Luca Nardi si è preso la finale della Napoli Tennis Cup 2004, il Challenger 125 ATP organizzato da Master Group Sport, in collaborazione con il Tennis Club Napoli. Il giocatore nativo di Pesaro, dunque, è ad un passo dal dipingersi i capelli d’azzurro (in onore della squadra di casa, sua fede calcistica). Scherzi a parte, all’ombra del Vesuvio (sotto un cielo più soleggiato che mai) si sono tenute le semifinali della kermesse tennistica partenopea.
Appare oltremodo superfluo aggiungere che gli occhi dei numerosi appassionati che hanno occupato le tribune del “Campo D’Avalos”, fossero puntati sul derby italiano fra il sopraccitato Nardi, per l’appunto, ed il perugino Francesco Passaro. Dopo i primi due parziali, decisamente in bilico e dopo un inizio gara piuttosto spumeggiante da parte di Passaro, il buon Luca – castigatore di Novak Djokovic in quel di Indian Wells – è salito in cattedra spingendo il piede sull’acceleratore e riuscendo a racimolare ben sette game consecutivi prima di chiudere definitivamente l’incontro sul 3-6 7-5 6-1. Due ore e quattordici minuti di gioco dannatamente entusiasmanti. Poco da dire.
Queste le dichiarazioni di Nardi in merito alla gara e raccolte per Ubitennis dall’inviato Luca Franzese: “Giocare contro Passaro non è stato facile. Non lo è mai quando giochi contro un amico con cui ti conosci sin da piccolo. Nel primo set ho fatto molta fatica.” Ha sottolineato Nardi, per poi aggiungere: “La stanchezza si è fatta sentire, anche se nell’ultimo set ho giocato decisamente meglio. Adesso mi godo un po’ di riposo prima di affrontare Herbert,”. Ed a proposito del tennista transalpino, suo prossimo avversario in finale, Nardi dimostra di avere le idee piuttosto chiare: “E’ un avversario ostico. Ha disputato un torneo di alti e bassi sin dalla prima gara vinta contro Brancaccio. Speriamo sia stanco anche lui…”.
Non meno interessante del derby italiano disputato fra Nardi e Passaro, la sfida tutta francese che ha visto come protagonisti i due transalpini Pierre-Hugues Herbert e Corentin Moutet. 4-6 6-3 6-1 il risultato finale dopo 2h04’ di gioco. Qualità atletiche ed una discreta tenuta mentale hanno rappresentato le armi vincenti del tennista trentatreenne. Non solo. Herbert si è dimostrato più in palla soprattutto nel gioco sotto rete, riuscendo a rimontare un primo set che lo aveva visto alquanto in ombra. Moutet saluta un torneo che lo ha visto grande (e colorito) protagonista. Anche nella giornata di venerdì. Dove oltre a vincere due gare e ad essere, de facto, il mattatore di giornata, si è reso protagonista di un siparietto ironico con il pubblico di Napoli, mimando il gesto delle “banconote” e polemizzando – a modo suo – sulla questione “scommesse”. Domenica giornata finale del torneo. E chissà che il ciuffo di Nardi non possa diventare dello stesso colore del mare di Mergellina. Ai posteri l’ardua sentenza ed ai più scaramantici le dovute precauzioni…
