ATP, eletti Dimitrov e Rublev nel nuovo Consiglio dei Giocatori. Si allarga il Board

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ATP, eletti Dimitrov e Rublev nel nuovo Consiglio dei Giocatori. Si allarga il Board

Grigor e Andrey sostituiscono Roger Federer e Rafa Nadal. Torna Chris Kermode nell’organo direttivo

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Grigor Dimitrov - Vienna Erste Bank Open 2022 (© e-motion/Bildagentur Zolles KG/Martin Steiger).
 

È stato eletto il nuovo Player Advisory Council, l’organo dell’ATP che si fa portavoce delle istanze dei tennisti quando l’associazione dei pro prende decisioni che riguardano il Tour. Nel Council uscente spiccavano i nomi di Roger Federer e Rafael Nadal in rappresentanza dei tennisti top 50. I loro posti sono ora stati presi da Andrey Rublev e Grigor Dimitrov, ma sono tutti nuovi nomi che rappresentano i tennisti nel consiglio, al quale è stato anche rifatto il look e non solo per l’aggiunta di “Advisory” al nome. Scendono infatti da quattro a due i rappresentanti dei top 50 (oltre a Rafa e Roger, c’erano Millman e Auger-Aliassime, ma la posizione di Felix era vacante già dalla scorsa primavera) e, di conseguenza, il numero di componenti dell’organo. Inoltre, i due portavoce dei doppisti top 100 diventano uno per i top 25 e uno per i primi 75 del ranking. Ecco allora i nomi del Player Advisory Council, la cui prima riunione si è tenuta Melbourne lo scorso 12 gennaio:

  • 1-50 Singles: Andrey Rublev & Grigor Dimitrov
  • 51-100 Singles: Pedro Martinez & Bernabe Zapata Miralles
  • 1-25 Doubles: Wesley Koolhof
  • 1-75 Doubles: Harri Heliovaara
  • At-Large: Pedro Cachin & Matt Ebden
  • Coach Representative: Daniel Vallverdu
  • Alumni Representative: Nicolas Pereira

A votare i nuovi rappresentanti sono naturalmente i loro colleghi, con Rublev e Dimitrov eletti dai top 50 e via così per categorie. L’unico nome presente nel consiglio ornai decaduto è quello di Dani Vallverdu, scelto dagli allenatori ATP in loro rappresentanza.

“Mi era stato chiesto diverse volte in passato, ma all’epoca non avevo sentito che il momento e la soluzione fossero giusti per me” ha dichiarato Grigor. “Ora credo di essere in una posizione in cui ho anni alle mie spalle, esperienza in campo e con i giocatori e aspetto con impazienza di mettermi all’opera”.

Secondo Wesley Koolhof, numero 1 di fine 2022 in coppia con Skupski, “è importante per i giocatori avere una voce e qualcuno che li ascolti e provi a fare dei cambiamenti dove ne abbiamo bisogno. Personalmente, sento che sarebbe un bene ascoltare i giocatori e combattere per le nostre posizioni, specialmente per i doppisti, ovviamente, e rendere il tennis un posto migliore in generale”.

Una voce, evidentemente non abbastanza ascoltata secondo Novak Djokovic e Vasek Pospisil, che nell’agosto 2020 ebbero l’idea della PTPA, la Professional Tennis Player Association, dimettendosi dal Player Council (Nole era presidente), salvo poi tentare di rientrarvi. La loro candidatura fu respinta dall’ATP, in virtù di una contestata nuova regola volta a impedire a chi si pone in un conflitto potenzialmente distruttivo con la tua organizzazione di farne parte. La PTPA ha iniziato effettivamente a prendere forma nel giugno dell’anno successivo, mentre è recentissima la nomina del suo primo Comitato Esecutivo dei giocatori e la diffusione dei principi guida.

Tornando all’ATP, se il Player Council è preposto ad ascoltare e raccogliere le voci e le istanze dei giocatori, l’organo che decide è il Board, che può essere anche visto come una sorta di luogo di composizione di interessi spesso contrapposti, vale a dire quelli dei tennisti e quelli dei direttori dei tornei. Perché, se tutti beneficiano di un aumento di interesse per il tennis e, come spesso fatto notare da Andrea Gaudenzi, la vera concorrenza viene da fuori, per esempio gli altri sport o Netflix (alla quale l’ATP si è affidata per una docuserie), restano innegabili le divisioni interne.

Fra i tornei, nel senso che il Masters 1000 di Indian Wells ha problematiche diverse dall’ATP 250 di Marrakech (e, infatti, esiste anche un Tournament Advisory Council con rappresentanti per categorie di tornei e zone geografiche) e, allo stesso modo, tra i giocatori – basti pensare a un top 100 e a chi si barcamena tra ITF e Challenger o alla ripartizione dei montepremi. E, naturalmente, la classica contrapposizione tra tornei e giocatori quando si tratta di spartirsi la torta, di oscura quantificazione, dell’incasso totale.

Forse proprio nell’ottica di una maggiore rappresentanza, da quest’anno il Board si allarga da sei a otto componenti (oltre al Presidente, Gaudenzi). Diventano dunque quattro i rappresentanti dei giocatori – Pablo Andujar, Nick Basing, Mark Knowles e Eno Polo – e altrettanti quelli dei tornei: Gavin Forbes, vicepresidente senior alla IMG, Christer Hult, ex direttore e ora CEO dell’ATP di Bastad, Chris Kermode, ex presidente del Board e CEO dell’ATP, e Herwig Straka, direttore del torneo di Vienna ed ex manager di Dominic Thiem.

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