Per un giorno niente calcio: su MARCA si parla del Real Madrid basket e ovviamente di Alcaraz

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Per un giorno niente calcio: su MARCA si parla del Real Madrid basket e ovviamente di Alcaraz

Il principale quotidiano spagnolo sportivo dedica tutta la prima pagina alla palla canestro. Due pagine dedicate al tennis con Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev

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Da Madrid, il nostro inviato

Qui a Madrid, in attesa delle semifinali di Champions che la settimana prossima vedranno impegnati il Real contro Il Manchester City, e con un turno infrasettimanale di una Liga che ormai ha poco da dire, l’attenzione degli appassionati sportivi non è rivolta innanzitutto al calcio, da sempre sport preferito e molto seguito in Spagna, ma si tende a dare giustamente spazio a tutte le discipline. Ecco che su Marca, il giornale sportivo con la maggior tiratura della nazione, per una volta la copertina non è data al calcio, bensì al basket: in pratica tutta la prima pagina viene dedicata alla vittoria ottenuta ieri sera dal Real Madrid sul campo del Partizan Belgrado, successo che ha riaperto il play-off (i blancos sono adesso 1-2) per accedere alle final Four di Eurolega: una scelta editoriale impensabile (purtroppo) per la nostra cultura sportiva italiana.

Al tennis vengono dedicate due pagine e si punta ovviamente molto sulla vittoria ottenuta da Carlos Alcaraz sul due volte campione del Mutua Madrid Open Alexander Zverev, paragonata, per la facilità con cui è arrivata, a un allenamento. Viene sottolineata anche la grande fluidità dei colpi avuta nel corso del match dallo spagnolo e riscontrabile anche nei dati relativi al suo servizio, arrivato addirittura a 227 kmh. Era davvero evidente la soddisfazione espressa dal murciano in conferenza stampa: “Ho giocato a un livello alto, sono contento perchè i miei rivali sanno che se gioco così loro devono fare una grande partita per battermi”. Belle anche le parole rivolte al suo avversario di ieri, incappato in una brutta prova e infarcita di 22 errori non forzati: “Il rivale piu difficile per ogni tennista è sè stesso, quando sei in un momento difficile iniziano i pensieri negativi e sono la cosa più difficile da affrontare“.

Su Marca si parla anche di Medvedev e della sua sconfitta col connazionale Karatsev e si racconta di come Daniil abbia preso male la decisione dell’organizzazione di giocare sull’Arantxa Sanchez, secondo stadio di importanza della Caja Magica. Medvedev non era soddisfatto perchè il relativo campo è dotato di poca distanza tra la linea di fondo e i teloni, fattore che gli avrebbe impedito di svolgere al meglio il suo gioco e che lo ha portato a protestare ufficialmente col supervisor del torneo: “Perchè vengo svantaggiato pur essendo la seconda testa di serie del torneo? Non lo capisco?”. Viene anche raccontato degli ampi gesti di forte nervosismo manifestati dal russo in campo a cavallo tra il primo e il secondo set e che forse avrebbero meritato maggiore severità dal giudice di sedia Carlos Bernardes.

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