ATP Roma: va a Dimitrov l’atteso match con Wawrinka, bulgaro al terzo turno, crisi Auger-Aliassime

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ATP Roma: va a Dimitrov l’atteso match con Wawrinka, bulgaro al terzo turno, crisi Auger-Aliassime

Grigor controlla dall’inizio alla fine su Stan in un incontro dal quale ci si aspettava qualcosina in più. Bulgaro che si trova ora sulla strada di Djokovic Il canadese battuto dal qualificato Popyrin

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[26] G. Dimitrov b. S. Wawrinka 6-4 7-6(3)

Era uno dei match più attesi di giornata quello tra Stan Wawrinka e Grigor Dimitrov al secondo turno degli Internazionali BNL d’Italia, ma spettacolo e lotta ci sono stati solo in parte. Il bulgaro, che il 16 maggio spegnerà 32 candeline, si è infatti comportato meglio per larghi tratti di partita, e ha trionfato meritatamente per 6-4 7-6 in un’ora e 38’ di gioco.

L’incontro, a dirla tutta, si sarebbe potuto chiudere anche più rapidamente, se solo Dimitrov non si fosse distratto una volta trovatosi avanti di un break anche in avvio di secondo parziale. Il tie-break che ne è scaturito, però, lo ha dominato, rintuzzando così il gap negli scontri diretti con il classe ‘85 svizzero – ora in vantaggio solamente per sette a sei – e attendendo forse Djokovic al terzo turno del Foro Italico, ammesso, cosa alquanto probabile, che quest’ultimo si comporti bene al debutto (non prima delle 19 odierne) con Etcheverry.   

Primo set: un break in apertura fa la differenza in favore del bulgaro. 6-4 Dimitrov

Pronti-via, e Wawrinka va subito in difficoltà. Il piano tattico di Dimitrov è chiaro, ovvero il tentativo costante di allargare il campo costringendo un avversario non più mobilissimo a colpire con i piedi ben lontani dalla linea di fondo, risultando innocuo. E che sia un’idea tattica funzionante ci vuole poco a comprenderlo. Il bulgaro infatti sale subito 2-0 con un break di vantaggio, e sarà proprio tale gap ottenuto appena cominciato l’incontro a risultare decisivo nelle sorti del parziale.

Lo svizzero rischierà addirittura di finire sotto di due break, vedendosi costretto – e lo farà con gran classe – a rimontare da 0-40 nel settimo game, mentre, dall’altra parte della rete, la testa di serie n° 26 consentirà al rivale di spingersi al massimo a -15 nei suoi game di servizio, lasciando per strada la miseria di quattro punti in cinque turni di battuta. Insomma, nessuna opportunità di rientro per il 3 volte campione slam che si trova chiamato, incassato il colpo del 6-4, a cambiare marcia se ha davvero qualche velleità di rimontare un rivale apparentemente molto centrato.

Secondo set: break e controbreak nel primo e nel sesto gioco. Ma il tiebreak è di Dimitrov

E invece, nel secondo parziale si ha la sensazione di rivivere un film già visto e identico a quello appena concluso: Grigor è in palla e in fiducia, mentre Stan rimane a metri dalla riga di fondo, basando il suo tentativo di rimonta sul fisico e venendo così travolto dal rivale. A break ottenuto anche nel secondo set – peraltro alla stessa maniera del primo – e già sul 2-0, però, il finalista dello US Open 2019 abbassa i giri del motore e consente il rientro dell’avversario, con il pubblico che tifa per la partita e spinge dunque l’elvetico.

E così, dopo aver già rischiato di regalare il controbreak sul 2-1, Dimitrov capitola sul 3-2, permettendo a Wawrinka di proiettarsi fino al 4-3 e di mettere – novità assoluta – la testa avanti. L’ex n° 3 al mondo non è ancora però del tutto fuori dai guai e concede altre due palle break sul 4-4, salvate con altrettanti servizi vincenti. Dimitrov, invece, non soffre più e si giunge al tie-break. Qui, il bulgaro ridiventa quello attento e decisamente più in forma dell’avversario visto a inizio partita e nei primi minuti del secondo parziale. Per Stan, invece, il campo torna ad allargarsi, la posizione ad essere più arretrata e gli errori, anche marchiani dal centro del campo, ad aumentare a dismisura. Grigor approda dunque al turno successivo (7 punti a 3 per lui il tie-break) dove, se tutto andrà secondo pronostico, avrà Djokovic.

[Q] A. Popyrin b. [10] F. Auger-Aliassime 6-4 4-6 7-5 (Matteo Beltrami)

Sconfitta amara per la decima testa di serie, il canadese prosegue un difficile 2023, seconda sconfitta all’esordio consecutiva dopo quella di Madrid contro Lajovic. Popyrin avanza dopo aver passato le qualificazioni, intoccabile al servizio nel set decisivo.

PRIMO SET – Un inizio opaco per Auger che perde subito il primo game dell’incontro. Il canadese fin dalle prime battute appare poco centrato, concedendo tanto a Popyrin. Specialmente Aliassime fatica a difendere la sua seconda palla dove viene puntualmente attaccato dall’australiano. Saranno 12 gli errori del canadese a fronte di 12 vincenti. Popyrin invece ci prova, capisce che Auger è in una giornata in cui può essere attaccato e cerca di spingere appena può (12 i vincenti, 7 gli errori non forzati). Il game fiume del primo set è il nono, ed è lo spartiacque della prima frazione di partita. Lo conquista Popyrin alla quinta palla break utile. E’ il gioco che gli regala il primo set. Il canadese deve rincorrere.

SECONDO SET – Nel secondo set migliorano le percentuali al servizio di Auger, ma non cala la frequenza dei gratuiti per il canadese. Popyrin dal canto suo continua a servire alla grande tenendo a debita distanza Aliassime. Nel quinto game l’australiano ha due chances di break ma il candese è bravo ad annullarle con coraggio. I due giocatori si cambiano colpi ma nessuno dei due riesce a dare lo strappo decisivo in questo secondo set. Il decimo gioco è però cruciale: Auger si spinge fino ai vantaggi dopo un serve and volley sciagurato di Popyrin. L’australiano regala il set point ad Aliassime che se lo prende con una bel vincente di dritto inside out. Sarà terzo set.

TERZO SET – Nel terzo set però il canadese non arriverà mai a palla break sul servizio avversario, anzi è lui a salvarsi nel terzo gioco recuperando da 0-40 alla battuta. Ma facendo solamente 4 punti in risposta in tutto il parziale diventa veramente difficile pensare di vincere e dopo un altro game tenuto ai vantaggi sul 4 pari cede infine la battuta nell’undicesimo gioco. Popyrin non trema al servizio in quello successivo e firma una vittoria di prestigio che certifica la crisi del canadese ben lontano dal rendimento dello scorso anno. 12-9 il bilancio stagionale con 2 sconfitte all’esordio nei 2 tornei 1000 di Madrid e Roma. Non un bel viatico in vista del Roland Garros

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