US Open, Berrettini: "Nei tornei dello Slam diamo tutti un po' di più. Forse senza 3 su 5 non sarebbe lo stesso..."

evidenza

US Open, Berrettini: “Nei tornei dello Slam diamo tutti un po’ di più. Forse senza 3 su 5 non sarebbe lo stesso…”

Matteo Berrettini parla del suo stato di forma e del suo stato mentale subito dopo la vittoria su Ugo Humbert al primo turno dello US Open

Pubblicato

il

Matteo Berrettini - US Open 2023 (foto Twitter @usopen)
 

Preziosa vittoria per Matteo Berrettini al primo turno dello US Open contro la testa di serie n. 29 del tabellone, il francese Ugo Humbert.

Mi voglio godere ogni singolo momento in questo torneo e non pensare molto a quello che succederà – ha dichiarato il tennista romano – E’ molto importante avere concentrazione su quello che sto facendo, specie quando sto giocando. Sapevo che sarebbe stata una partita complessa di esordio contro un giocatore top 30. Negli Slam diamo tutti un po’ di più, poi bisognava adattarsi alle condizioni. Durante la partita sono riuscito a rispondere a tutte le domande e a tutti i dubbi che potevo avere, quindi sono contento perché sono stato solido nei momenti in cui dovevo tenere e aggressivo quando dovevo metterlo sotto, sono felice di questa prestazione”.

Matteo è una persona molto cerebrale, pensa moltissimo, e spesso questa sua caratteristica si ritorce contro di lui: “Pensavo di non pensare: cercavo di farmi seguire dall’istinto, soprattutto contro giocatori come lui che mi offrono palle molto tese specie dalla parte del rovescio se stai tanto a pensare poi dopo perdi l’attimo giusto. Mi dicevo: ‘mena dove ti senti, poi pensiamo a guadagnare campo’. Nei miei momenti migliori le cose venivano istantaneamente perché c’era un lavoro dietro. Con il pensiero si arriva all’istinto e sto facendo un grande lavoro su questo. Sto ritrovando buone sensazioni e i giusti meccanismi, sto riconoscendo anche le percezioni che ho avuto in passato. La vita è sempre diversa, adesso affronto questo periodo con pochi match con più vissuto alle spalle. Devo stare nel momento, senza stare a rincorrere continuamente: gioco una partita, ne gioco un’altra e mano a mano costruire qualcosa. Ogni tanto devo fermarmi e guardare allo specchio: è il mio settimo US Open, mi sto divertendo, nonostante tutte le mazzate che ho ricevuto sono ancora qui“.

Nonostante le ripetute pause per infortunio e le poche vittorie ottenute nei tornei del circuito in questo 2023, Berrettini ha espresso il suo tennis migliore in uno dei tornei più importanti, a Wimbledon, “perchè negli Slam diamo tutti qualcosa in più” afferma Matteo.

Ma quanto contribuiscono i match al meglio dei cinque set a rendere gli Slam speciali? “La vittoria del titolo Slam sarebbe la vittoria di uno Slam anche se fosse 2 su 3. Credo che però il Major perderebbe un po’ di fascino se le partite si accorciassero: le partite più belle e più emozionanti che ho giocato sono quelle 3 su 5 e questi sono i match che rendono questo sport ancora più speciale. Non mi pongo limiti per questo torneo: sono sereno e posso fare qualsiasi cosa. Ho vissuto dei momenti in cui non mi piaceva fare la professione che faccio e adesso che sto ritrovando questo feeling per me è importante godermi tutte le sensazioni“.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement