B. Andreescu b. [7] M. Sakkari 5-7 6-3 6-4
Ci si aspettava battaglia e la sfida tra Maria Sakkari e Bianca Andreescu ha mantenuto le promesse: dopo tre ore e quattro minuti è la canadese a uscire vincitrice, rimontando un set alla numero 10 del mondo e fronteggiando la palla del rientro greco in extremis. Match emozionante, punti da applausi e tutto quanto, anche se alla fine restano i 54 unforced di Sakkari e il punto più importante del match giocato rattrappita dopo aver annullato i primi due match point in scioltezza. Molto bene Andreescu, che dà seguito alla vittoria non scontata su una Raducanu in ripresa, anche dal punto di vista fisico. “Sono contenta che non mi siano venuti i crampi come l’ultima volta” ha infatti scherzato a caldo Bianca, che al prossimo turno affronterà Sofia Kenin, vincitrice di Anhelina Kalinina per 6-3 6-4.
Primo set – Alti e bassi da entrambe le parti ma Sakkari è più incisiva
Il match clou del programma femminile di giornata tra Maria Sakkari e Bianca Andreescu inizia con una serie di game interlocutori. Le prime palle break arrivano solamente sul 3-3 quando la candese va in difficoltà con il rovescio: la greca, invece, si sente a suo agio dalla parte sinistra e si guadagna così due chance per portarsi avanti nel punteggio. Basta la prima perché Andreescu attacca bene ma non fa male con la voleè di rovescio a cui segue un bel passante di dritto di Sakkari. La 27enne di Atene, però, non riesce a consolidare il vantaggio: sul 4-3 si fa rimontare da 40-0 e spreca in tutto sei palle game, affrontate sempre senza l’aiuto della prima. Maria si dimostra poco cinica anche nel game successivo, anche se questa volta sono più i meriti di Bianca brava a combinare bene servizio e dritto per annullare due palle break. Il predominio della greca, però, emerge a tutti gli effetti sul 5-5 quando la pesantezza del suo dritto si abbatte su Andreescu, costretta nuovamente a cedere il servizio. I saliscendi continuano ma Sakkari riesce a chiudere prima del tie-break dopo un’ora di gioco.
Secondo set – Andreescu senza strafare ma solida al punto giusto
La campionessa dello US Open 2019 assorbe bene il colpo e rientra in campo con le idee chiare. Sul 2-1 in suo favore, poi, la numero 10 del mondo le dà anche una mano con un doppio fallo e uno smash (non facile a dire la verità) in corridoio. Bianca ci aggiunge del suo rispondendo in maniera aggressiva e provocando così un paio di errori dell’avversaria in uscita dal servizio. Nei suoi turni di battuta la canadese gioca praticamente solo prime e può così gestire gli scambi da fondocampo, approfittando anche del fatto che Sakkari non riesca a trovare continuità con i suoi fondamentali. Sul 4-2, invece, le percentuali al servizio si abbassano e Andreescu ha bisogno di ben 7 palle game e di un paio di gravi errori della greca per avvicinarsi ulteriormente al terzo set. Maria ci riprova anche nel nono gioco, ma fa molta fatica a rispondere con il dritto e così la numero 31 del mondo si aggiudica il secondo parziale sugellandolo con un gran recupero dopo una volée alta di Sakkari.
Terzo set – Andreescu accelera, ma non è finita
Dopo l’iniziale scambio di break, Bianca strappa ancora con una rispostona bimane e questa volta conferma, di nuovo con un gran punto – passantino stretto in recupero sulla smorzata – che fa ancora più male. Quando è in difficoltà, Andreescu non si vergogna ad alzare lobboni (sono scelte, c’è chi preferisce tirare fuori apposta) e Maria regala di conseguenza, anche con il servizio, finendo sotto un pesante 4-1. La canadese cade nel comprensibile errore di pensare che l’altra gliela regali, invece Sakkari si ricompone e, aggressiva e precisa, piazza due game di fila annullando tre palle per il nuovo doppio vantaggio canadese tenendo il servizio al ventesimo punto.
Tanti i fan di Jessica Pegula, o almeno della sua estemporanea dichiarazione, a giudicare dai continui richiami dell’arbitro Pierre Bacchi nei confronti di gente che passeggia sugli spalti. Un paio di game e arriva il momento della verità per quella che si dice pronta per un nuovo titolo pesante, “magari già qui a Miami”. Due match point se ne vanno cancellati da Sakkari che tira come se non ci fosse un domani (infatti…), arriva alla palla del 5 pari sulla quale diventa però “conservativa”. L’opportunità sfuma con un unforced inutile e dopo un minuto Andreescu può liberare l’esultanza.
(ha collaborato Michelangelo Sottili)