Billie Jean King Cup: Paolini non può nulla di fronte a una Fernandez perfetta. Primo titolo per il Canada

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Billie Jean King Cup: Paolini non può nulla di fronte a una Fernandez perfetta. Primo titolo per il Canada

La numero uno canadese propone un tennis efficace e intelligente, regalando la coppa al suo paese. L’azzurra si arrende non senza dare battaglia

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L. Fernandez b. J. Paolini 6-2 6-3

La sessantesima edizione della Billie Jean King Cup si chiude nel segno della foglia d’acero. Il Canada vince la coppa per la prima volta nella storia, entrando con pieno merito nell’Albo d’Oro della manifestazione. Leylah Fernandez gioca in maniera perfetta per tutto il match e ha ragione di una Jasmine Paolini da applausi ma assolutamente in balia dei disegni di gioco ineccepibili della numero uno del team nordamericano.

Fernandez chiude un finale di stagione per lei in crescendo (era 96 nel ranking a giugno, ora è sulla sedia numero 35) e culminata con la vittoria a Hong Kong. Jasmine è stata come detto gagliarda e fierissima avversaria: ha messo in campo tutto quello che aveva per allungare la partita in attesa di un calo di Leylah. Che non è arrivato. Alle azzurre un grazie di cuore per il sogno e per una comunque splendida piazza d’onore, ma il trofeo prende la strada più giusta e naturale.

Primo set: Paolini contiene Fernandez per quattro giochi, poi la canadese prende il largo

Le due atlete sono entrambe calde e i primi scambi lo dimostrano. Fernandez esercita una notevole pressione con il dritto disegnando i suoi schemi che contemplano anche il tocco a rete (la ventunenne di Montreal è protagonista anche in doppio). Paolini non è da meno in contenimento e costringe Fernandez a ritornare su punti che credeva di aver già conquistato. Presto però si palesano le geometrie e la velocità di esecuzione della finalista dello US Open 2021, che si rivelano più efficaci delle comunque buonissime qualità in recupero dell’azzurra.

Paolini cede la battuta in apertura e i suoi errori di misura sono causati dalla pressione di una Fernandez che si muove come meglio non potrebbe. L’italiana si trova paradossalmente più a suo agio in risposta, quando cioè non deve difendersi dall’intraprendenza della nordamericana in risposta: nel secondo game manca una palla break per un velenoso dritto inside-out di Leylah, ma nel quarto c’è l’aggancio, complice un doppio fallo dell’atleta canadese.

Fernandez non si impressiona e cancella la piccola rimonta di Paolini. Riprende a spaccare il campo in diagonale con entrambi i fondamentali e l’azzurra deve percorrere metri su metri per rimandare la pallina. Le occasioni per spingere un vincente sono poche per Jasmine, che ogni tanto sbaglia selezionando male l’occasione in cui tirare forte. Fernandez toglie il servizio alla toscana nel quinto game concludendo la fatica con un dritto lungolinea e nel settimo si ripete prendendo la riga con un magnifico cross di rovescio. Poco dopo la canadese chiude 6-2: 47 minuti che testimoniano della tenacia della nostra rappresentante di fronte ad un’avversaria più forte.

Secondo set: Paolini lotta fino alla fine ma si deve arrendere. Il Canada trionfa

Fernandez non molla la presa: non c’è flessione nella sua azione asfissiante e la generosissima Paolini manca del colpo risolutivo con cui trovare punti facili e rimanere nella scia della contendente. La canadese porta colpi da manuale confermando il suo stato di forma e con un’avversaria dalla tempra meno dura il match forse sarebbe già finito.

Paolini tiene il servizio d’apertura con due servizi vincenti consecutivi ma Fernandez non arretra di un centimetro e mette a segno tre game consecutivi, seguiti da un 15-40 delicatissimo. Paolini stringe i denti e allontana i fantasmi allineando quattro punti consecutivi e trovando il 2-3. Sullo slancio sale 15-30 ma una volée malandrina in acrobazia di Fernandez scivola sul net e ricade in campo italiano. Pare un segno: La giovane canadese recupera e tiene la battuta, cogliendo in seguito il break del 5-2. Jasmine ha la forza di pescare un nuovo controbreak, ma pochi minuti dopo cede per la sesta volta la battuta subendo un passante incrociato di rovescio. È festa per il Canada.

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