ATP Finals, Ruud è troppo solido per Rublev. A Torino va in finale contro Djokovic

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ATP Finals, Ruud è troppo solido per Rublev. A Torino va in finale contro Djokovic

Il norvegese manda fuori giri (e fuori di testa) il russo lasciandogli solo sei games. Casper migliora il risultato dell’anno scorso

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Casper Ruud - Nitto ATP Finals Torino 2022 (foto Twitter @atptour)
 

[3] C. Ruud b. [6] A. Rublev 6-2 6-4

Casper Ruud domina un furioso Andrey Rublev e conquista la finale delle Nitto ATP Finals 2022: chiuderà l’anno almeno al numero 3 del mondo, il premio meritato di una stagione che l’ha visto protagonista di due finali Slam e una finale Masters 1000. Casper conferma tutti i suoi miglioramenti anche sul rapido, mandando fuori di testa con la sua regolarità un Rublev ancora una volta vittima delle sue crisi di nervi. Il norvegese cercherà il bersaglio più grosso della carriera: è la sua prima finale ATP Finals, la giocherà contro colui che si candida a diventare recordman (insieme a Federer) di titoli in questa competizione, Novak Djokovic, vincitore della sua semifinale contro Taylor Fritz.

IL MATCH – Nelle prime battute del match è Ruud ad essere più in difficoltà al servizio: in un game si ritrova 30-30, in un altro ai vantaggi dal 40-0, ma il dritto non lo tradisce nei momenti caldi. Nel quinto gioco invece la chance arriva per il norvegese: una risposta veloce e profonda costringe all’errore Rublev e sulla palla break Casper martella con il dritto a sventaglio sul rovescio del russo, fino a vincere il braccio di ferro e strappare il servizio. Il numero 7 del mondo perde completamente la pazienza e la testa, comincia a sbagliare al primo colpo specie con il dritto e concede un altro break con un dritto sparato in corridoio su una palla alta di Ruud e una difesa sotterrata. Il moscovita tira una pallata via, si lamenta con l’angolo, sembra una furia: tutti aspetti che lo allontanano dalla partita e dall’obiettivo. Lo scandinavo tiene per la seconda volta nel set il servizio a zero e chiude il parziale per 6-2 con l’ace, un primo set condito per Ruud solo da due errori gratuiti.

Ruud riparte forte anche nel secondo set, sente l’odore della preda: comanda senza problemi lo scambio con il dritto, manovra alla perfezione e beneficia degli innumerevoli errori di un avversario sempre più in confusione e fuori dal match. In pochi istanti, il norvegese sale sul 2-0, apparendo in controllo totale della situazione. Il norvegese sfrutta tutti gli errori che arrivano dall’altra parte della rete, gioca un rovescio lungolinea spaziale e riesce a prendersi anche il secondo break per volare sul 3-0. Rublev sembra voler finire al più presto la partita, sbaglia due volte al primo colpo: poi tre ace e un errore del norvegese gli permettono di vincere il primo game del secondo parziale, nell’ovazione di un pubblico che vuole vedere un po’ di spettacolo. Il russo vince otto punti di fila al servizio e gioca un gran game in risposta sul 5-2, prendendosi di prepotenza il break comandando uno scambio tutto con il dritto e allungando la partita, rendendo meno amaro il passivo. Il PalaAlpitour intona il nome di Rublev, ma Ruud stavolta non si fa distrarre: chiude con il turno di battuta a zero e vola in finale alle Finals.

Giulio Vitali

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