Il punto di Ubaldo sulla situazione dei due gironi alle ATP Finals. Unico qualificato è solo Medvedev, mentre è tutto aperto nel gruppo di Sinner. Scanagatta, in collaborazione con Alpitour, presenta il programma della giornata di giovedì 16 novembre. Se Sinner vince è in semifinale, ma può venire eliminato se…
Non è ancora arrivato il momento del rientro in campo di Nick Kyrgios (attualmente senza un ranking ATP, una sola partita disputata nel 2023) , che però nella giornata di mercoledì (come annunciato la scorsa settimana) ha fatto il suo esordio in televisione per Tennis Channel (sarà ospite negli studi di Los Angeles fino alla conclusione delle Finals), commentando la partita tra Medvedev e Zverev. Il finalista della scorsa edizione di Wimbledon ha inoltre partecipato ad un gustoso pre e post partita con Brett Haber, Steve Weissman, Jim Courier e Andy Roddick, parlando in particolare delle sue condizioni fisiche e affrontando i principali temi delle Finals di Torino e in generale della stagione tennistica che si avvia alla conclusione.
LE SUE CONDIZIONI- “Non vedo l’ora di rientrare in campo, il ginocchio va molto meglio. Sto lavorando tutti i giorni in palestra per rientrare il prima possibile, la riabilitazione sta proseguendo alla grande, devo solo avere ancora un po’ di pazienza. Essere qui a guardare e commentare partite di tennis mi carica ulteriormente, ho voglia di tornare in campo”
STUDENTE DEL GIOCO- “Mi piace molto guardare il tennis, sono uno studente del gioco. Non ho un allenatore da sei o sette anni, preparo le mie partite da solo e sono quindi io che scelgo i video da studiare”
LE FINALS- Haber chiede a Kyrgios un parere sull’atmosfera delle Finals, in particolare del torneo di Torino, dove Nick ha giocato lo scorso anno il doppio insieme all’amico Thanasi Kokkinakis: “Sembra più un concerto rock di un torneo di tennis, l’atmosfera è pazzesca, è uno spettacolo. Il pubblico italiano è incredibile”
ALCARAZ E DJOKOVIC- “Sapevamo tutti che Alcaraz sarebbe diventato una star del nostro sport. E’ molto giovane ma è già fortissimo, la gente di conseguenza da lui esige tanto, sempre di più, un risultato dietro l’altro, ma non dobbiamo dimenticarci che ha solamente 20 anni: ci vuole pazienza. Djokovic è semplicemente un alieno, viene da un altro pianeta. Rune è reduce da un periodo complicato ma mi sembra tornato in grande forma, Medvedev è un difensore strepitoso, è alto quasi due metri ma vola in campo, Zverev si è ripreso da un infortunio tremendo ed è tornato tra i migliori del mondo, la sua storia rappresenta una fonte di ispirazione”
IL GINOCCHIO DI RUBLEV- Chiosa finale su Rublev, che ieri si è ferito al ginocchio autoinfliggendosi una serie di dolorosissime racchettate: “Non sono la persona più composta del mondo, l’autocontrollo non è la mia caratteristica principale, diciamo così…però quello che ha fatto Andrey è folle e pericoloso perfino per me. Spero riesca a giocare la prossima partita”