Coppa Davis, il bilancio di Binaghi: "Una bella remuntada. L’assenza di Sinner? Ho condiviso la sua scelta" - Pagina 3 di 3

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Coppa Davis, il bilancio di Binaghi: “Una bella remuntada. L’assenza di Sinner? Ho condiviso la sua scelta”

“Nessun italiano è mai stato come Sinner che punta a vincere Slam. È giusto avere obiettivi a medio-lungo termine. Sono sicuro che a Malaga ci sarà, ma la regola di Pietrangeli è la mia”

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Angelo Binaghi (Foto Roberto dell'Olivo)
Angelo Binaghi (Foto Roberto dell'Olivo)
 

D: Domenica prossima ci saranno le elezioni ITF, per chi voterà la FITP?

Binaghi: “Alle elezioni per la presidenza dell’ITF voteremo contro l’attuale presidente (David Haggerty, ndr): supporteremo il candidato tedesco (Dietloff von Arnim, ndr), che è una novità. Ci sono dei grandi problemi, a questa ITF va data una scossa. Qui non c’è più uno sponsor, addirittura ci hanno liberato la categoria delle macchine perché non riuscivano a trovare uno sponsor per le auto. Non è tanto un problema della manifestazione, quanto piuttosto di una classe dirigente inadeguata. Probabilmente dovrà succedere quanto accaduto alla FITP trent’anni fa, ovvero arrivare ad un punto ancora più basso di quello attuale affinché ci sia un movimento che ricostruisca tutto da zero.

Non è che la Coppa Davis non avesse bisogno di una riforma, perché nell’altro formato portare giocare i giocatori diventava un problema ciclopico. È un problema più complesso, è evidente che anche questa Davis qualche problemino lo abbia. Ci vuole una soluzione differente, non è possibile avere un organismo istituzionale così frammentato. Le riforme che ha fatto l’ATP con Gaudenzi è quel che serve all’ITF”.

 

D: È confermato che la Davis rimane a Bologna anche l’anno prossimo?

Binaghi: “E dove la volete portare? Abbiamo un accordo fino al 2026 e siamo contenti. A parte venerdì, che qui a Bologna aprivano le scuole, abbiamo sempre riempito il palazzetto anche senza Sinner e Berrettini. L’accordo con Bonaccini (Presidente della Regione Emilia-Romagna, ndr) è sulla parola, ma per me la parola vale più di ogni accordo scritto. Non vedo perché dovremmo spostarci“.

Scanagatta: Vavassori poteva essere sostituito o no?

Binaghi: “Questo non lo so, bisogna chiederlo a Volandri”.

Scanagatta: Senza Russia, Stati Uniti e Spagna l’Italia è tra le prime due favorite insieme alla Serbia?

Binaghi: “Per noi questa è soltanto un’occasione in più per cercare di arrivare al nostro obiettivo e ottenere uno di quei risultati che rimangono negli annali. Il nostro obiettivo, tra 3/4 anni, è quello di giocarci tutti e quattro gli Slam, gli Internazionali d’Italia, le Finals e la Coppa Davis per poterle vincere. Oggi non ci siamo ancora, ma quella è la strada verso cui puntare, rendendo tutto questo compatibile con una storia che non va dimenticata.

D: Il formato della Davis, se dipendesse da lei, rimarrebbe questo o cambierebbe?

Binaghi: “La mia tesi, che è anche coerente con quanto fatto nella Serie A di tennis, è che se tu veramente vuoi utilizzare la Davis per premiare la nazione che fa meglio nel tennis devi far giocare quattro singolari e un doppio, sulla scia di quanto aveva suggerito Rino Tommasi, facendo giocare quattro singolaristi diversi. Allora sì che vince davvero chi lavora in fondo, perché vengono costrette le nazioni ad andare in profondità nel settore tecnico”.

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ATP Shanghai: Fognini e Schwartzman tra le wild card

Il tennista ligure sarà il quinto italiano presente in tabellone, dopo Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego

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Fabio Fognini - US Open 2023 (foto USTA/Brad Penner)

Dal 2 al 15 ottobre tornerà sotto ai riflettori il Rolex Shanghai Masters, penultimo appuntamento 1000 dell’anno, assente dal panorama tennistico da quasi un lustro. Infatti, l’ultima edizione risale al 2019 e il campione fu Danil Medvedev, che ai quarti di finale sconfisse proprio Fabio Fognini in due set.

Con un tabellone adeguatosi alle direttive ATP per quanto riguarda l’estensione, il torneo ha potuto concedere cinque wild card e una ci interessa da vicino. Dopo un periodo un po’ arduo a causa di un infortunio, del successivo rientro in campo nei Challenger e, infine, dell’esclusione dalla Coppa Davis, Fognini torna a giocare in un tabellone ATP e lo fa proprio a Shanghai con una wild card assegnatagli dagli organizzatori. Tenterà, dunque, di scalare ancora una volta la classifica, come d’altronde vorrà fare anche Diego Schwartzman, anche lui ex top ten che negli ultimi mesi non se la sta passando molto bene a livello di risultati.

Per quanto riguarda gli altri tre inviti, gli organizzatori hanno prevedibilmente concesso la corsia preferenziale a tre giocatori di casa: il primo è il giovanissimo classe 2005 Juncheng Shang, poi sarà presente il ventunenne Yunchaokete Bu, mentre per finire l’onore di esordire in un tabellone 1000 lo avrà anche Rigele Te, attualmente numero 494 al mondo. I primi due, invece, si trovano rispettivamente al 160esimo e al 187esimo scalino del ranking, e cercheranno senza alcun dubbio di onorare la wild card caricandosi con il pubblico di casa durante i loro match. Grande responsabilità, quindi, ma anche enorme occasione di brillare sotto le stelle della bandiera cinese.

 

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ATP

ATP Astana: Shevchenko vince facile, Medjedovic sfrutta il ritiro di Djere

La WC di casa Mikhail Kukushkin non sfrutta un match point nel secondo set e si arrende a Borges. Prima vittoria da fidanzato per Alexander Shevchenko

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Alexander Shevchenko - Foto Daniele Combi

Al via anche l’edizione 2023 dell’Astana Open, torneo che l’anno scorso vide alzare il trofeo a Novak Djokovic, che invece quest’anno ha preferito riposarsi e magari giocare a golf nel periodo pre Finals. I pochi match che si sono giocati nella prima giornata hanno visto sfidarsi il neofidanzato di Anastasia Potapova, Alexander Shevchenko, con l’olandese Botic van de Zandschulp non proprio nel suo miglior periodo di forma. Infatti, il n.85 ATP ha sempre mantenuto il controllo del match, imponendosi per 6-4 6-3 in un’ora e trentotto minuti, nei quali ha performato leggermente meglio dell’avversario sia in risposta che al servizio.

Dettagli che gli hanno permesso di vincere il primo scontro diretto con l’avversario – tornando al successo in una partita di un main draw ATP dopo quasi due mesi, ossia dal 500 di Washington – e di accedere al secondo turno, dove se la vedrà con il giovane serbo Hamad Medjedovic. Quest’ultimo ha sfruttato il ritiro del connazionale Laslo Djere, quando il primo era sopra 6-3 2-1 nel punteggio, per passare il turno e onorare la WC ricevuta, proprio come ha fatto Shevchenko.

Più intenso ma anche più infelice alla fine dei conti è stato l’incontro tra il beniamino di casa – sempre WC – Mikhail Kukushkin e il portoghese Nuno Borges, opposti in campo per la prima volta l’uno contro l’altro. È da tempo ormai che il tennista kazako ex n.39 al mondo si dedica principalmente al circuito Challenger, ma nonostante questo il giocatore portoghese ci ha messo quasi tre ore per arrivare al successo, che ha ottenuto con lo score di 5-7 7-6(6) 6-4.

 

Il 36enne russo, naturalizzato kazako, nel tie-break del secondo parziale era arrivato a match point, ma non è riuscito a chiudere lasciando così il passo al suo avversario, che nel terzo set gli ha strappato il servizio in apertura mantenendo poi il break fino alla fine. Per Borges sfida al secondo turno contro il vincente del match Korda-Popyrin.

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ITIA: sospeso Madaras, il tennista dei record nel circuito ITF

L’Agenzia anticorruzione del tennis ha confermato la sospensione provvisoria del giocatore svedese numero 220 ATP, che avrebbe dovuto essere un avversario degli azzurri in Coppa Davis a Bologna

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Dragos Madaras (SWE) - Sofia 2022 (foto Ivan Mrankov)

Non esattamente l’età dell’oro per quanto riguarda il tennis svedese. Negli ultimi mesi lo sport della racchetta ha visto da quelle parti un brusco cambiamento, avviato in primis dal numero uno Mikael Ymer. Come si sa, dopo la sospensione del tennista svedese che aveva mancato, secondo l’ITIA, i tre controlli antidoping con conseguente interruzione istantanea dalle competizioni, l’ex 50 al mondo ha deciso di ritirarsi dal tennis lasciando tutti di sasso. Poi, nella parentesi Coppa Davis la nazionale traghettata dal fratello di Mikael, Elias, non ha certamente brillato in quel di Bologna, dove è arrivata con la squadra meno attrezzata di tutti ed è sprofondata malamente in fondo alla classifica, arrivando quindi quarta nel girone.

Ora, invece, un altro tennista svedese deve fare i conti con l’ITIA (International Tennis Integrity Agency), e si tratta dell’attuale numero 220 al mondo (ex 191) Dragos Nicolae Madaras. Il mancino rumeno, naturalizzato svedese, è stato protagonista di un’annata da record che l’ha visto come leader indiscusso del circuito ITF. Infatti, Madaras è diventato il primo tennista della storia a trionfare in ben dieci tornei Futures nello stesso anno e ci è riuscito con l’ultimo titolo nel mese di luglio, quindi poco dopo metà stagione. Dichiarato come un obiettivo di quest’anno, il giocatore svedese aveva aperto il 2023 vincendo quattro titoli consecutivi con ben ventuno successi filati, che l’hanno condotto partita dopo partita a un’impressionante cifra di, appunto, dieci allori, sessantasette vittorie e solo cinque sconfitte. Inoltre, quest’anno ha partecipato per la prima volta a uno Slam, Wimbledon, dove è riuscito a superare un turno nel tabellone cadetto. Come ciliegina sulla torta, Madaras era perdipiù stato convocato per la Coppa Davis a Bologna ma, infine, non vi ha preso parte. E chissà perché…

Una stagione più che positiva, dunque, per il ventiseienne svedese, salvo il fatto che dal 17 agosto gli è stato vietato di partecipare ai tornei professionistici per “non aver ottemperato a una richiesta”, recita il TACP – Tennis Anti Corruption Program – in riferimento al suo caso. Una sospensione provvisoria, però, che attende accertamenti dall’ITIA. Il giocatore ha già provveduto a presentare ricorso contro il provvedimento, ma il 22 settembre è stata respinta, ed è questo il motivo per cui nel frattempo non ha potuto – e per ora non potrà – presenziare in Coppa Davis e nemmeno in qualunque altro torneo approvato dagli organi di governo dello sport. Rimaniamo quindi attesa di un’eventuale sentenza per ulteriori novità sul caso Madaras.

 

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