Australian Open, Alcaraz: “Sarà dura senza Juan Carlos ma mi fido di Sam. Spero in una finale contro Djokovic”

L’attesa è quasi terminata. È finalmente tempo di Australian Open. Per scaldare i motori in vista dell’imminente slam d’apertura di stagione i giocatori più celebri si sono cimentati nel media day, due giorni di interviste a suon di botta e risposta, questa volta in conferenza stampa. Tra gli altri, a dire la loro Jannik Sinner, Novak Djokovic, Naomi Osaka, Iga Swiatek, e dopo tutti loro non poteva mancare Carlos Alcaraz, che in caso di vittoria strapperebbe al serbo il numero 1 del ranking mondiale.

Il classe 2003 di Murcia, reduce da un finale di stagione un po’ scarico, al primo turno affronterà l’ex numero 7 del mondo Richard Gasquet. Lo spagnolo, che l’anno scorso ha dovuto saltare questo Major per infortunio, ha tanta voglia di far bene. Il sogno è una finale con l’insaziabile Djokovic, alla caccia dell’undicesimo trionfo in Australia. Carlitos dovrà provare però a cavarsela senza il fido coach Juan Carlos Ferrero, in via di ripresa dopo un’operazione in artroscopia al ginocchio sinistro. Al suo fianco Samuel Lopez, che già lo aveva seguito al Queen’s l’anno scorso portandolo alla vittoria. Sarà di buon auspicio per la conquista del suo terzo slam?

D: Sappiamo tutti quanto ti piaccia competere. Come mai non hai giocato un torneo prima di questo?

Carlos Alcaraz: Beh, finiamo la stagione davvero tardi. Preferisco fare una vacanza, recuperare corpo e mente. Ne abbiamo discusso anche con la mia squadra: abbiamo bisogno di quasi quattro, cinque settimane di precampionato per prepararci bene questa stagione, per il primo Grande Slam dell’anno. Non c’è tempo di giocare un torneo prima degli Australian. Open. Abbiamo preferito venire qui, direttamente allo Slam. Penso di non aver bisogno di tanta competizione prima di un grande torneo. Ovviamente aiuta sempre. Sono pronto a fare bene qui.

D: A Torino eri molto entusiasta di quest’anno. Ora è iniziato. Sei qui. Come ti sembra il 2024 visto da oggi?

Carlos Alcaraz: Beh, sì, sono ancora entusiasta per quest’anno. Spero che sia bello come il 2023 (sorride). Penso di aver fatto una buona preparazione per arrivare al 2024 e a questo torneo. Dobbiamo migliorare ciò che non è andato bene l’anno scorso, per esempio, cercare di migliorare me stesso e il mio rapporto con la squadra, ovviamente. Penso che quest’anno sarà bello (sorride).

D: Nello specifico cosa?

Carlos Alcaraz: In campo, fuori dal campo. Penso che tutti possano essere migliori. Tutti possono migliorare. Non sono perfetto, quindi devo migliorare molte cose dentro e fuori dal campo.

D: Quale pensi sarà la parte più difficile di non avere il tuo allenatore Juan Carlos qui? Sarà fuori dal campo o in campo durante le partite? È forse l’occasione per imparare a giocare un po’ di più senza di lui a bordo campo?

Carlos Alcaraz: Beh, è dura non stare con lui. Ovviamente c’è quasi al 100% dei tornei. Probabilmente ne ha saltati solo uno o due l’anno scorso. Sarà tosta. Ho Sam con me che è anche un grande allenatore. Era l’allenatore di Juan Carlos quando giocava. Mi fido e credo in lui. Juan Carlos, pure. Voglio dire, penso di poter imparare molto anche da lui. Vediamo. Come ho detto, mi fido ciecamente di lui.

D: Hai giocato con Alex de Minaur un paio di giorni fa. Cosa ne pensi di lui come giocatore? Fino a che punto pensi che possa arrivare?

Carlos Alcaraz: È un giocatore molto, molto bravo. È davvero in ottima forma. Ha battuto Novak poche settimane fa. Ha vinto contro i grandi nella United Cup. Penso che arrivi agli Australian Open con molta fiducia. È da tenere d’occhio in questo torneo. Penso che raggiungerà i round finali. Ovviamente gioca in casa, quindi sarà una motivazione in più per lui. Credo che farà benissimo qui.

D: So che c’è ancora molta strada da fare, ma questa è la corte di Novak. Quasi nessuno lo batte qui. Ti dà più motivazione o ti fa sentire più a tuo agio?

Carlos Alcaraz: Sì. Sono ambizioso. Voglio sempre giocare contro i migliori giocatori del mondo per vedere qual è il mio livello. Ovviamente è un bel test giocare contro di lui in posti o tornei in cui è quasi imbattuto. Cerco di raggiungere la finale e spero di giocarla contro di lui. Sarebbe fantastico ovviamente. Conoscere quelle statistiche è sicuramente una motivazione in più.

Martina Tomat

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