La stagione di Luca Nardi si è conclusa con un derby: il successo con Cobolli nel terzo e ultimo match delle Next Gen Finals, a cui era riuscito a qualificarsi da undicesimo nella race (grazie alle rinunce dei primi quattro della classifica, ovvero Alcaraz, Rune, Shelton e Musetti), non gli ha comunque permesso di accedere alle semifinali. Il suo 2023, finito in Arabia, era iniziato in Australia, a Canberra: in dodici mesi, Luca ha preso parte a ben trentasette tornei, fra challenger e circuito maggiore. Il risultato più prestigioso è stato certamente il trionfo nel challenger 125 di Porto, nella cui finale è riuscito ad avere la meglio sull’esperto padrone di casa Joao Sousa. Nel 2023 del pesarese si contano anche un successo in un challenger 75 (Matsuyama) e una finale in India, a Pune, in un torneo da 100 punti. Da menzionare anche alcune sconfitte di rilievo: ad Anversa è andato ad un game da eliminare Dominic Thiem (l’austriaco si è imposto 3-6 7-6 6-2); a Madrid ha dato filo da torcere a Struff nel primo turno di qualificazioni: dopo quel match, il tedesco si sarebbe arenato col russo Karatsev, salvo poi essere ripescato ed arrivare addirittura a un set dalla vittoria del titolo, in finale con Carlos Alcaraz. La sconfitta più pesante (ma forse in questo caso può valere l’adagio firmato Piatti/Sinner “O si vince o si impara”) è arrivata a Montecarlo, al secondo turno. Dal derby con Lorenzo Musetti, Luca è tornato a casa a mani vuote, senza neppure un game conquistato. La stagione si è comunque conclusa al numero 118, molto vicino al suo best ranking (115) ottenuto poche settimane fa.
E’ naturale, dunque, che l’approdo in top 100 sia l’obiettivo cruciale per il 2024. In quest’ottica, probabilmente, si può leggere la decisione di Luca di operare un cambio di rotta in quanto a guida tecnica, passando dal Baratoff di Pesaro alla Galimberti Tennis Academy. Situata a Cattolica, l’Academy è gestita da Giorgio Galimberti, l’uomo Davis dei primi anni 2000. Nato a Milano e ritiratosi nel 2007, Galimberti ha vestito la maglia della nazionale per cinque anni, terminando con un bilancio di 7 vittorie e 4 sconfitte nel doppio, la sua specialità preferita. Nel 2005, in coppia con Daniele Bracciali, è riuscito addirittura a battere Rafa Nadal, allora numero due del mondo, per 9-7 al quinto set, dopo quasi cinque ore di gioco.
Galimberti ha fondato la sua Academy nel 2009, ed ora ha deciso di concentrare i suoi sforzi sul ventenne Nardi. “Per lui non bastava un progetto classico – ha spiegato. abbiamo invece pensato di costruire un team ad hoc, composto da Matteo Baldini, preparatore personale di Luca, Marco De Rossi, che ha lasciato l’attività da giocatore per seguire questo progetto, Frank Musarra, fisioterapista storico di Luca, il dottor Piero Benelli, anche lui medico da sempre di Luca, e Simone Bertino, video analista, impegnato anche su SuperTennis (televisione su cui Galimberti tiene una rubrica personale, Circolando, ndr). Su questo progetto metterò il massimo impegno personale. Spero di mantenere il trend di crescita che ad esempio ha portato Dalla Valle da oltre la posizione n.700 al n. 280 del mondo. Per Nardi intendiamo seguire un metodo ancora più personalizzato”.
Anche lo stesso Nardi ha commentato questo importante cambiamento nella sua carriera: “Per fare il salto di qualità mi serve un team che lavori al 100% su di me, con cui possiamo curare al massimo le piccole cose. Ho già fatto il primo allenamento con Simone Bertino sulla video-analisi, mi piace molto e mi stimola parecchio. Il finale di stagione è stato positivo nell’ambito di un’annata non molto buona, con tanti alti e bassi, più bassi a dire il vero. Nell’ultimo periodo ho trovato un buon livello, spero di poter continuare così. Non voglio dire che il 2024 sarà l’anno della consacrazione perché doveva esserlo anche il 2023, cercherò di essere più tranquillo possibile”.
Per iniziare, Nardi ha deciso di affiancarsi, durante l’off season, nientepopodimeno che a Jannik Sinner; raggiungerà l’altoatesino ad Alicante, dove i due si alleneranno per un paio di settimane.
“L’analisi tecnica ha mostrato dove intervenire: servizio, risposta e terzo colpo, quindi in uscita dal servizio. – ha detto Galimberti -. Questo deve essere supportato dalla parte fisica: la preparazione sarà breve, ma si può fare un buon lavoro fino ad arrivare ai primi due appuntamenti della stagione, Canberra e le qualificazioni dell’Australian Open”.