Il preparatore di Del Potro: "Lavoriamo per il suo sogno di giocare nuovamente lo US Open"

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Il preparatore di Del Potro: “Lavoriamo per il suo sogno di giocare nuovamente lo US Open”

Del Potro ha iniziato da qualche settimana con il cubano Cordero: “Juan ha un infortunio cronico. n due settimane abbiamo fatto molti progressi, ma ancora siamo molto distanti dal giocare una partita di tennis o un torneo”

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Juan Martin Del Potro (Twitter - @ArgentinaOpen)
Juan Martin Del Potro (Twitter - @ArgentinaOpen)
 

È passato poco più di un anno dall’edizione 2022 dell’ATP 250 di Buenos Aires. Edizione che tutti ricondanno per essere stata quella che ha sancito la fine della carriera di Juan Martin Del Potro. Il tennista argentino ha chiuso tra le lacrime dopo aver perso il match di primo turno dell’Argentina Open contro l’amico Federico Delbonis.

Un ritiro che ha fatto molto male alla Torre di Tandil che più volte lasciato aperta la flebile speranza di tornare per un’ultimo ballo allo US Open. Ad animare sogni e speranze la foto che ritrae il tennista argentino allenarsi con una legenda come la sua connazionale Gabriela Sabatini.

La speranza di rivedere l’argentino in campo è cresciuta dopo che lo stesso ha iniziato a lavorare con il cubano Duglas Cordero, preparatore atletico che segue Dominic Thiem e le sorelle Fruhvirtova.  Il preparatore cubano ha parlato delle speranze della torre di Tandil in una intervista concessa al sito spagnolo Punto de Break.

“Quella che sto intraprendendo con Juan Martín è una bella sfida.” Ha dichiarato Cordero. “Mi ha contattato qualche mese fa e a Miami si è concretizzato tutto. Ci siamo incontrati, abbiamo visto gli obiettivi che aveva. Devo dire la verità, l’ho visto molto emozionato.”

Un inizio che però deve scontrarsi con la realtà dei fatti: “Ha un infortunio cronico, è stato operato più volte, quindi abbiamo iniziato con un percorso riabilitativo specifico e, allo stesso tempo, un lavoro fisico.

Una sfida non semplice che va tarata considerando la peculiarità del caso: “Facciamo un allenamento specifico in modo da non fargli perdere l’entusiasmo per il tennis. Lavoriamo duramente per due settimane, ha bisogno di molta motivazione, quindi cerchiamo diversi esercizi e movimenti che possiamo fare senza causargli dolore. Il dolore limiterà sempre molto il giocatore, quindi abbiamo trovato quegli esercizi specifici per evitarlo.”

Un lavoro che ha prodotto i primi frutti, sebbene si sia ancora lontani dal risultato sperato: “In due settimane abbiamo fatto molti progressi, ma ancora siamo molto distanti dal giocare una partita di tennis o un torneo”

“Ha bisogno ancora di tanto allenamento e molta più riabilitazione se vuole essere pronto a giocare più giorni consecutivamente.” Ha dichiarato Cordero che però non chiude le porte ad un rientro nonostante le numerose difficoltà. “Non mi piace dare false aspettative. Nel tennis devi essere molto consapevole di quello che stai facendo, ma ammetto che sono molto emozionato. Speriamo che possa realizzare il suo grande sogno, giocare di nuovo lo US Open o riuscire a ritirarsi a modo suo, questo è l’obiettivo che si è prefissato. Per me è una bella sfida.”

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