Se il match di Berrettini ieri era un sogno, oscillante tra il “potere” e il “volere”, l’incontro odierno di Sinner è una cruda realtà, con un solo verbo: “dovere”. Jannik affronterà, nel quarto di finale più sproporzionato, coronamento di un tabellone che gli ha decisamente sorriso, Roman Safiullin. Il russo, ex grande promessa e campione Slam juniores, non si trova però di certo per caso tra gli ultimi otto dello Slam londinese. Un tennis ordinato, tatticamente corretto, sempre puntuale, quello che l’ex n.2 junior ha finora messo in mostra sui campi di Church Road. Tipicamente russo nel carattere, mai domo, capace di esaltarsi nello scambio e arrampicarsi sui punti deboli dei propri avversari, anche sfruttando le loro lacune. Per quanto, il livello di colui con il quale andrà oggi ad incrociare le racchette, sia ben diverso da quelli incontrati finora.
Sinner, che disputerà oggi il quinto quarto di finale Slam della carriera, secondo a Wimbledon e primo del 2023, sta giocando un tennis di altissimo livello in questa stagione, con la capacità di trovare equilibrio e un rendimento elevatissimo su tutte le superfici. Sull’erba, dove chiaramente le partite sono molte meno, ha numeri decisamente positivi, soprattutto se paragonati all’avversario, che solo la settimana scorsa (contro Bautista Agut) ha vinto la prima partita in carriera a Wimbledon, per poi spingersi con i fari spenti fino ai quarti di finale. Dotato di ottimo servizio, che sa come spingere da fondo tenendo a un numero decente gli errori, e soprattutto è dotato di una discreta manualità. Oltre a un vantaggio che, per quanto non riguardi direttamente il gioco, oggi potrebbe fare grande differenza: la pressione.
Per Safiullin quest’ultima, infatti, oggi dovrebbe essere praticamente inesistente, o quantomeno concentrata quasi del tutto su Sinner, che ha dimostrato negli ultimi due turni come un po’ ne soffra. Jannik sa però che un’occasione del genere, contro un avversario buono ma certamente, per quanto finora fatto in carriera, non da questi livelli, per raggiungere una semifinale Slam, capita una volta nella vita. Dovrà imporre il suo ritmo serrato, a braccio sciolto, nello scambio da fondo, cercando di non dare continuità a Safiullin anche cercando le vie della rete o di variazioni, non proprio canoniche del suo gioco, ma che contro un giocatore che tanto punta sul servizio e sulla badilata da fondo, possono essere una carta fondamentale. Questi i principali temi del match che oggi, a partire dalle 15:30 circa sul campo 1 (secondo match con inizio programma alle 14), potrebbe (dovrebbe) mandare in visibilio tutti gli italici con il pallino del tennis. E anche le quote si aspettano quello che noi sogniamo: la vittoria di Jannik è data a 1,14 da Bet365, 1,15 da Planetwin e Snai, che paga invece 5,75 volte la posta scommessa in caso di vittoria di Safiullin, contro il 5,50 delle altre due.
Djokovic-Rublev
In contemporanea con il match di Sinner, sul Centrale, andrà in scena il quarto di finale da cui uscirà l’eventuale avversario dell’altoatesino in semifinale, uno tra Novak Djokovic e Andrey Rublev. Va senza dirlo che il serbo parta nettamente favorito, per quanto abbia vinto ma non convinto chissà quanto nella partita di ottavi contro Hurkacz. Il polacco ha giocato un match da incorniciare, fatto di ace e vincenti in continuazione, mancando però nei momenti clou, dove è emersa la classe del n.2 al mondo. Obiettivo di Rublev dovrà essere quindi quello di servire bene, a tratti benissimo, così anche da riuscire a prendere subito le redini dello scambio, consapevole di dover prendere tanti rischi da fondo, e con il dritto e con il rovescio, per trovare vincenti e non entrare in un braccio di ferro da fondo con Nole. Un asso nella manica ulteriore per il serbo potrà anche essere chiamare a rete il russo e non dargli appoggi certi, così da destabilizzarlo e impedirgli il suo gioco. Con un occhio dato anche dal campo 1, le carote e il n.1 d’Italia dovranno sperare nel miglior Rublev e in un Djokovic non perfetto.
Swiatek-Svitolina
Prima che scenda in campo il serbo, però, fari puntati sull’intrigante sfida tra la n.1 al mondo Iga Swiatek ed Elina Svitolina, la dominatrice del circuito e una ex supernova risorta dalle proprie ceneri. Partita tra due giocatrici non esattamente da erba, ma autrici di un torneo di alto livello finora, con la forza e i rovesci di Swiatek chiamati a scardinare la velocità e la tattica fine dell’ucraina che, come spesso ricorda, non gioca solo per sé stessa. Partita incerta, dai mille volti, quella che manderà in semifinale una delle due contro chi vincerà l’incrocio di stili tra la solidità e la regolarità di Jessica Pegula e le variazioni e gli spigoli di una Marketa Vondrousova in versione vintage. Tutto questo, sui sacri prati di Wimbledon, a partire dalle ore 14:00 italiane.
