United Cup, Tsitsipas: “Contro Dimitrov, un gran tie-break che mi definisce”

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United Cup, Tsitsipas: “Contro Dimitrov, un gran tie-break che mi definisce”

Contento e in fiducia per aver centrato la vittoria n. 250 nel Tour, Stefanos Tsitsipas ha ancora un grosso dubbio riguardo alla trasferta australiana: “Dove si mangia il souvlaki migliore?”

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Stefanos Tsitsipas, Perth - United Cup 2023 - Photo Credit: Tennis Australia / Trevor Collens
 

Dopo il successo in tre set di Despina Papamichail su Isabella Shinikova, è toccato a Stefanos Tsitsipas fissare il risultato della prima giornata di United Cup sul 2-0 per la squadra greca contro la Bulgaria. Una vittoria sofferta su Grigor Dimitrov, rimontandogli un set di svantaggio e ottenuta solo al tie-break del parziale decisivo, “una gioia da guardare per tutti”, secondo il fratello e capitano Petros.

Una vittoria che è anche la numero 250 nel Tour per Stefanos, quindi è anche giusto che non sia stata una passeggiata, anzi, come ammette lui stesso: “Già, un bel po’ di dramma. Entrambi abbiamo servito davvero bene per tutto il match. Non ci sono stati tanti momenti in cui ho sentito di poter fare qualcosa, tranne nel secondo set che è andato via piuttosto liscio per me. Sono andato in bagno, ho cercato di ritrovare la concentrazione e ho analizzato quanto successo nel primo set. Sono rientrato fresco e determinato, meglio di quanto mi aspettassi. Credo sia stata una specie di ottimo ricordo ciò che ho creato nel match odierno”.

Nel terzo, Tsitsipas ha messo l’86% di prime in campo, Dimitrov il 64% ma con un’alta percentuale di trasformazione anche sulla seconda. Lo ricorda Stefanos, rimarcando per entrambi anche l’uso del dritto per attaccare e aprirsi il campo. “Stili simili, in un certo senso” commenta proseguendo nell’analisi: “Da quel momento in avanti, sapevo che si sarebbe deciso tutto su un errore, su chi ne avrebbe commessi meno. Grigor ha commesso un unforced all’inizio del tie-break, era il momento di tirare dritto. Ho cercato di sopprimere tutte le emozioni, lasciare fuori i pensieri negativi e sono andato avanti fino alla fine. Ho colpito un ottimo dritto su un punto cruciale, sul 5-3 o 5-4, mi è uscito dalle corde proprio bene”.

Stef ha salvato complessivamente 8 palle break su 9, tutte le tre concesse nel terzo parziale, e riconosce che ciò gli ha dato la fiducia necessaria per affrontare il tie-break. “Lui ha avuto più occasioni di me [Grisha ne ha salvate 6 su 8]. Sono rimasto calmo, in quei momenti non puoi iniziare a fare previsioni. Ho servito alla grande e solo raramente sono rimasto lontano a difendere. Sono momenti che mi definiscono”.

Tsitsipas dovrebbe giocare il doppio al fianco di Maria Sakkari nella seconda giornata della sfida con la Bulgaria, ma il suo prossimo singolare sarà solo lunedì prossimo. I piani di Stefanos per questi giorni sono semplici: “Continuerò ad allenarmi. Ora tocca all’altra metà della squadra fare la propria parte. Sarò là a fare il tifo e continuerò a godermi Perth”.

Trattandosi di incontro a squadre, i tennisti non possono non sentire l’energia che proviene dai compagni a bordo campo. Tuttavia, quando gli viene domandato se sia stato aiutato da una specifica frase o un incitamento particolare, Stef ha in mente gli spiedini di carne. “Stiamo ancora cercando di capire quale posto abbia il souvlaki migliore: Perth, Melbourne o Sydney. Ciò occupa buona parte delle nostre conversazioni. In ogni caso, amo la chimica tra di noi perché, anche se siamo solo all’inizio del torneo, ci conosciamo da tanti anni. È bellissimo condividere questi momenti con ciascuno di loro. Veniamo dallo stesso quartiere, quartiere tennistico, e ora giochiamo su questi grandi palcoscenici. È qualcosa di magico per me, ma anche per il fatto di avere un Paese che è cresciuto tanto nel tennis”.

La Grecia, nel 2019 squadra cenerentola alla Hopman Cup, è testa di serie numero 1 in questa prima edizione della United Cup grazie al ranking combinato di Tsitsipas e Sakkari, al 4° e al 6° posto delle rispettive classifiche. “Ogni giocatore può migliorare. L’ho fatto io, l’ha fatto Maria e ancora abbiamo tanto potenziale, così come chi è dietro di noi nel ranking. Sono qui per sostenerli. Non è facile quando viaggio tanto, ma, se hanno bisogno di qualsiasi cosa, sono sempre disponibile e desideroso di aiutare il mio Paese. È una qualità che abbiamo tutti. Lo ha detto Despina, siamo come una famiglia, tutti connessi, con fiducia reciproca. È questo che fa della nostra squadra quello che è ora”.

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