Un parlamentare russo vuole che Kasatkina sia dichiarata "agente straniero"

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Un parlamentare russo vuole che Kasatkina sia dichiarata “agente straniero”

L’attacco di Roman Teryushkov alla numero 8 del mondo, che mesi fa si era espressa contro la guerra e aveva fatto coming out

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Daria Kasatkina - Granby 2022 (foto Twitter @TennisCanada)
 

Nel 2022 non sembrano finire i problemi per i tennisti russi, e stavolta al centro della questione c’è Daria Kasatkina, n.8 WTA e prima giocatrice del suo Paese in classifica. Dasha, dopo aver dovuto saltare Wimbledon per i noti motivi legati alla guerra, si trova ora nelle mire del parlamentare Roman Teryushkov, membro dell’ottava Duma di Stato. Questi, in un’intervista rilasciata a RB Sport, ha confermato di aver inviato una lettera al Ministro della Giustizia, nella quale chiede il passaggio di Kasatkina tra gli “agenti stranieri” (termine usato dai sovietici per indicare i dissidenti politici). Sarebbe una condizione, secondo la legge russa, che farebbe perdere i finanziamenti statali, bloccherebbe i siti web, oltre a requisiti di etichettatura severi. Il motivo va ricercato in un’intervista rilasciata da Kasatkina qualche mese fa.

Tra le dichiarazioni, Dasha espresse apertamente critiche alla guerra dichiarata all’Ucraina, oltre alla possibilità che potrebbe cambiare bandiera se ciò ne potesse aiutare la carriera. Teryushkov, che già a settembre aveva criticato l’assegnazione alla tennista della medaglia Honored Master of Sports, ha aspramente attaccato la semifinalista dello scorso Roland Garros (e non solo): “Usando la tua fama come strumento per influenzare gli altri su questioni politiche o ideologiche, devi essere preparato non solo a ricevere preferenze, ma anche a misure di responsabilità da parte dello stato. Kasatkina, (Karen) Khachanov, (Yevgeny) Kafelnikov criticano apertamente le azioni delle autorità russe, residenti permanentemente al di fuori del territorio della Federazione Russa, agendo in uno status neutrale (senza la bandiera e l’inno russi), dimostrano al mondo intero di prendere le distanze dalla società russa. Le loro azioni rientrano nella legge sugli agenti stranieri“.

Da ciò è partita la volontà del parlamentare di presentare questa lettera che richiede di rendere Kasatkina un “agente straniero”, come ha sottolineato ancora ai microfoni di RB Sport: “Kasatkina? Ho presentato un appello al Ministero della Giustizia della Federazione Russa per includerla nella lista degli agenti stranieri. Il dipartimento ha risposto in via formale, esprimendo disinteresse nel fermare le azioni illegali del tennista. A mia volta, ho inviato nuovamente una richiesta di un deputato per verificare la legalità di tale risposta e adottare le misure appropriate“. Dunque, momentaneamente non c’è interesse da parte del governo sull’argomento, ma Teryushkov, come mostrano le sue parole, sembra ben lontano dal desistere dall’attacco alla n.8 al mondo, che a sua volta ha reagito con filosofia e un pizzico di ironia: “Che bello avere fan nella Duma di Stato“.

Dunque, la stagione di Dasha, prima di dirsi conclusa dovrà ancora scontrarsi con questi insensati tentativi di farla passare per un “problema politico” che non è. Ma il coraggio in Russia si sa, non viene premiato, anzi. Il coming out della giovane tennista sarà stato sicuramente uno dei principali motivi di queste accuse. Il governo russo aveva infatti approvato nel 2013 una legge che proibisce la “propaganda gay”, vieta i Pride e prevede la detenzione in carcere per chi difende i diritti degli omosessuali. Quindi non sarà stato certo un caso che le accuse di Teryushkov si siano intensificate proprio pochi mesi dopo che Kasatkina abbia confessato la sua omosessualità in una video-intervista. Dopo aver annunciato di avere una relazione con la pattinatrice canadese di origine estone Natalia Zabiiako, la 25enne russa era stata fortemente criticata dai russi e in particolar modo proprio da Teryushkov.

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