Elina Svitolina: "Non ho alcun tipo di rapporto con tenniste russe e bielorusse"

evidenza

Elina Svitolina: “Non ho alcun tipo di rapporto con tenniste russe e bielorusse”

“Tornare in campo è stato fantastico” – ha dichiarato l’ex n°3 del mondo. Non so quante stagioni giocherò ancora, ma voglio raggiungere determinati obiettivi prima di smettere”

Pubblicato

il

Elina Svitolina (foto Twitter @ElinaSvitolina)
 

Dopo più di un anno Elina Svitolina è tornata a vincere una partita, battezzando con un successo l’esordio all’ITF 60.000 dollari di Chiasso contro Elena Gabriela Ruse, n°7 del tabellone. L’avventura nella Svizzera italiana dell’ucraina si è fermata al secondo turno, dov’è arrivata la sconfitta per mano di un’altra rumena – la n°217 WTA Alexandra Ignatik, in passato anche n°59 – che si è imposta in rimonta 1-6 6-2 7-5.

Ritrovare la sensazione della vittoria è stato speciale, ripartire da zero non è facile – ha dichiarato l’ex n°3 del mondo in un’intervista al Corriere dello Sport. È stato fantastico tornare in campo. Non mi aspettavo questo pubblico a Chiasso, il loro supporto mi ha motivato. Voglio darmi una nuova chance, anche se non ho grosse aspettative di risultati. Quel che conta è stare bene e giocare sempre meglio. Devo ritrovare il ritmo, riadattarmi al circuito e a tutto ciò che richiede. È un processo complicato che voglio affrontare con impegno”.

Il lungo stop, dovuto alla gravidanza della piccola Skaï Monfils (nata il 15 ottobre) e ai problemi personali causati dallo scoppio della guerra hanno inevitabilmente condizionato lo stato di forma e la classifica della ucraina, da ricostruire per intero. Sono da scegliere con cura, infatti, i diversi tornei cui prendere parte, sfruttanto in parte il ranking protetto e in parte le wild card che, come accaduto a Chiasso, ovviamente arriveranno.

Accudire una figlia appena nata e continuare contemporaneamente a giocare non è sicuramente semplice: Vorrei stare tutto il tempo con Skaï e condividere con lei ogni momento, ma ho deciso di tornare in campo e di concentrarmi sul mio tennis per un paio d’anni. Non so quante stagioni giocherò ancora, ma ci sono dei traguardi che vorrei raggiungere prima di smettere. Giocherò un torneo ITF ad Oeiras, in Portogallo, poi mi fermerò una settimana e andrò a Saint-Malo per un WTA 125. A maggio userò il ranking protetto per disputare gli Internazionali BNL d’Italia a Roma, poi Strasburgo e il Roland Garros”.

Svitolina ha un legame particolare con il WTA1000 di Roma, che l’ha sempre fatta sentire a suo agio. Ho un feeling incredibile con il Foro Italico. Ogni volta che ci torno sono davvero felice, la passione degli italiani è contagiosa, sanno came sostenerti. I miei risultati dimostrano il mio rapporto speciale con quel torneo. Roma ha una grande storia, mi piace molto”.

Inevitabile, in chiusura, una domanda sulla decisione di Wimbledon di permettere a russi e bielorussi di scendere in campo nell’edizione di quest’anno: Lo sport dovrebbe stare fuori dalla politica ma purtroppo non è così, specialmente in paesi come Russia e Bielorussia dove esso è usato come propaganda. La decisione di ATP e WTA di non sospendere questi giocatori è incomprensibile per noi ucraini. Wimbledon ha subìto la pressione di questi due organi e alla fine ha dovuto cedere: è triste. Con tenniste russe e bielorusse non ho avuto alcun tipo di rapporto.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement