WTA Indian Wells, Pegula: "Per me Swiatek non è invincibile"

Flash

WTA Indian Wells, Pegula: “Per me Swiatek non è invincibile”

L’americana fa il punto sulla sua carriera: “Mi piacerebbe iniziare a vincere più tornei. Sto inserendo delle piccole cose nel mio gioco”

Pubblicato

il

Jessica Pegula - Dubai 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Vittoria in rimonta per Jessica Pegula a Indian Wells, al termine di un match complicato che ha visto la statunitense dover soffrire per avere la meglio della russa Potapova, alzando il livello nei momenti chiave. Del successo sulla russa e della sua crescita che l’ha portata nell’elité del tennis mondiale ha parlato Pegula nella conferenza stampa post partita.

IL MODERATORE: È stato un match molto combattuto. Puoi esprimere la tua opinione sulla partita?

JESSICA PEGULA:È stata sicuramente una battaglia oggi. Mi sembrava di essere partita un po’ lentamente. Lei aveva una certa fiducia, giocando molti dei suoi colpi migliori. Ha appena vinto anche un torneo. Ho già giocato contro di lei in passato, una volta ho vinto un po’ più facilmente e l’altra è stata una sfida davvero complicata. Non sono completamente sorpresa [di come è andata]. So che sa giocare davvero bene, e sicuramente è venuta fuori giocando i suoi colpi migliori e pennellando le righe. Quindi sono solo contenta di essere stata in grado di rientrare in partita e ho finito molto meglio di come ho iniziato (sorridendo).

D. Cosa ti sei detta dopo quel primo set perso per 6-3?

JESSICA PEGULA: “Mi sono detta: vorrei non aver iniziato così lentamente, in questo modo sarà dura. Prova a concentrarti solo sui tuoi turni di servizio per poi darti delle possibilità nei giochi di risposta. Cerca solo di mantenerti il più positiva possibile. A volte non è sempre così facile. Ho solo cercato di rimanere calma e concentrata su quello che stavo cercando di fare, specialmente nei miei turni al servizio. Perché sentivo di poter conquistare un break. Avrei avuto delle possibilità. Volevo solo concentrarmi sul tenere il servizio, perché anche lei rispondeva bene. Sapevo di poterlo fare e una volta fatto si sarebbero aperte ulteriori opportunità.”

D. Una piccola domanda sul quadro generale. Non sei da molto tempo nella top 10, ora nella top 5. Volevo solo chiederti un po’ degli aggiustamenti che hai dovuto fare, sei stata in grado di gestirlo così bene, continuando a giocare così costantemente bene per tutto il tempo. Hai dovuto correggere qualcosa o hai trovato relativamente facile essere la stessa giocatrice e continuare il tuo percorso?

JESSICA PEGULA:All’inizio ho sentito un po’ di pressione. Allo stesso tempo mi sento allo stesso modo. Forse la gente parla di più di te, diventi una favorita. Ma alla fine quando sono là fuori in campo, questi argomenti non mi vengono mai in mente. Quello che mi viene in mente è solo provare a vincere la partita in cui mi trovo. A volte può essere facile e a volte possono esserci partite come quella di oggi. Penso di essere molto brava a non dare nulla per scontato, so che ogni partita sarà dura. Sono brava a pensare solo a una partita alla volta. Penso che sia stato d’aiuto il fatto che non ho sentito troppa pressione per quanto riguarda essere tra le prime 5 e riuscire a rimanerci, vincendo ancora delle partite. È così strano pensare di essere la numero 3 al mondo. Non mi piace nemmeno dirlo. È imbarazzante.”

D: Tutti sanno che essere una professionista WTA in tournée anno dopo anno è una delle professioni più difficili che tu possa davvero avere. Poi hai avuto queste due esperienze di incredibile impatto con tua madre e Damar, e ne hai scritto in modo così bello e ne hai parlato. Puoi parlarci di come sei cresciuta come persona a seguito di queste due incredibili esperienze?

JESSICA PEGULA:Da quando sono rientrata dall’infortunio, sono cresciuta molto. Ma poi anche l’ultimo anno ho vissuto due esperienze davvero folli e interessanti. Penso di aver già detto che sono brava a compartimentare certe cose. So quando devo affrontare le cose a casa e poi so cosa devo fare per il mio tennis. Penso che allo stesso tempo ti faccia solo apprezzare di più le cose. La tua percezione di tutto cambia un po’. Penso che avere un membro della famiglia che probabilmente non avrebbe dovuto vivere una cosa del genere, cambi semplicemente la tua prospettiva. Ti rendi conto come tutti le altre cose che ti infastidiscono non sono davvero un grosso problema. Forse allevia un po’ di pressione, ti diverti a giocare, viaggiare di più. Penso di averlo apprezzato sempre di più. Anche solo perché all’inizio ho pensato che essere a casa fosse anche molto stressante. Così apprezzo di più il fatto di poter giocare in queste fantastiche città e giocare in un Grande Slam o in un grande evento. Penso di aver anche apprezzato un po’ di più quella parte. Penso che abbia appena imparato anche a bilanciare meglio le cose. Penso che diventare un top player mi abbia insegnato questo, ma poi anche affrontare qualcosa del genere mi ha sicuramente insegnato di più su come mantenere equilibrio durante la mia carriera e la mia vita personale.”

D. Hai raggiunto i quarti di finale in quattro degli ultimi cinque major. Continuità incredibile. Cosa devi fare nello specifico, a cosa hai pensato, per passare al livello successivo?

JESSICA PEGULA: “Mi piacerebbe andare oltre in uno Slam o semplicemente iniziare a vincere più tornei. Cerco di lavorare sul mio servizio, ottenere qualche chilometro all’ora in più. Ho sicuramente servito meglio, ottenere più punti gratuiti sul mio servizio aiuta sempre. Lavoro sempre sul mio movimento perché non sono colei che si muove in maniera più naturale (sorridendo). Non come Coco o Iga. Quindi sto lavorando per implementare piccole cose nel mio gioco e cercare di giocare in modo aggressivo. Oggi non credo di aver giocato in modo aggressivo come avrei voluto. Inoltre, non mi sentivo a mio agio a giocare in modo aggressivo perché sembrava che la palla mi stesse volando addosso. Mi sentivo come se il mio gioco di gambe fosse un po’ fuori posto. Quindi essere in grado di vincere senza giocare nel modo in cui voglio giocare è positivo. Ma penso che giocando contro lei più grandi colpitrici devo essere in grado di cogliere le mie possibilità. I margini diventano molto piccoli. Quindi allo stesso tempo non hai bisogno di cambiare il tuo gioco, ma penso solo a mettere a punto le cose.”

D. Volevo chiederti della tua vittoria su Iga in United Cup, che è stata incredibilmente impressionante. Forse è stato un po’ minimizzata, per via della superficie e di alcune situazioni contingenti che sono entrati in gioco in quella partita. Per te personalmente ti aiuta a intaccare l’aura di invincibilità di Iga? Pensi che sia stato molto utile per te ottenere quella vittoria?

JESSICA PEGULA:Non è sicuramente invincibile nella mia mente. L’ho affrontata in partite piuttosto ravvicinate. Ovviamente con le sue vittorie e la striscia che ha ottenuto l’anno scorso è una giocatrice fantastica. Ma penso di sapere cosa devo fare per vincere. Quella volta ho giocato una partita piuttosto impeccabile. In un certo senso ho fatto tutto quello che volevo fare. Ma penso ovviamente c’erano molte differenze, le condizioni erano diverse, i campi erano piuttosto veloci, e penso che questo forse mi abbia favorito un po’. Aiuta decisamente dal punto di vista strategico, quello che so di dover fare e sapere che ha funzionato, per la maggior parte, dà sicuramente fiducia, per ogni volta che la prossima volta dovrò affrontarla. Non sempre funziona tutto alla perfezione, ma penso che in qualche modo sia fondamentale avere un’idea di cosa dovresti fare e come devi giocare per batterla, perché lei è ovviamente la migliore giocatrice in questo momento.”

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement