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19/11/2010 17:17 CEST - ATP World Tour Finals

Gruppo A:
Roddick e Berdych

TENNIS - Nella nostra presentazione dei due gironi del Masters è la volta di due protagonisti del gruppo A. Andy Roddick e Tomas Berdych hanno ottenuto il grosso dei punti per la qualificazione nella prima parte del 2010. In seguito, il ceco finalista a Wimbledon non si è rivelato all’altezza del nuovo status di contendente per le prime posizioni, mentre l’americano ha dovuto lottare con diversi problemi fisici. Mauro Cappiello

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Girone A: Roddick e Berdych
Girone A: Roddick e Berdych

Tomas Berdych
Età: 25
Ranking: 6
Vittorie-Sconfitte 2010: 44-24
Tornei vinti (finali): 0 - (2 - Miami, Wimbledon)

Se dovessimo giudicare sulla base delle indicazioni della parte finale di stagione, non esiteremmo a designare nel ceco la vittima sacrificale del gruppo A, comandato da Nadal e Djokovic. Il numero 6 del mondo è, senza dubbio, il giocatore che, tra gli otto qualificati, ha raccolto meno da Wimbledon in poi. Le cose per lui sono cambiate da quel quarto di finale a Toronto contro Roger Federer: arrivato a un turno di servizio dalla vittoria, Berdych si è smarrito e, da allora, nulla gli è più andato per il verso giusto. Un parziale di 4 vittorie e 10 sconfitte ha macchiato quella che fino ad allora era stata la migliore annata della sua carriera. Il balzo deciso in avanti, rispetto a un mediocre numero 20 di fine 2009, era arrivato grazie a tre exploit non da poco, realizzati in rapida successione: la finale a Miami (con tanto di match point annullato a Federer e quattro giochi lasciati in semifinale a Soderling), la semifinale al Roland Garros (a spese di Andy Murray) e la finale a Wimbledon (con gli scalpi di Federer e Djokovic). Proprio a Londra Tomas torna con i ricordi positivi del suo ultimo bel risultato dell’anno. L’occasione è importante e lui non ha niente da perdere, essendo l’unico esordiente di questa edizione del Masters. Tutte circostanze che giocano a suo favore, visto che il ceco ha più volte dimostrato in passato di esaltarsi quando è nel ruolo del grande outsider, mentre soffre quello dell’uomo da battere. A sfavore di Berdych ci sono, invece, i precedenti quest’anno con gli avversari del suo girone. Il finalista di Wimbledon ha perso 2 volte su 2 da Nadal e 3 su 3 da Roddick, mentre è 1-1 nei confronti di Djokovic. Se a Londra vorrà essere tra i protagonisti, dovrà alzare fino alla vetta il suo livello di gioco.

Andy Roddick
Età: 28
Ranking: 8
Vittorie-Sconfitte 2010: 48-15
Tornei vinti (finali): 2 - Brisbane, Miami (2 - Indian Wells, San Josè)

Ottava qualificazione consecutiva al Masters di fine anno per l’americano, uno dei veterani della manifestazione, semifinalista nelle edizioni 2003, 2004 e 2007 e assente invece per infortunio l’anno scorso e nel 2005. In un’annata disgraziata per Roddick e per il tennis americano in generale come quella che sta per concludersi, il fatto che l’ex numero 1 del mondo si sia qualificato è già un ottimo risultato. Non possiamo dimenticare, infatti, come lo scorso agosto, per la prima volta da quando vengono compilate le classifiche del computer, il tennis a stelle e strisce fosse rimasto addirittura privo di un top ten. Andy Roddick è ormai da troppo tempo l’unico esponente di spicco di un movimento che non riesce più a produrre non solo campionissimi, ma neanche giocatori di vertice. Il giocatore nato in Nebraska ha fatto, però, la sua parte anche quest’anno, con un ottimo inizio di stagione: vittoria a Brisbane, quarti in Australia, finale a Indian Wells, vittoria a Miami, tanto che, dopo i primi tre mesi dell’anno, era addirittura numero 1 nella race. I problemi sono iniziati dopo, nel periodo tra giugno e agosto, quello che di solito, con l’erba e il cemento nord-americano, regala il grosso dei punti all’americano. Una mononucleosi ne ha fortemente condizionato il rendimento e la sconfitta a Wimbledon per 9-7 al quinto set contro il cinese di Taipei Lu rimane il risultato più doloroso della sua stagione, anche perché gli anni passano e le probabilità che Roddick riesca a lasciare finalmente il suo nome nell’albo d’oro dello Slam che lo ha visto tre volte finalista vanno progressivamente riducendosi. Dopo la semifinale a Cincinnati e una nuova delusione a New York, ecco un altro infortunio, di nuovo a Shanghai (l’anno scorso era stato al ginocchio sinistro, quest’anno alla coscia destra). Roddick è tornato a giocare e a vincere qualche partita tra Basilea e Parigi, ma non ha destato una grande impressione e non è apparso competitivo con i primissimi. A nostro avviso, le sue chance di passare la fase a gironi sono ridotte al lumicino.

Mauro Cappiello

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker