Roland Garros, qualificazioni maschili: 14 azzurri in cerca di un posto nel tabellone principale. Karatsev prima testa di serie

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Roland Garros, qualificazioni maschili: 14 azzurri in cerca di un posto nel tabellone principale. Karatsev prima testa di serie

Tre le teste di serie italiche: Giulio Zeppieri n. 12, Francesco Passaro n. 17 e Raoul Brancaccio n. 30. Sfortunati accoppiamenti per Mattia Bellucci e Luca Nardi, che pescano Hanfmann e Tabilo

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Giulio Zeppieri - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
 

Si è alzato il sipario sull’edizione 2023 del Roland Garros, grazie al sorteggio delle Qualificazioni maschili che quest’anno vedranno al via ben 14 tennisti azzurri in cerca di accaparrarsi un posto nel tabellone principale dello Slam parigino. Si ci augura, dunque, che la già nutrita truppa italiana presente nel main-draw di Porte d’Auteuil incrementi ulteriormente i suoi alfieri: i fantastici 6 – per ora – sono Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Marco Cecchinato, Fabio Fognini e Matteo Arnaldi. Quest’ultimi due, conterranei nei dintorni di Sanremo, entrati dalla porta di servizio degli alternate per via dei forfait di Marin Cilic e Andy Murray.

Certamente sfortunato nell’accoppiamento il 21enne di Busto Arsizio Mattia Bellucci, che si troverà di fronte già all’esordio del tabellone cadetto un avversario duro, ostico ma soprattutto in formissima come il tedesco Yannick Hanfmann: secondo favorito del seeding e reduce dai quarti di finale agli Internazionali BNL d’Italiafacente parte di quella nouvelle vague di qualificati tedeschi che nelle ultime settimane sta raccogliendo incetta di grandi risultati e prestigiosi piazzamenti -. La prima forza del draw cadetto sarà invece il russo Aslan Karatsev, rilanciatosi ad alti livelli con la semifinale conquistata al Masters 1000 di Madrid partendo proprio dalle quali.

Non che sia andata molto meglio al 22enne di Perugia Francesco Passaro, opposto allo svedese Mikael Ymer: tennista tra più complicati con cui scontrarsi sottraendo dal conteggio le teste di serie.

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Discorso invece totalmente diverso per il 21enne romano Giulio Zeppieri, pronto a superare quella che oramai è soltanto l’ombra di sé e del giocatore che fu: il georgiano Nikoloz Basilashvili che ha perso le ultime sette partite disputate, tra Challenger e circuito ATP, e che non vince un match dallo scorso febbraio dal torneo ATP 250 di Doha. Il 31enne di Tbilisi è stato in grado in carriera di salire fino al n. 16 del mondo, maggio 2019, mentre ora è disceso paurosamente fino al n. 173 delle classifiche.

Sui 14 tennisti in gara soltanto in tre potranno beneficiare della testa di serie: oltre alla n. 12 di Zeppieri e alla n. 17 di Passaro, tale privilegio lo disporrà anche Raoul Brancaccio (tds n. 30) che se la dovrà vedere contro il lituano Ricardas Berankis. Complicato anche il compito dell’oriundo Luciano Darderi che sarà costretto ad un “derby” albiceleste con il terraiolo Facundo Bagnis: il vincente di questa sfida potrebbe incrociare al turno finale e decisivo Matteo Gigante, qualora il 21enne romano riuscisse ad avere la meglio al debutto al cospetto del coreano Seong-Chan Hong.

Ma forse l’impegno più ripido, assieme naturalmente a quello di Bellucci, c’è l’ha Luca Nardi che dovrà scontrarsi con il mancino cileno, nato però in Canada, Alejandro Tabilo: uno che va a nozze in certe condizioni di gioco. Sarà dunque un test eccezionalmente probante per il 19enne pesarese, obbligato a vedersela con un cliente a dir poco scomodo.

In chiusura, i primi turni – sempre sulla carta – maggiormente agevoli per quanto riguarda gli alfieri italici dovrebbero essere quelli di Riccardo Bonadio e Andrea Pellegrino, l’australiano Duckworth (nonostante si tratti del n. 5 del tabellone) e il nipponico Watanuki soprattutto su questa superficie sono avversari non così improbi.

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