Dalle 19:00 di giovedì ora locale (l’una di notte per noi) massima attenzione alle semifinali del singolare femminile: cominciano Sabalenka e Navarro, che poi lasciano la scena a Muchova e Pegula. Possiamo intanto notare alcune analogie con l’anno precedente: la prima è l’assenza della numero uno del mondo Iga Swiatek, che ha vinto la finale nel 2022 opposta a Ons Jabeur per poi arrendersi nel 2023 alla per lei indigesta Jelena Ostapenko (sempre sconfitta quattro volte su quattro) negli ottavi e la scorsa notte a Pegula nei quarti.
Per il resto abbiamo la presenza confermata di Sabalenka (facilmente pronosticabile) e di Muchova (piuttosto sorprendente), nonché di due statunitensi, che nel 2023 erano Keys e Gauff e oggi sono Navarro e appunto Pegula.
[2] A. Sabalenka – [13] E. Navarro
Le prime a entrare in campo: Sabalenka è la favorita per la vittoria finale, ha inflitto punteggi severi a tutte le sue avversarie comprendendo il 6-1 6-2 rifilato a Ekaterina Alexandrova, l’unica a toglierle un set, il primo della contesa, al terzo turno. La campionessa bielorussa si è ripresa il secondo posto in classifica grazie anche al calo di rendimento di Gauff ma soprattutto in virtù di uno dei momenti migliori di sempre del suo tennis, certo aiutato anche dalla pausa forzata di Wimbledon e dall’assenza ai Giochi Olimpici.
La sua potenza intimidisce le avversarie meno attrezzate, come riporta la stessa Lucia Bronzetti dopo aver rimediato quattro game al secondo turno, e le permette di non bruciare preziose energie fisiche e soprattutto mentali nei turni di avvicinamento alla fase finale. Emma Navarro ha al suo attivo la vittoria a Hobart a inizio anno e altre otto semifinali; negli Slam vanta i quarti a Londra due mesi fa, seccamente sconfitta da Paolini.
Ha lasciato alle sue avversarie due set: uno a Gauff, più per paura che per autentici meriti tecnici della campionessa uscente, e uno all’ucraina Kostyuk. Per lei è sicuro l’ingresso in top ten, verosimilmente in ottava posizione. I precedenti sono due ed entrambi recenti: a Indian Wells, sul cemento, vinse l’americana in tre set, mentre a Parigi Aryna dominò in due parziali. Per Emma è il picco della sua carriera: il suo capolavoro lo ha compiuto con Gauff, giocando con notevoli ordine e geometria, anche se la ventenne di Atlanta ha pasticciato parecchio, a partire dal servizio.
Navarro non potrà prescindere dalla profondità dei suoi colpi per tenere Sabalenka lontana dalla linea di fondo e in movimento; questo detto, l’impresa pare difficile e la vittoria della numero due del seeding è pagata mediamente 1.22.
[6] J. Pegula – K. Muchova
La seconda semifinale si annuncia come la più equilibrata, nonostante la distanza nella classifica WTA tra le due protagoniste (46 posizioni) sia nettamente superiore a quella tra le duellanti della prima partita (10). Sia l’una sia l’altra hanno dalla loro la freschezza mentale e la condizione atletica ottimale.
Pegula ha vissuto un anno non troppo brillante, soprattutto nei tornei che contano, uscendo presto sia a Melbourne che a Wimbledon (a Parigi non ha giocato). Lei stessa ha in questi giorni dichiarato di come a inizio anno si sentisse esaurita e bisognosa di staccare; ha vinto sull’erba di Berlino ma poco più avanti ha incassato una magra olimpica. Dopo i Giochi la rinascita sull’amato cemento nordamericano con la vittoria in Canada e la finale a Cincinnati persa con Sabalenka.
Per Karolina Muchova lo stacco è stato più traumatico e lungo, essendo durato proprio dalla semifinale a New York al torneo di Eastbourne per i noti problemi al polso. Dopo il ritiro precauzionale nel Sussex ci sono l’uscita al primo turno a Wimbledon e la finale a Palermo, persa con Zheng. Dopo il primo turno nel torneo dei cinque cerchi anche per lei la risalita con lo US Open dopo il secondo turno di Cincinnati, proprio con Pegula.
Nessun set perso dalle due ragazze, segno di grande intensità agonistica; Muchova in particolare ha disputato prima del torneo in corso, solamente dodici incontri nella stagione, a riprova che per le tenniste depositarie di un tennis difficile e ricco di soluzioni, la solidità nervosa è una componente essenziale.
Pegula è alla prima semifinale Slam, mentre Muchova sale a quota quattro con una finale persa a Parigi nel 2023. Quello di agosto è stato il primo incontro tra le due: la vittoria dell’americana è data mediamente a 1.57 contro il 2.40 fissato per il successo della ceca. Jessica si lascia preferire forse per l’intensità della sua azione che ha sconfitto Swiatek con grande autorità; in ogni modo tra due giocatrici molto aggressive come loro le percentuali al servizio saranno decisive per come potranno contenere l’azione in contrattacco della controparte.