L’Off Season, per quanto talmente breve ed irrisoria, porta perennemente in dote una serie di cambiamenti più o meno sensibili all’interno dei gruppi di lavoro che accompagnano i tennisti in giro per il Tour. Vecchi cicli, nuovi inizi: il tutto inserito in un contesto di rapporti umani che se non calibrati al millimetro rischiano di compromettere seriamente il futuro dell’atleta, e nell’immediato essere la causa di risultati non altezza degli obiettivi prefissati per la stagione che li attende al varco.
Il caso che vi presentiamo, tuttavia, è legato a stretto contatto con le trasformazioni massicce che si sono palesate nello staff di un altro esponente della racchetta, peraltro suo connazionale: stiamo parlando di Clara Tauson e Holger Rune.
Entrambi nativi di Gentofte, e compagni di squadra in Hopman Cup, con un anno di differenza – il più giovane è il campione di Bercy 2022 con i suoi 20 anni – rappresentano i capofila dei rispettivi movimenti tennistici danesi.
Ebbene, per unire ancora di più il loro legame – oltre quello relativo ai natali – hanno deciso di scambiarsi il coach. Ma prima di arrivare alla notizia più fresca, è necessario fare un passo indietro e soffermarsi sulla genesi che ha portato alla nuova collaborazione professionale avviata dalla n. 107 WTA – può però vantare un best ranking alla piazza n. 33 raggiunto nel febbraio 2022 -. Dopo la fine burrascosa del rapporto con Patrick Mouratouglu, troppi Galli e Galline nel pollaio del giovincello danese con Mamma Aneke ad avere la meglio, ecco l’arrivo di un Super Coach a sostituire il Guru francese: il ‘identikit’ corrisponde a Boris Becker. Il tedesco inizia a passo felpato come componente provvisorio del team, per poi essere confermato a pieni voti e in pianta stabile anche per il 2024 dopo aver rivitalizzato sul finire di 2023 un Holger che era divenuto l’ombra di se stesso.
Dopodiché, l’asso di Picche che non ti aspetti – dissertare di carte e annessi nelle festività natalizie non è mai un Off Topic -. Altro volto nuovo nello staff di Rune, un professionista abituato a fare il secondo e per di più già sotto contratto con la Federazione svizzera in qualità di Capitano di Davis (un assoluto veterano del ruolo, in carica dal 2005) per anni vice illustre di Ivan Ljubicic su una panchina tanto elettrizzante quanto ambiziosa.
Insomma un vero pot-pourri, e allora diventa quasi inevitabile l’ultimo avvicendamento che registriamo: Lars Christensen, lo storico allenatore del n. 8 al mondo, lascia il suo allievo prediletto e si accasa al fianco di Clara Tauson. Nonostante infatti nel momento in cui (appena tre giorni orsono) è stato ufficializzato Severin Luthi, il coach danese si mostrasse sorridente nella foto di rito; era abbastanza facile ipotizzare una separazione visto e considerato che l’arrivo del 47enne elvetico lo estrometteva del tutto dal poter ricoprire una funziona attiva nel team.
Ora quindi per Lars un nuovo capitolo della sua carriera, nel tentativo di rilanciare verso i piani alti della classifica la sua nuova allieva rimasta per troppo tempo ingabbiata in un limbo di mediocrità, e crollata in termini di fiducia e autostima con il precedente sodalizio – lo spagnolo Carlos Martinez durato soli 4 mesi – mai realmente in grado di farle scoccare la scintilla della rinascita.