Perdere al quinto set lascia sempre l’amaro in bocca. Lorenzo Sonego lo sa bene. Al primo turno dello US Open il trentenne torinese ha recuperato due set a Tristan Schoolkate e nel parziale decisivo si è trovato avanti 3-2 con break e palla per il 4-2. Ma, come ha affermato il numero 46 ATP dopo il match, l’australiano ha giocato meglio nei momenti importanti ed è venuto a prendersi la vittoria per 6-3 7-6(8) 1-6 1-6 7-6(6) dopo circa quattro ore e venti minuti di partita.
L’azzurro è oramai abituato a questo genere di incontri negli Slam. Su 60 partite disputate a livello di tabellone principale nei Major, Sonego 12 volte è stato costretto al parziale decisivo. Quindi, in media, almeno un match ogni cinque negli Slam Lorenzo lo chiude al quinto set. Il bilancio si trova attualmente in parità: sei vittorie e sei sconfitte. Con lo spunto di quest’ultima sfida giocata dall’italiano a New York, di seguito ripercorriamo insieme le sue cinque maratone più epiche, a livello Major, in ordine cronologico.
3T RG 2022: [8] C. Ruud b. [32] L. Sonego 6-2 6-7(3) 1-6 6-4 6-3
Casper Ruud aveva avuto bisogno di quasi tre ore e mezza per avere la meglio su uno scatenato Lorenzo Sonego, per la stragrande maggioranza della partita padrone del campo in questa contesa di terzo turno. Lo certificano i 62 vincenti messi a segno dal piemontese (il norvegese 39), che però aveva anche più che duplicato l’avversario nel computo dei gratuiti. Nonostante si fosse portato avanti due set a uno, l’azzurro non aveva mai dato l’impressione di poter veramente vincere la partita. Difatti, nel quarto e nel quinto parziale Lorenzo non era mai arrivato a palla break e solo nel gioco inaugurale della quarta frazione aveva costretto lo scandinavo ai vantaggi nel suo turno di battuta. Rimane comunque uno dei più importanti incontri Slam da parte di Lorenzo, anche e soprattutto per la caratura del suo avversario, che pochi giorni dopo avrebbe raggiunto la sua prima finale Slam, poi persa nettamente contro Rafael Nadal.
2T AO 2023: [10] H. Hurkacz b. L. Sonego 3-6 7-6(3) 2-6 6-3 6-3
Cambiamo continente, turno e tipologia di avversario. Da un terraiolo come Ruud a uno specialista dei campi veloci come Hubert Hurkacz, che in questa occasione di secondo round l’aveva spuntata contro Sonego dopo poco meno di quattro ore di battaglia. Prima l’allievo di Fabio Colangelo – al tempo allenato da Gipo Arbino – aveva avuto l’opportunità di servire per andare avanti due set a zero. Il polacco era però riuscito a risalire nel secondo parziale, poi vinto al tie-break. Ma Lorenzo non si era disunito e di cattiveria era venuto a prendersi la terza frazione. Successivamente, nella quarta la battuta lo aveva abbandonato completamente, dato che Hurkacz aveva intascato ben tre break. Nel set decisivo il secondo game era risultato fatale per l’azzurro, che cedeva di nuovo il servizio per poi non riuscire mai neanche ad arrivare a 40 nei giochi in risposta. Ennesima sconfitta cocente, testamento però di un’enorme qualità che Lorenzo sa spesso tirare fuori contro i top player, in quel caso il numero 11 al mondo.
3T RG 2023: L. Sonego b. [7] A. Rublev 5-7 0-6 6-3 7-6(5) 6-3
Sonego contro il campione del 1000 di Monte Carlo, Andrey Rublev. Si torna a Parigi, campo Suzanne Lenglen e match di terzo turno che sembrava senza storia. Ma la partita non è mai finita sino a che non si dà la mano all’avversario. E Lorenzo lo sa bene. L’azzurro ribaltava il pronostico e la sfida, dopo tre ore e tre quarti di tennis, recuperando due set di svantaggio al russo, allora settimo tennista ATP. Entrambi avevano avuto occasioni nel parziale decisivo. Era stato ‘Sonny’ il primo a sfruttarle, brekkando l’avversario per poi metterlo al tappeto. Quella è tutt’ora l’unica vittoria dell’italiano da uno svantaggio di due set e l’ultimo successo contro un top 10. Da allora, per lui, sedici sconfitte filate quando dall’altra parte della rete si è trovato a combattere contro uno tra i primi dieci tennisti del ranking.
2T AO 2025: L. Sonego b. [Q] J. Fonseca 6-7(6) 6-3 6-1 3-6 6-3
Tappare le orecchie e giocare a tennis con la solita grinta. Si era creato molto rumore a seguito della vittoria in tre set di Joao Fonseca contro Rublev al primo turno in quel di Melbourne. Ci aveva pensato Sonego a mettere a tacere subito dopo le voci che trascinavano la grande promessa brasiliana. Circa tre ore e quaranta minuti di partita aveva impiegato Lorenzo per strappare l’affermazione. Due set point non sfruttati nel primo set erano stati perdonati qualche ora dopo con la trasformazione dell’unica palla break che si era procurato nel quinto parziale, dopo che lui ne aveva cancellata una nel settimo game. Una sola volta Sonego aveva ceduto il servizio e con esperienza aveva così mandato a casa il giovanissimo prospetto sudamericano. E la sua corsa non si arrestava di certo lì…
3T Wimbledon 2025: L. Sonego b. [29] B. Nakashima 6-7(5) 7-6(8) 7-6(2) 3-6 7-6(3)
Eccoci arrivati al culmine dell’agonismo. Terzo turno sui sacri prati di Wimbledon: cinque ore e quattro minuti di lotta, capovolgimenti ed emozioni. La partita più lunga nella carriera del torinese, che in sole altre quattro occasioni negli Slam (compresa l’ultima contro Schoolkate) ha superato le quattro ore in campo. I cinque set point mancati, di cui quattro consecutivi, da parte dello statunitense per andare avanti due set a zero, il break recuperato da ‘Sonny’ nel terzo e nel quinto parziale, e in quest’ultimo lo straordinario super tie-break che aveva portato l’italiano ad affermarsi con all’attivo 75 vincenti. Una vera e propria battaglia fisica, psicologica e tennistica che aveva visto uscire vittorioso il tennista più gladiatorio e affamato di successo: Lorenzo Sonego.
QF AO 2025: [21] B. Shelton b. L. Sonego 6-4 7-5 4-6 7-6(4)
È vero, parlavamo di partite terminate al quinto set e avevamo detto che ne avremmo scelte cinque. Poi però ci siamo chiesti se fosse giusto non includere il match fino ad ora più importante di Sonego negli Slam, solamente perché non rientrava nei filtri della ricerca. Ovviamente abbiamo mandato tutto all’aria e ancora una volta abbiamo seguito il cuore. Quasi quattro ore di partita sulla Rod Laver Arena, quarti di finale del primo Slam stagionale. Ben Shelton si stagliava dinanzi al piemontese e per due set gli faceva capire chi fosse il favorito. Sonego, però, abbiamo imparato a conoscerlo e nel terzo parziale brekkava il mancino con fascetta e smanicato nel fatidico decimo game. Quindi la risalita e il tie-break della quarta frazione in cui il tennista di Atlanta tornava a fare la differenza chiudendo con carattere e pazienza. La sconfitta brucia, ma le buone sensazioni rimangono. E chissà che queste, prima o poi, magari gli torneranno utili per cercare di issarsi ancora una volta sino a queste vette negli Slam. Noi ce lo auguriamo con tutto il cuore.