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03/12/2010 19:54 CEST - FINALE COPPA DAVIS

Per onorare i 4 Moschettieri

TENNIS - Ripercorriamo la storia della squadra francese, ricca di successi e tradizioni, con nove vittorie su ben quindici finali disputate. Nata nel 1904, la Francia tennistica ha vissuto il periodo di maggior splendore a cavallo tra gli anni 20 e 30, con la generazione dei mitici Lacoste, Cochet, Borotra e Brugnon. Dopo 60 anni di delusioni, il 1991 ha segnato la rinascita. Rinascita che si sublimerà a Belgrado? Danilo Princiotto

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Quella che si disputerà in questi giorni sarà la sedicesima finale per la squadra francese, in cerca del decimo successo. Solo Stati Uniti e Australia hanno fatto meglio. La formazione di Guy Forget proverà a non fare rimpiangere l’assenza di Tsonga e la splendida qualità di cui il team transalpino ha saputo approfittare negli anni addietro: Noah, Leconte e soprattutto i famosi 4 moschettieri, coloro che hanno saputo regalare, chi più chi meno, ben sei vittorie consecutive dal 1927 al 1932. In Coppa Davis, la Francia debutta nel 1904 e il primo anno non sorride ai transalpini che perdono alla loro prima apparizione in Gran Bretagna contro il Belgio. Successivamente, a dir la verità, i nostri cugini non brillano senza riuscire ,peraltro, a trovare una certa continuità per il verificarsi di diverse interruzioni (dal 1906 al 1912- dal 1915 al 1918); le prime prestazioni degne di questo nome arrivano solo con l’avvento dei magnifici 4: Lacoste, Borotra, Brugnon e Cochet. In questo periodo si assiste ad una reale monopolizzazione da parte della Francia e degli stessi Stati Uniti: finali nel 25 e nel 26 contro gli Usa di Tilden e Jonhston entrambe in trasferta. Negli anni successivi i transalpini si prendono ben 4 rivincite : 3-2, 4-1, 3-2, 4-1 sono gli score delle finali. Nel 1931 arriva il Regno Unito a rompere il suddetto monopolio ma è sempre la Francia a spuntarla in finale. Nel ’32 e nel ’33 i francesi ottengono la quinta e sesta insalatiera della loro storia ancora contro americani e inglesi. Nell’anno successivo i moschettieri non sono più 4, Merlin perde entrambi i singolari e la Francia cede per la terza volta all’ultimo atto in favore del Regno Unito. Con la caduta dei magnifici 4 inizierà un periodo scuro per il tennis francese e il team di Davis non assaporerà il dolce gusto di una finale per mezzo secolo. Un altro dato interessante da sottolineare è che dal 1900 al 1983 sono state soltanto 8 le squadre a sollevare l’insalatiera: Francia (6), Regno Unito (9), Sudafrica (1), Svezia (1), Italia (1), Australia (25), Stati Uniti (28); inoltre dal 1937 al 1973 la Coppa Davis è stata conquistata solo da 2 team: Stati Uniti e Australia (e non poteva essere altrimenti).

I transalpini, come detto, torneranno in finale nel 1982, ma Noah e Leconte subiranno una pesante sconfitta sul rosso francese, per mano di Mc Enroe, che viveva il periodo di maggior splendore della sua carriera, e compagni. Il match che ha deciso la finale è stato probabilmente il primo, quello tra Big Mac e Noah portato a casa dallo statunitense per 3 set a 2 (12-10 1-6 3-6 6-2 6-3). Servono nove anni al francese per prendersi la rivincita sugli Stati Uniti e far gioire, dopo quasi 60 anni, tutto il Paese: anno 1991, la stessa partita nella stessa nazione e per questa volta l’eroe di una finale non è un giocatore ma un allenatore: l’ultimo francese a vincere il Roland Garros, Yannick Noah porta la Francia al successo quando forse nessuno ci credeva. Dopo aver vinto contro la Yugoslavia nelle semifinali, l’ultimo atto si annunciava insidioso e difficile da portare a casa, vista la presenza di Pete Sampras e Andre Agassi (2 che insieme hanno vinto più di 20 slam) anche se ancora acerbi. Nel primo singolare Agassi porta in vantaggio gli Usa battendo Guy Forget in 4 set; Leconte ristabilisce la parità grazie al successo su Sampras; il doppio sorride ai francesi ma il punto decisivo arriva dall’uomo che in questo week-end tenterà di compiere l’impresa che non è riuscita a Noah: vincere l’insalatiera da giocatore e da allenatore. Il risultato finale dice Francia – Usa 3-1. E’ forse questo il successo più bello in Coppa Davis, quello di cui tutti i francesi si ricordano, quello delle lacrime di Noah a fine partita, quello che ha riunito un Paese 60 anni dopo. Detto ciò, quello del 1991 non sarà l’ultimo successo per i transalpini che raggiungeranno quota 8 nel 1996 grazie al successo per 3-2 sulla Svezia e questa volta in territorio nemico (In semifinale Pioline e compagni riuscirono a rimontare uno svantaggio di due punti a zero sull’Italia di Gaudenzi e Furlan). In finale, nonostante i successi di Enqvist nei 2 singolari e la presenza di un Edberg alla sua ultima apparizione, i francesi hanno la meglio, grazie anche all’ennesimo apporto di Guy Forget, che ottiene insieme a Raoux, l’importantissimo punto del doppio. Da segnalare anche il finale al cardiopalmo con Boetsch che supera Kulti in volata per 10-8 al quinto set. L’ultimo successo del team francese arriva però nel nuovo millennio, anno 2001, al Melbourne Park, sull’erba, contro la favoritissima Australia di Lleyton Hewitt e Pat Rafter; il punteggio è sempre lo stesso e questa volta l’eroe nazionale è Nicolas Escude, che ottiene il punto decisivo su Waine Arthurs in 4 set. L’anno dopo si cerca di bissare il successo contro la Russia in casa ma Marat Safin, Mikhail Youzhny e Yevgeny Kafelnikov vince gli ultimi due singolari e conquista la prima Coppa Davis della sua storia.

Il resto è storia nota: quella di questo fine settimana sarà la prima finale dopo quella persa nel 2002; i numeri di questa edizione dicono che la Francia è arrivata in finale da superpotenza del tennis mondiale, perdendo un solo incontro nel 2010 contro la Germania e dopo aver sconfitto la Spagna campione in carica e l’Argentina.
La tensione è molta, l’incertezza anche ma è certo che Monfils e compagni si faranno in 4 per diventare i guastafeste della situazione e spegnere i sogni della Serbia al fine di riaccendere, per la decima volta, quelli di un popolo intero, troppo abituato al successo.

P.S. Sarà una mia impressione ma non sembra anche a voi che sul sito della Coppa Davis la foto di Leconte…bhè non sia proprio la sua? A me sembra una donna, se così fosse potremmo dare un buon suggerimento al nostro Marco Sicolo per le sue notizie smash!

Danilo Princiotto

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker