ATP Finals: Alcaraz perfetto al servizio, Rublev cede mentalmente. Lo spagnolo vince ed è ancora in corsa

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ATP Finals: Alcaraz perfetto al servizio, Rublev cede mentalmente. Lo spagnolo vince ed è ancora in corsa

Prima vittoria in carriera alle Finals per lo spagnolo: venerdì si giocherà il passaggio del turno con Medvedev

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Carlos Alcaraz - ATP Finals 2023 (X @ATPTour_ES)
Carlos Alcaraz - ATP Finals 2023 (X @ATPTour_ES)
 

[2] C. Alcaraz [5] b. A. Rublev 7-5 6-2

Arriva finalmente la prima vittoria in carriera alle ATP Finals di Carlos Alcaraz: lo spagnolo, reduce dalla sconfitta all’esordio con Alexander Zverev, ha battuto la tds numero 5 Andrey Rublev (prima sfida in assoluto tra questi due giocatori) col punteggio di 7-5 6-2 dopo un’ora e quindici minuti di gioco. Rublev, alla seconda sconfitta nel torneo, dopo aver subito il break sul 5 pari del primo set è completamente uscito dal match, cedendo in particolare a livello nervoso. Alcaraz col passare dei minuti è sembrato sempre più a suo agio con la superficie: lo spagnolo sta prendendo confidenza col campo e anche le gambe sono sembrate più vive rispetto alla sfida con Zverev. Lo spagnolo ha spezzato la partita con il semifinalista del 2022 grazie a due parziali: il primo, di cinque game consecutivi, a cavallo dei due set (da 4-5 a 7-5 2-0) mentre il secondo, contraddistinto da 12 punti consecutivi, per chiudere l’incontro (da 3-2 a 6-2). Venerdì Alcaraz (alla decima vittoria stagionale contro un. to10) sfiderà il numero 3 Medvedev nel match più atteso di tutto il Gruppo Rosso.

Primo set: Alcaraz è perfetto al servizio e sul 5 pari piazza il break decisivo

I servizi dominano un set rapidissimo (12 game in 43 minuti di gioco), contrassegnato da pochissimi scambi oltre i 4/5 colpi: la superficie è molto rapida e non consente al giocatore in difesa di ribaltare lo scambio. Alcaraz è praticamente perfetto alla battuta: chiuderà il set con 5 ace, nessuna palla break concessa, zero doppi falli e il 76% di prime palle in campo (dalle quali ricava 21 punti su 22, praticamente ingiocabile). Rublev, servendo per primo, conduce senza grossi problemi il punteggio fino al 4-3 (chiudendo il game addirittura con un serve and volley) ma senza mai riuscire a procurarsi occasioni in risposta: nessuno dei due giocatori riesce a far pensare l’avversario, non c’è il tempo per cambiare il ritmo, Rublev sembra giocare a occhi chiusi. Sul 4 pari 30-15 Andrey commette un doppio fallo e a quel punto qualcosa si blocca nella testa del russo, che perde improvvisamente le misure del lancio di palla. Sul 30-40 il russo riesce a sistemare le cose con una splendida prima vincente ad uscire (5-4), ma sul 5 pari è costretto a cedere il servizio (rovescio lungolinea in corridoio, 6-5 Alcaraz): i nervi di Rublev cominciano palesemente a cedere e il lancio di palla è ormai diventato un lancio di una moneta e il numero 5 del mondo è costretto a ripeterlo anche quattro volte prima di caricare il servizio. Carlos chiude il set senza problemi (7-5) dopo aver concesso solamente cinque punti alla battuta nel corso di tutto il parziale.

Secondo set: il break in apertura segna definitivamente la partita, Rublev esce dal match

Il parziale di Alcaraz si allunga (cinque game consecutivi) e i nervi di Rublev cedono definitivamente: il russo perde ancora il servizio in apertura con una serie di errori gratuiti e si ferisce il ginocchio dopo averlo colpito ripetutamente con la racchetta. Carlos non sembra ancora completamente a suo agio su una superficie così rapida ma cresce col passare dei minuti (3 a 1) scaldando il motore e il pubblico con un paio di passanti incredibili (uno di dritto cadendo letteralmente a terra e uno di rovescio coi piedi praticamente in tribuna). Rublev nel quinto game annulla una specie di mini match point (palla del 4 a 1 pesante per l’avversario) ma la frattura definitiva è rimandata solamente di qualche minuto e nel settimo game Carlos, grazie ad una risposta vincente di dritto, breakka a zero il rivale portandosi in vantaggio sul 5 a 2. Alcaraz chiude la partita nel game successivo con un parziale di 12 punti consecutivi (dal 3-2 in poi) e solamente 7 punti persi al servizio nell’arco di tutto il match.

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