Giorgio Galimberti: "Nardi ha i mezzi per diventare un top player. Ecco in cosa deve crescere"

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Giorgio Galimberti: “Nardi ha i mezzi per diventare un top player. Ecco in cosa deve crescere”

Per l’ex tennista, ora coach, i focus per la prossima stagione sono già delineati: lavorare su forza e resistenza, irrobustire il servizio e costruire un gioco più offensivo

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Luca Nardi - Next Gen Finals 2023 (X @federtennis)
Luca Nardi - Next Gen Finals 2023 (X @federtennis)
 

La stagione 2024 sarà per Luca Nardi una stagione molto importante, dopo un 2023 leggermente sotto le aspettative. L’ottimo finale di stagione del 20enne pesarese – con alcuni buoni risultati raccolti a livello Challenger – fa ben sperare circa i suoi margini di crescita. Per esplorarli Nardi ha deciso di chiudere l’esperienza al Baratoff con gli allenatori Francesco Sani e Gabriele Costantini e di affidarsi all’accademia diretta da Giorgio Galimberti a Cattolica. I focus per la prossima stagione sono già delineati: lavorare su forza e resistenza, irrobustire il servizio e costruire un gioco più offensivo. A proposito di questa nuova collaborazione Giorgio Galimberti ha risposto a qualche domanda per SuperTennis.

“La collaborazione è nata dall’interesse di Luca che si trovava in Giappone – ha detto Galimberti -. Mi ha chiamato la madre che ha fatto un po’ da filtro iniziale. C’è stato un primo, poi un secondo appuntamento di valutazione di quella che poteva essere la mia interpretazione del progetto Luca Nardi. E’ evidentemente piaciuta. Un amore a prima vista dunque. “Era parecchio tempo che mi chiedevo se Luca Nardi sarebbe mai arrivato ad essere allenato da noi – dice Galimberti -. Luca è un giocatore di estremo interesse in cui vedo grande potenziale e margini di miglioramento ovvi. Quando mi è stata chiesta la possibilità di affrontare l’argomento, avevo un’idea abbastanza chiara: nella mia testa mi capita quando vedo un giocatore come lo allenerei, e mi era successo anche con lui”.

Galimberti sottolinea che la partnership è nata da una condivisione di intenti che è”al 100%. Nel team ho voluto coinvolgere anche Simone Bertino, che già lavora in accademia, video analyst della Federazione, che ha ha pienamente confermato. Dal punto di vista tecnico Nardi gioca bene, ma ha grandi margini di miglioramento: la tecnica, infatti, non è solo il braccio ma riguarda ad esempio anche gli spostamenti. Ci sono poi grandi miglioramenti su tattica e attenzione, nelle ultime settimane alcune delle sue sconfitte sono nate da game per così dire sciagurati. Dal punto di vista tattico abbiamo una visione per lui di un tennis più offensivo e più intenso“.

Ma quali sono i margini di crescita di Nardi? “Dal punto di vista atletico abbiamo un grossissimo gap sul piano della forza e della resistenza, non tanto della velocità perché in campo si muove bene. Dal punto di vista tecnico e tattico c’è da migliorare la prima di servizio e l’uscita dal servizio. Luca infatti tante volte gioca un colpo neutrale dopo il servizio. Ma un giocatore universale come lui ha il dovere di prendere in mano il gioco con il primo colpo in uscita dal servizio. Stiamo lavorando anche sulla precisione dei colpi per le verticalizzazioni e sul prendere la rete con il cambio in lungolinea”

Sul piano mentale, alcuni commentatori hanno evidenziato una mancanza, in Luca Nardi, della cattiveria agonistica giusta per sfondare ad alti livelli. In merito, si esprime così Galimberti: “Sicuramente è stata un po’ troppo enfatizzata una visione di Nardi poco professionale. Invece probabilmente ha avuto una maturazione caratteriale più graduale. Oggi è determinatissimo a diventare un giocatore forte, è consapevole dei suoi mezzi. Lui in fondo sa di avere mezzi da top player, ha tanta voglia di crescere in classifica. Gli brucia di aver chiuso una stagione in cui non è cresciuto in classifica. E’ pronto, ci crede. Penso che quest’anno abbia fatto una grande maturazione“. Ecco come sarà la programmazione per le prime settimane del 2024. “Giocherà a Canberra e poi le qualificazioni dell’Australian Open. Dopo valuteremo anche perché nei primi tre mesi del 2023 non aveva giocato bene. Non sarebbe male fare risultati subito anche per togliersi di dosso lo scoglio della top 100, magari centrare il main draw del Roland Garros, perché poi gli sarebbe più semplice performare meglio”

Ma Luca Nardi si è posto degli obbiettivi? “Non vuole. L’anno scorso e due anni fa parlava solo di obiettivi di classifica. Ora abbiamo parlato solo di obiettivi tecnico-tattici, non di ranking o risultati. Ovvio che il primo step è l’ingresso in top 100, anche per un discorso di programmazione. Ma ci poniamo obiettivi di crescita come gioco che si tradurrà poi in risultati”.

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