(dal nostro inviato a Londra)
[2] N. Djokovic b. [17] H. Hurkacz 7-6(6) 7-6(6) 5-7 6-4
Dura poco più di un’ora e venti la seconda parte del match tra Novak Djokovic e Hubert Hurkacz sospeso domenica sera per il sopraggiungere del coprifuoco delle 23 presente a Wimbledon (e in molte comunità dell’Inghilterra) per proteggere la tranquillità dei residenti. È stata la seconda volta in questa edizione che si è dovuto sospendere un match per questo motivo e terminarlo il giorno dopo, e assistendo all’incontro con la stampa avuto dal CEO dell’All England Club Sally Bolton nel quale si è parlato anche di questo si ha la netta impressione che sia quasi impossibile far capire ai britannici quale assurdo livello di follia questo provvedimento rappresenti agli occhi di chi vive altrove.
In ogni modo, Djokovic ha ceduto il primo set del torneo grazie a un leggerissimo calo alla battuta verso la fine del terzo set, ma ha rimediato con grande prontezza chiudendo con grande autorità il match in quattro set per avanzare ai quarti di finale.
IL PROSEGUIMENTO – La seconda puntata del match si svolge in uno scenario completamente diverso rispetto a quello che aveva fatto da sfondo ai primi due set. Il campo non è più indoor ma outdoor, c’è un sole che va e viene, la temperatura è di diversi gradi più bassa, ma soprattutto soffia un vento piuttosto fastidioso che fa sembrare l’ambiente ancora più fresco.
Ciò che non cambia è il dominio dei servizi: di game ai vantaggi non si vede nemmeno l’ombra, Hurkacz continua la prestazione monstre della sera precedente alla battuta e Djokovic segue a un’incollatura. Nei primi undici giochi ci sono nove punti del ribattitore, fino a che Nole rallenta all’ultima curva mettendosi nei guai. Il diritto un po’ tentennante che in alcuni scambi lo aveva tradito viene aggredito da Hurkacz che con un passante di rovescio prima e un diritto vincente poi sale a due set point. Il primo è annullato da un servizio vincente, ma sul secondo il polacco vince il terzo set e allunga la partita.
All’apparenza il quarto set prosegue sugli stessi binari degli altri, ma si nota subito che Djokovic è molto più efficace alla battuta: gli sfugge solo un punto nei game di servizio, mentre quando risponde gli scambi diventano più frequenti. La svolta è al settimo gioco: due vincenti da fondocampo lo portano 15-40, prima che due staffilate di Hurkacz rimettano le cose in parità. Tuttavia sugli scambi successivi è il polacco il primo a sbagliare e arriva il primo break del match per Djokovic.
Al campione serbo non basta altro: otto punti consecutivi sul suo servizio e il match si chiude dopo 3 ore e 7 minuti.
DICIOTTO – Sicuramente si potrebbero trovare innumerevoli statistiche per descrivere quest’altra vittoria di Djokovic sul Centrale di Wimbledon, campo sul quale non perde da 10 anni, ma per l’occasione abbiamo scelto la più semplice: questa è stata la diciottesima vittoria stagionale per lui in un torneo del Grande Slam (contro zero sconfitte). Per arrivare a 19 dovrà battere Andrey Rublev, contro il quale ha vinto tre dei quattro precedenti confronti diretti, compreso il quarto di finale allo scorso Australian Open che lo ha visto lasciare all’avversario solamente sette games.