Australian Open
Australian Open: Bolelli/Fognini out velocemente all’esordio. Vavassori a testa alta, gli Tsitsipas insidiano Koolhof/Skupski
Azzurro tenebra anche in doppio, unica nota lieta Andrea Vavassori con il brasiliano Demoliner. I n.1 tremano contro il n.4 del singolare Stefanos Tsitsipas
Se le soddisfazioni in singolare sono state poche, confidando ancora in Jannik Sinner, sono state ancora meno quelle in doppio, in cui Simone Bolelli e Fabio Fognini erano anche tds n.9. Venivano dai quarti di finale dello scorso anno i titolari della squadra di Davis italiana, dove si arresero solo a Ram/Salisbury, loro che qui sono stati anche campioni (seppur oramai nel sempre più sbiadito 2015). Ma quest’anno, al di là del glorioso recente e più o meno recente passato, le cose sono andate in maniera ben diversa: nella giornata di venerdì, con un rapido 6-3 6-3 in 1h e 14 minuti, Simone e Fabio si sono arresi al debutto senza colpo ferire ai francesi Sadio Doumbia e Fabien Reboul, sprecando anche un immediato break di vantaggio nel primo set. I loro giustizieri sono poi stati eliminati stanotte, nel turno successivo, dal duo sudafricano Klaasen/Harris.
C’era però anche un altro azzurro in gara: Andrea Vavassori, in coppia con il brasiliano Marcelo Demoliner, che ha fatto fare una figura ben più edificante ai colori azzurri. I due si sono infatti arresi con grande onore solo ai n.8 del tabellone Horacio Zeballos e Marcel Granollers, vittoriosi al terzo con il punteggio di 3-6 7-6(5) 6-2, con due set alla pari e un ovvio calo nel parziale decisivo da parte di Andrea e del brasiliano contro avversari di questo livello. Da citare anche il grande rischio corso dai dominatori del 2022, e n.1 indiscussi, Wesley Koolhof e Neil Skupski, contro i fratelli Tsitsipas, Stefanos e Petros. 7(8)-6 4-6 7-6(1) il punteggio finale a favore dei primi del seeding, che solo al super tie-break sono riusciti a battere la coppia greca, con il n.4 del mondo che ha giocato alla grande anche in doppio, battendo un colpo che Sinner farebbe bene ad ascoltare, da ultimo portabandiera italiano a Melbourne ora che anche i Chicchi sono venuti meno.