Billie Jean King Cup: Italia ai quarti contro Giappone o Romania. Spagna-Polonia tra le sfide di ottavi

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Billie Jean King Cup: Italia ai quarti contro Giappone o Romania. Spagna-Polonia tra le sfide di ottavi

In virtù del nuovo format, la nazionale capitanata da Tathiana Garbin è già ai quarti dove potrebbe trovare Halep o Osaka. Gli Stati Uniti dall’altra parte del tabellone

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La squadra italiana di Billie Jean King Cup: da sinistra a destra Camilla Rosatello, Martina Trevisan, Elisabetta Cocciaretto, Tathiana Garbin (cap.), Camila Giorgi, Jasmine Paolini e Lucia Bronzetti - Bratislava 2023 (foto Twitter @federtennis)
 

L’urna della Billie Jean King Cup ha decretato il suo tabellone che porterà una delle 12 nazionali qualificate ad alzare il trofeo il prossimo 20 novembre a Siviglia. Come lo scorso anno, infatti, le Finals della competizione a squadre femminile si giocheranno sul veloce indoor dell’Estadio La Cartuja di Siviglia. Lì, a novembre, l’Italia capitanata da Tathiana Garbin raggiunse la finale fermandosi solo al cospetto del Canada. Quest’anno la corsa delle azzurre partirà direttamente dai quarti di finale. Rispetto alle prime edizioni è infatti cambiato il format: niente più gironi, ma direttamente fase ad eliminazione diretta con quattro squadre teste di serie che aspettano le vincitrici del primo turno. L’Italia, in quanto finalista nel 2023, è tra queste ed esordirà contro la Romania o il Giappone. Nell’eventuale semifinale ci sarebbe invece una tra Repubblica Ceca (anche lei testa di serie grazie ad una wild card), Spagna e Polonia.

Non si può parlare di sorteggio comodo. La Romania è una squadra lunga che può contare su tre giocatrici attualmente tra le prime 100 del ranking WTA (Cirstea, Bogdan e Cristian) e in teoria anche su una campionessa Slam ed ex numero uno del mondo come Simona Halep che, se dovesse essere in buone condizioni fisiche, difficilmente rinuncerebbe all’impegno con la propria nazionale. Più difficile, invece, fare previsioni sull’eventuale presenza di Naomi Osaka tra le fila del Giappone che, senza di lei, dovrebbe affidarsi solamente a Hibino, Hontama e Uchijima.

Dall’altra parte del tabellone, invece, le teste di serie sono in capo alle campionesse in carica del Canada che al momento contano solo Leylah Fernandez in top 100, e all’Australia, ricche di doppiste (Hunter e Perez su tutte) ma meno di singolariste in grado di fare la differenza (la loro numero 1, al momento, è Daria Saville, 82esima nel ranking WTA). Le vincitrici dello scorso anno se la vedranno con la vincente del tie tra Germania e Gran Bretagna, mentre le australiane affronteranno la Slovacchia o gli Stati Uniti che, se al completo o anche con le seconde linee, potrebbero essere la squadra da battere. Da Gauff a Collins passando per Pegula, Navarro e Keys, c’è infatti l’imbarazzo della scelta. Dopo di loro la Polonia della numero 1 del mondo Swiatek e la Repubblica Ceca, che ha sei giocatrici in top 50. All’Italia di Paolini & co. spetta, come lo scorso anno, il ruolo di outsider.

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