde ed errori è stata la chiave, prima di Krejcikova per andare avanti, poi di Swiatek per rientrare. La ceca domina, vincendo sì per 7 punti a 4, ma facendosi annullare tre set point, per poi chiudere con servizio e dritto un bel secondo set, in cui ha saputo trovare le giuste contromisure in risposta per togliere certezze alla polacca e giocare punti di livello eccelso, e anche con determinati servizi per evitare gli attacchi della n.1 al mondo sin dalla ribattuta.

Il terzo set, complice anche un po’ di stanchezza, si sviluppa sui binari dei servizi, con neanche un game ai vantaggi nei primi cinque, in cui nessuna delle due giocatrici sembra avere la forza o la voglia di prendere l’iniziativa in risposta, quasi aspettassero di stanare gli errori dell’avversaria, per quanto Krejcikova provi a prendersi qualche rischio in più. Nell’ottavo gioco emergono i dubbi della n.1 al mondo, che per due volte si butta a rete per accorciare lo scambio, ma senza colpi risolutivi e nella terra di nessuno, permettendo comodi passanti a Krejcikova, che va poi a prendersi il break grazie a un non forzato di rovescio, che sa tanto di resa, della sua avversaria, colpevole di un unico passaggio a vuoto in questo set. Un ultimo game lungo, intenso, con cinque match point e una palla break annullati, e un paio di punti da pura cineteca specie da parte della polacca per rimanere in partita, va infine ad incoronare, dopo 3 ore di battaglia, Barbora Krejcikova, che chiude con un ace una grande finale, cogliendo una vittoria meritata, contro un’avversaria come la n.1 al mondo, che ha dato tutto e anche di più, ma l’entusiasmo e la voglia della ceca hanno prevalso. Secondo titolo consecutivo per Krejcikova, che tra l’altro da domani tornerà tra le prime 15 al mondo (n.14) e sarà la n.1 di Repubblica Ceca.

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WTA Pechino, il tabellone: Sabalenka e Rybakina nella parte alta. Swiatek e Gauff al debutto in Cina

I quattro bye del torneo sono stati assegnati alle quattro semifinaliste del Toray Pan Pacific Open: Pegula, Maria Sakkari, Veronika Kudermetova e Anastasia Pavlyuchenkova.

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Aryna Sabalenka - US Open 2023 (Twitter @usopen

È stato sorteggiato il tabellone del China Open, l’ultimo evento WTA 1000 della stagione in programma da sabato 30 settembre. Tra conferme e attesi ritorni si rivedono tutte e quattro le prime teste di serie del ranking, a partire dalla numero 1 al mondo Aryna Sabalenka, assieme a Iga Swiatek, Coco Gauff e Jessica Pegula. Swiatek e Gauff sono pronte a fare il loro debutto in Cina. I quattro bye del torneo sono stati assegnati alle quattro semifinaliste del Toray Pan Pacific Open: Pegula, Maria Sakkari, Veronika Kudermetova e Anastasia Pavlyuchenkova.


Nella prima parte di tabellone svetta Aryna Sabalenka, al suo primo torneo come nuova numero 1 del mondo. Assieme a lei, in questa porzione di tabellone, troviamo la campionessa di Wimbledon 2022 Elena Rybakina, la campionessa di San Diego Barbora Krejcikova, e la quindicesima testa di serie Beatriz Haddad Maia. Sabalenka aprirà il suo torneo contro la rediviva Sofia Kenin. Kenin ha già vinto quest’anno su Sabalenka, battendo l’allora numero 2 nel secondo turno di Roma.

 

Nella seconda parte di tabellone troviamo la testa di serie numero 4 Jessica Pegula insieme alla testa di serie numero 7 Ons Jabeur. La tunisina ha vissuto una settimana intensa a Ningbo, dove ha raggiunto la sua prima finale da Wimbledon e la prima su un campo in cemento dagli US Open del 2022. Grazie al Bye Pegula inizierà il secondo turno contro Donna Vekic o Anna Blinkova. Oltre a loro le teste di serie numero 12 Petra Kvitova e Jelena Ostapenko, testa di serie numero 13.

La terza porzione di tabellone vede protagonista la campionessa degli US Open Coco Gauff, che giocherà il suo primo evento da campionessa major. La numero tre del mondo affronterà Ekaterina Alexandrova al primo turno. In questa sezione ci sono anche la campionessa di Guadalajara Sakkari e Kudermetova, che hanno dei bye al primo turno. Nella parte bassa, al suo debutto nel torneo, la numero 2 del mondo Iga Swiatek guida l’ultimo quarto del tabellone. Con lei c’è anche la campionessa di Wimbledon Marketa Vondrousova e le uniche due ex campionesse presenti nel sorteggio, Caroline Garcia (2017) e Victoria Azarenka (2012). La Swiatek aprirà contro la spagnola Sara Sorribes Tormo.

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ATP Pechino: Arnaldi perfetto, lascia le briciole a Wolf e approda al 2° turno. Out Sonego contro Humbert

Il numero 3 italiano centra un super debutto, lasciando le briciole all’americano. Ora Tsitsipas o Jarry. Il torinese perde all’esordio contro il francese Humbert

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arnaldi us open 1

U. Humbert b. L. Sonego 7-5 3-6 6-0 (Jacopo Gadarco)

Sconfitta all’esordio per Lorenzo Sonego. Il 28enne di Torino, sceso questa settimana al numero 56 del ranking dopo non aver potuto (ancora) difendere il titolo di Metz del 2022 (il torneo quest’anno è stato spostato ad inizio Novembre), è stato sconfitto da Ugo Humbert.

Il 25enne francese si è infatti imposto col punteggio di 7-5 3-6 6-0.

 

Nel primo set entrambi hanno controllato senza troppi problemi i turni di servizio nonostante una percentuale piuttosto bassa di prime palle in campo (Humbert 53%, Sonego addirittura 43%).

L’italiano ha sprecato una palla break nel corso dell’ottavo game con un brutto errore di dritto, assolutamente gratuito, per poi perdere il servizio a 15 sul 5 pari a causa di un game piuttosto sciagurato (due errori non forzati di dritto davvero insoliti per Sonego), concluso con un doppio fallo.

Al termine del primo set Sonego però chiede l’intervento del fisioterapista per un problema al collo, un fastidio fisico che potrebbe avere influito sulla prestazione al servizio di Lorenzo (2 ace e 3 doppi falli, solamente il 59% di punti vinti con la prima in campo).

Humbert (numero 36 del ranking) ne approfitta e scappa subito sul 2-0 anche nel secondo parziale, ma il francese, lo sappiamo, spesso incontra delle difficoltà nel momento di azzannare le partite ed infatti spreca immediatamente il vantaggio, e addirittura subisce un altro break nel corso dell’ottavo game (meraviglioso passante di rovescio in cross di Sonego).

6-3 Sonego, che sogna la rimonta: ma la realtà del terzo set è invece piuttosto amara.

Humbert domina dall’inizio alla fine, riuscendo a battere finalmente l’italiano dopo due sconfitte su due nel corso del 2023 (la prima delle quali con quattro match point, a Montecarlo) concedendo solamente una manciata di punti al suo avversario nel corso di tutto il parziale, e chiude la partita in 2 ore e venticinque minuti.

Al secondo turno afffronterà il vincente del match tra Rublev (5) e Norrie.

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[Q] M. Arnaldi b. [Q] J.J. Wolf 6-2 6-2

Inizia come meglio non poteva l’avventura al China Open di Pechino per Matteo Arnaldi, che dopo le due vittorie nelle qualificazioni coglie anche la prima vittoria in tabellone principale ad un ATP500. E che vittoria! Lascia solo quattro game ad un giocatore comunque esperto, anche lui qualificato, come J.J. Wolf, tutt’altro che facile da affrontare sui campi in cemento, e che sembra essere decisamente più distante delle sole 3 ufficiali posizioni in meno rispetto all’italiano nel ranking. Ranking che per Matteo continua a dare grandi notizie, e lo vedrà, con questa vittoria, almeno al n.42 al mondo da lunedì. La top 40, e il sogno di essere testa di serie all’Australian Open, sono tutt’altro che pianeti lontani. Nel frattempo Arnaldi può godersi la vittoria e il riposo, in attesa di scoprire chi affronterà in un secondo turno che già si prevede scoppiettante, tra il cileno Nicolas Jarry e il n.4 del tabellone Stefanos Tsitsipas.

Primo set

Arnaldi mette a segno il primo break della partita già nel terzo game. Inizio positivo, buon ritmo da fondo e giusta strategia nel muovere Wolf e spesso costringerlo a lasciare scoperte larghe porzioni di campo. Non positivissimo l’americano, che con due non forzati, dopo essere stato certo provato psicologicamente da un pazzesco recupero da dietro la schiena di Matteo, concede il servizio all’azzurro. Alla distanza esce la grande maturità che costantemente sta sviluppando Matteo. Wolf non trova mai occasioni in risposta, e a tratti vacilla anche al servizio, non riuscendo ad imporre il suo gioco, ma cercando di fare da parabrezza all’avversario.

E così nel settimo game, infilando un altro paio di punti di qualità, tra cui un bellissimo rovescio stretto che manda fuori tempo l’americano, il n.48 al mondo conquista il doppio break di vantaggio. Ed è preludio a un netto 6-2 che permette ad Arnaldi di conquistare un primo set in cui perde solo due punti al servizio (entrambi nell’ultimo game tra l’altro) tenendo sempre in mano lo scambio con gran solidità, così da impedire all’americano il suo gioco di accelerazioni improvvise e colpi particolari che escano fuori dal palleggio.

Secondo set

Se il primo set è giocato troppo bene da Matteo, con neanche troppi errori di Wolf, il n.51 al mondo inizia malissimo il secondo. Tre dritti in corridoio, con il suo cavallo di battaglia che non riesce a dargli quanto sperato, e uno smash lungo, regalano già nel primo gioco il break al ragazzo di Sanremo. Non sfugge una palla a quest’ultimo, che rimanda l’impossibile al “povero” JJ, che accusa la differenza sulla diagonale di destra, patrocinio di Arnaldi nella partita odierna. E infatti due non forzati di dritto di fila, quasi di frustrazione, per il non trovare contromisure né colpi che possano dare difficoltà all’italiano, regalano nel terzo gioco il doppio break al nostro, che si porta sul 3-0.

Non smarrisce neanche per un attimo la concentrazione Matteo, che costringe Wolf agli straordinari su ogni punto, attaccando in risposta e senza concedere nulla al servizio. Con un ace, coronamento di una partita senza sbavature, condotta dall’inizio alla fine, Arnaldi chiude anche il secondo parziale per 6-2. Wolf mai è arrivato ai vantaggi in risposta, mai è riuscito a creare un surplus nello scambio. Ha subito tanto sul dritto, ancor di più sul rovescio, spesso giocato stretto da Matteo trovando grandi angoli. Una prestazione da incorniciare, che anche in vista del secondo turno non pone alcun tipo di limite.

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Classifica ATP: prime 10 posizioni invariate. Zverev settimo nella race

Sonego in discesa esce dai primi 50, Roman Safiullin a un passo dalla top 40

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Alexander Zverev - Chengdu 2023 (foto Twitter @ATPTour_ES)

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Ringraziamo la Cina per i suoi tornei, che hanno fatto sì che questa settimana la nostra rubrica di commento alla classifica ATP non sia rimasta bianca, almeno per quanto riguarda le posizioni di vertice.

Quelli disputati nel corso della settimana scorsa a Zhuhai e Chengdu conclusisi nel tardo pomeriggio di martedì e vinti rispettivamente da Karen Khachanov e Alexander Zverev hanno infatti determinato gli unici (piccoli) cambiamenti nelle prime venti posizioni.

 

Hanno infatti guadagnato un posto Karen Khachanov, Cameron Norrie e Grigor Dimitrov mentre ne hanno perso uno Felix Auger-Aliassime, Hubert Hurkacz e Benjamin Shelton.

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