Sinner e la Davis un anno dopo! Sembra essere passata un’intera vita, invece, ci separano solo 365 giorni da quei momenti in cui parte dell’Italia, sportiva e noi, attaccava l’altoatesino per il suo rifiuto di vestire la maglia azzurra. Fu una sacrosanta presa di posizione di Jannik che sapeva di dover settare tutto per ripartire. Proprio da quell’assenza in Davis è sbocciata la grande storia di Sinner che tutti conosciamo. L’insalatiera riportata in Italia, due Slam in bacheca e la vetta del ranking rapidamente scalata.
Un anno dopo in molti, il direttore Scanagatta in primis, avevano chiesto a gran voce di lasciare a casa l’attuale n. 1 del mondo, in modo da consentirgli di preparare al meglio il finale di stagione, incluso l’eventuale atto finale di Davis.
Capitan Volandri si è così espresso in conferenza stampa: “Jannik ha dimostrato di avere le spalle largissime, in pochi sanno davvero cosa ha passato in questi mesi e noi siamo orgogliosissimi di quello che sta facendo. C’era la possibilità di avere qui a Bologna sia Sinner che Musetti, ma abbiamo fatto un ragionamento in base alle date in cui si gioca. Farli giocare tre volte in pochi giorni dopo uno Slam, due master 1000 e un’Olimpiade poteva essere rischioso per loro. Fortunatamente possiamo fare affidamento su molti giocatori e per questo abbiamo deciso di farli riposare”.
Jannik sarà accanto alla panchina azzurra per fare il tifo per i suoi compagni di squadra impegnati all’Unipol Arena.
Abbondanza la parola chiave maschile e che fa gongolare l’Italia del tennis: “È un privilegio per me poter ricoprire questo ruolo e lo è ancora di più essere messo in difficoltà dai miei ragazzi, poichè ce ne sono almeno nove che potrei far giocare. Se non avessimo questa abbondanza non avremmo vinto la Davis l’anno scorso. Ovviamente non ho ancora deciso chi scenderà in campo: in queste giornate di allenamenti voglio raccogliere il maggior numero di informazioni possibili per valutare” ha aggiunto il nativo di Livorno.