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20/09/2011 22:34 CEST - VOGLIA DI...FUTURE

Romina si ferma sul più bello

TENNIS - Tanta sfortuna per Romina Oprandi, autrice di un torneo impeccabile a Sofia prima di bloccarsi quando era a pochi punti dalla vittoria contro la spagnola Soler Espinosa. L'italosvizzera, ad ogni modo, ritorna tra le prime 100. Tra gli uomini, molto bene Massimo Capone, alla prima finale in carriera a Porto Torres. Discreti risultati per Torroni e Anna Floris. Torna a vincere un torneo Casey Dellacqua. Antonio Burruni

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TREDICI FUTURES MASCHILI:

Porto Torres (ItaliaF27, cemento, 15mila): Tra tanti italiani, sul pennone più alto del torneo sventola la bandiera austriaca. Erano 28 gli azzurri nel main draw e ben 15 sui 16 approdati negli ottavi di finale. Invece, alla fine ha esultato il viennese Philipp Oswald (testa di serie numero 3), che si è aggiudicato sia il singolare (battendo in finale Massimo Capone, giocatore non compreso tra le teste di serie) che il doppio (col concittadino Nikolaus Moser). Buone semifinali per Claudio Grassi (numero 2 del seeding) e Federico Gaio (quarta testa di serie), mentre si sono fermati nei quarti le wild card senza classifica Stefano Mocci e Matteo Donati, la testa di serie numero 8 Erik Crepaldi e lo specialista del veloce Andrea Agazzi. Sconfitti negli ottavi di finale Andrea Falgheri (numero 7 del seeding), Matteo Volante, Emanuele Molina, Alessandro Bega, Marco Speronello ed i qualificati Andrea Patracchini, Manuel Mazzella e Giacomo Vianello,. Semaforo rosso all’esordio per Omar Giacalone, Davide Della Tommasina, Francesco Vilardo, Eros Siringo, Enrico Iannuzzi, Riccardo Sinicropi (quinta testa di serie), Antonio Zucca, Stefano Napolitano ed i qualificati Tommaso Metti, Alessandro Fuzio, Luciano Pitzurra, Luca Pancaldi e Fabio Tonello, Out nell’unico turno delle qualificazioni Riccardo Bonadio, Filippo Ghio, Marco Pinna, Federico Visioli, Enrico Becuzzi, Marco Sanges ed Andrea Attrice. In doppio, si spengono in finale i sogni di vittoria di Crepaldi/Grassi, mentre si fermano in semifinale le coppie Bega/Della Tommasina e Capone/Volante. Quarti di finale per Mazzella/Sanges, Menga/Tonello, Molina/Sinicropi e l’italo-argentino Mariano Delfino, in coppia con Pinna. Stop d’acchito per Donati/Napolitano, Fuzio/Iannuzzi, Ghio/Zucca, Pancaldi/Vilardo, Pitzurra/Visioli e Siringo/Vianello.

Budapest (Ungheria F1, terra battuta, 10mila). Nel primo Future ungherese della stagione, la vittoria va al ventiseienne olandese di Assen Boy Westerhof, testa di serie numero 4, che supera in finale il ventitreenne cileno di Santiago Hans Podlipnik-Castillo, favorito della vigilia, che, a sua volta aveva eliminato l’azzurro Giulio Torroni in semifinale. Stop nei quarti di finale per Riccardo Bellotti, sesta testa di serie, battuto da Torroni. Sconfitte all’esordio per Roberto Marcora e Francesco Picco. Eliminati nelle qualificazioni Alberto Cammarata, Andrea Ceccarello, Antonio Campo, Pietro Rondoni. In doppio, semaforo rosso al primo turno per la coppia Picco/Torroni.

Nis (Serbia F11, terra battuta, 10mila): Doppietta per il ventitreenne francese (nato a Tashkent) Gleb Sakharov, testa di serie numero 5, vincente sia in singolare (contro il ventitreenne croato di Slavenski Brod Kristijan Mesaros, favorito della vigilia), che in doppio (assieme al venticinquenne russo Vasiliev). Semifinale per Damiano Di Ienno, non compreso tra le teste di serie, ma bravo a cedere soltanto in tre set al futuro vincitore. Out negli ottavi di finale Luca Rovetta. Sconfitto all’esordio nelle qualificazioni Alessandro Piccari. Finita all’esordio l’avventura di Di Ienno/Rovetta nel tabellone di doppio.

Dolores (Argentina F15, terra battuta, 10mila): 30 tennisti sui 32 presenti nel main draw erano argentini. La finale ha visto scendere in campo due atleti di chiare origini italiane, con il diciannovenne mancino statunitense di New York Andrea Collarini (testa di serie numero 8 ed unico non argentino approdato ai quarti di finale), che ha superato in due set il venticinquenne locale Gaston-Arturo Grimolizzi, numero 4 del seeding. Negli ottavi, Collarini ha superato in due set l’altro straniero presente tra i primi 16, l’azzurro Giorgio Portaluri. Sconfitti nell’ultimo turno delle qualificazioni, Francesco Garzelli e Giammarco Micolani. Nel tabellone di doppio, quarti di finale per la coppia Micolani/Portaluri e per Garzelli, in gara con il trentenne mancino argentino Guillermo Carry.

Beer Sheva (Israele F9, cemento, 10mila): Tutto come previsto dalla classifica nel torneo israeliano, con il favorito della vigilia, il ventiseienne mancino tedesco Stefan Seifert, che ha battuto in due set il ventiduenne sudafricano di Città del Capo Ruan Roelofse, testa di serie numero 2. Francesco Borgo, l’unico azzurro presente ed accreditato della sesta testa di serie, si è ritirato nel match di primo turno contro il ventisettenne di Tel Aviv Saar Steele, quando era sotto 0-4 nel set decisivo. Decisamente meglio in doppio, dove l’italiano ha trionfato in coppia con il ventenne slovacco Marko Danis.

Nottingham (Gran Bretagna F15, cemento, 10mila): Semifinali “all-english”, con la testa di serie numero 7 Richard Bloomfield (ventottenne di Norwich, 176 ATP nel 2007), che si è imposto 6-4 al terzo set contro il ventunenne connazionale Alexander Ward, numero 5 del seeding. Unico azzurro presente Viktor Galovic, che si è ritirato all’esordio, dopo aver ceduto il primo set alla diciottenne wild card locale Oliver Hudson.

Madrid (Spagna F33, cemento, 10mila): Semifinali tra padroni di casa nel torneo della capitale spagnola, con la vittoria che va al diciottenne (ha festeggiato la maggiore età proprio il mercoledì del torneo) Andres Artunedo Martinavarr, testa di serie numero 8, che ha approfittato del ritiro in apertura di secondo set del ventiseienne Jose Checa-Calvo, numero 4 del seeding. L’unico azzurro presente nelle qualificazioni è Lorenzo De Rosa, numero 12 del tabellone cadetto, eliminato all’esordio dal diciannovenne argentino Raul Guardia.

Claremont (Stati Uniti F23, cemento, 10mila): Il torneo californiano non ha visto la presenza di tennisti italiani. Il trofeo del migliore è stato alzato dal ventunenne statunitense di Orange (quindi anche lui californiano) Steve Johnson, favorito della vigilia, che ha battuto in finale il rappresentante delle Barbados Darian King, nato a Bridgetown diciannove anni fa e non compreso tra le teste di serie. Semifinalista a sorpresa il francese Alexandre Lacroix, ventiquattrenne parigino uscito vincitore dalle qualificazioni e dominatore del tabellone di doppio in coppia con il ventitreenne indiano di Chandigargh Sanam Singh. La kermesse stelle e strisce non ha visto il tricolore tra i protagonisti.

Mulhouse (Francia F14, cemento, 15mila+h): Il ventenne transalpino di Schiltigheim Pierre-Hugues Herbert vince il singolare sul veloce di casa, dove era testa di serie numero 7 (6-4 periodico al venticinquenne connazionale di Tours Josselin Ouanna, numero 5 del seeding e 88 ATP due anni fa) e si concede anche la vittoria in doppio (assieme al connazionale pari età Albano Olivetti). Sette francesi erano arrivati nei quarti di finale (insieme al ventitreenne elvetico Raphael Lustenberger). Gli azzurri non hanno attraversato le Alpi per sfidare i cugini.

Cairns (Australia F6, cemento, 15mila): Doppietta per il ventitreenne mancino di Melbourne James Lemke, vincente sia in singolare, dov’era il favorito della vigilia (in finale contro il diciannovenne connazionale di Gold Coast Benjamin Mitchell, numero 2 del seeding), che in doppio (in coppia con il ventiduenne connazionale di Rockingham Brydan Klein). Nessun italiano ha tentato l’avventura nel continente australe.

Uppsala (Svezia F4, cemento, 10mila): Vittoria rossocrociata, con il ventenne outsider di Schaffhausen Sandro Ehrat che supera in due set il ventiquattrenne svedese Carl Bergman, testa di serie numero 5. Tricolore assente nel torneo nordeuropeo.

Toronto (Canada F6, cemento, 15mila): Derby statunitense in finale, con il numero 3 del seeding Jesse Levine (ventiquattrenne mancino, ex numero 94 al mondo nel 2008, residente in Florida, ma nato nella canadese Ottawa), che ha lasciato un solo game al ventenne di Knoxville Rhyne Williams, non compreso tra le teste di serie del torneo e vincente in doppio assieme al ventenne connazionale Tennys Sandgren. Nessun italiano ha partecipato alla kermesse canadese.

Belem (Brasile F30, cemento, 15mila+h): Colpo doppio per Leonardo Kirche, ventisettenne di Santa Barbara d’Oeste , che ha vinto il torneo di casa sia in singolare (dov’era numero 2 del seeding, contro il venticinquenne connazionale Tiago Lopes, favorito della vigilia), che in doppio (con il ventiduenne mancino argentino Maximiliano Estevez). Erano 27 i brasiliani nel tabellone principale, con un quartetto verdeoro in semifinale. Tricolore assente anche in questo torneo.

QUATTORDICI ITF FEMMINILI:

Sofia (Bulgaria, 100mila, terra battuta): Solo i problemi fisici hanno impedito a Romina Oprandi di alzare il trofeo nel torneo bulgaro. Infatti, la testa di serie numero 5, avanti 6-2 6-6, si è ritirata all’inizio del tie-break del secondo set, cedendo la vittoria alla ventiquattrenne iberica Silvia Soler-Espinosa, numero 6 del seeding. La venticinquenne azzurra di Jegenstorf ha raggiunto anche le semifinali di doppio, in coppia con la kazaka Sessil Karatantcheva (nata ventidue anni fa proprio a Sofia).

Porto Rafti (Grecia, cemento, 10mila): Sventola il tricolore, ma è quello messicano della ventenne Ximena Hermoso (470 WTA, attuale best ranking), favorita della vigilia e vincente in tre set in finale contro la coetanea israeliana Ofri Lankri, testa di serie numero 5, che in semifinale ha stoppato la corsa di Stephanie Scimone, accreditata della terza testa di serie. Quarti di finale per Martina Caciotti, battuta da Scimone, mentre Maria Masini e la qualificata Indra Bigi hanno perso all’esordio. In doppio, semifinale per la coppia Bigi/Caciotti.

Mestre (Italia, terra battuta, 50mila): Vittoria per la tedesca Mona Barthel, favorita della vigilia, che in finale ha battuto la diciottenne outsider iberica Garbine Muguruza Blanco. Miglior azzurra Anna Floris, testa di serie numero 6 e sconfitta in due set nei quarti dalla futura vincitrice. Ottavi di finale per Anna Giulia Remondina (che ha perso con Floris), Giulia Laura Gatto Monticone (sconfitta dalla testa di serie numero 4, la ventiquattrenne russa Ekaterina Ivanova) e la qualificata Federica Di Sarra (out contro la ventinovenne georgiana Margalita Chakhnashvili, numero 8 del seeding) e. Sconfitte all’esordio Federica Quercia, Nastassja Burnett, Camilla Rosatello, Julia Mayr, Evelyn Mayr e la qualificata Agnese Zucchini. Sconfitte nell’ultimo turno delle qualificazioni Giulia Gabba, Gioia Barbieri, Andreea Roxana Vaideanu e Martina Caregaro, in un tabellone che comprendeva anche Erika Zanchetta, Stefania Fadabini, Angelica Moratelli, Costanza Mecchi, Elisa Balsamo, Alice Savoretti, Marianna Petrei, Francesca Palmigiano, Sara Pilic, Costanza Zanon, Giulia Pasini, Chiara Mendo, Martina Parmigiani, Deborah Chiesa, Claudia Giovine, Chiara Pappacena ed Alessia Bertoia. In doppio, quarti di finale per Barbieri (con la ventenne slovacca di Piestany Zuzana Luknarova), per le sorelle Mayr e per la coppia Gatto Monticone/Quercia. Stoppate all’esordio Rosatello (con la diciannovenne lituana Diana Marcinkevica), Moratelli/Remondina, Vaideanu (con la venticinquenne spagnola di Figueres Eva Fernandez-Bruges).

Zagabria (Croazia, terra battuta, 50mila+h): Vittoria per la ventiquattrenne bulgara Dia Evtimova (numero 7 del tabellone, ha festeggiato proprio nel lunedì del torneo il suo best ranking, 172 WTA), che in finale ha battuto con un 6-2 periodico la ventunenne russa di Mosca (ex Top100 WTA) Anastasia Pivovarova, seconda testa di serie. Quarti di finale per Corinna Dentoni, accreditata della quarta testa di serie, che ha conquistato un solo game contro la ventitreenne mancina rumena di Bucarest Mihaela Buzarnescu, numero 8 del seeding (anche per lei best ranking in settimana). Ottavi di finale per Annalisa Bona e per la qualificata Nicole Clerico. In doppio, semifinale per Dentoni (in coppia con la ventiquattrenne croata Mijacika) e quarti per Clerico (assieme alla ventiduenne statunitense di Miami Julia Cohen).

Redding (Stati Uniti, cemento, 25mila): La ventenne californiana di Santa Monica Julia Boserup, testa di serie numero 3, si è aggiudicata il torneo disputato nello stato americano, battendo in finale la ventiquattrenne russa Olga Puchkova, numero 5 del seeding. Proprio l’ex sovietica ha eliminato nei quarti Camila Giorgi, favorita della vigilia, ma sconfitta 7-5 nel tie-break del terzo set.

Mont-De-Marsan (Francia, terra battuta, 25mila): Prosegue il buon momento della peruviana Bianca Botto, che dopo il torneo di Casale Monferrato, trionfa anche Oltralpe. In finale, la ventenne mancina di Lima, non inclusa tra le teste di serie, ha superato la ventiquattrenne francese Laura Thorpe, numero 2 del seeding (ex 161 WTA). Ottavi di finale per Carolina Pillot ed Anastasia Grymalska (quarta testa di serie del tabellone), mentre la qualificata Claudia Coppola ha ceduto all’esordio contro la ventunenne transalpina Alize Lim, favorita della vigilia. In doppio, quarti di finale per Grymalska (in coppia con la ventenne ucraina Kryvoruchko), mentre Coppola è uscita al primo turno assieme alla ventenne russa Kushnereva.

Lleida (Spagna, terra battuta, 10mila): Sul rosso iberico si è imposta la diciannovenne elvetica Viktorija Golubic, numero 8 del seeding, che in finale ha superato in due set la ventenne spagnola Lucia Cervera-Vazquez, tennista non compresa tra le teste di serie. Si ferma negli ottavi l’avventura di Sara Eccel, che cede in tre set alla diciannovenne locale Ivonne Cavalle-Reimers, quinta testa di serie e vincitrice del doppio. Out nelle qualificazioni la diciassettenne Maria Giovanna Nanti e la diciottenne Elisa Celi.

Sao Jose Dos Campos (Brasile, terra battuta, 10mila): Il torneo brasiliano ha subito il dominio argentino (con tre albiceleste ed una locale in semifinale). La vittoria è andata alla favorita della vigilia, la ventiquattrenne di Tandil Maria Irigoyen (167 WTA lo scorso anno), che ha rifilato un doppio 6-0 alla ventunenne connazionale Carolina Zeballos, testa di serie numero 4. Ottavi di finale per l’italiana verdeoro Lara Rafful, sconfitta con un duplice 6-1 dalla ventiduenne mancina Nathalia Rossi, brasiliana numero 2 del seeding.

Antalya (Turchia, cemento, 10mila): Sorpresa sul Bosforo, con due outsider che vanno in finale. La vittoria è andata alla ventitreenne ceca di Brno Nikola Frankova, che ha superato in due set la diciottenne britannica Francesca Stephenson, brava ad eliminare in semifinale la diciottenne turca di Izmir Melis Sezer, favorita della vigilia. L’azzurra Jasmin Ladurner è stata eliminata nei sedicesimi dalla diciottenne russa Natela Dzalamidze, testa di serie numero 4. Sconfitte nell’unico turno di qualificazione Giulia Bruzzone ed Alessia Camplone. In doppio, ottima semifinale per Bruzzone (in coppia con la diciottenne egiziana Yasmin Ebada), mentre Ladurner ha ceduto all’esordio assieme alla diciottenne rumena Stomlega.

Tbilisi (Georgia, terra battuta, 10mila): Dominio locale, con la ventitreenne Tatia Mikadze (testa di serie numero 3) che ha vinto il singolare connazionale e pari età Sofia Kvatsabaia (numero 2 del seeding) e poi si sono aggiudicate il doppio insieme. Kvatsabaia ha eliminato al primo turno Giada Clerici, unica azzurra in gara. In doppio, la diciassettenne azzurra ha raggiunto i quarti di finale in coppia con la coetanea kazaka Dariya Berezhnaya.

Rotterdam (Olanda, terra battuta, 25mila): La diciannovenne tedesca Dinah Pfizenmaier (576 WTA, best ranking in settimana), uscita vincente dalle qualificazioni (dov’era testa di serie numero 13), vince il torneo ed impedisce la seconda affermazione in otto giorni alla ventunenne di Vaduz Stephanie Vogt, portabandiera del Liechtenstein, numero 2 del seeding. L’ultimo turno delle qualificazioni si è dimostrato un ostacolo troppo alto per Alice Moroni, numero 12 del tabellone cadetto, che ha visto anche la partecipazione di Valeria Podda, diciannovenne olandese di padre sardo.

Kyoto (Giappone, indoor, 10mila): Torneo più simile ad un’edizione degli Assoluti Giapponesi che ad un torneo internazionale, con 30 locali tra le 32 nel main draw (out al primo turno le australiane di chiare origini asiatiche Sabrina Xu e la qualificata Nana Miyakawa), 20 su 21 nelle qualificazioni (con appunto la ventenne Miyakawa) e 31 su 32 in doppio (con la diciannovenne Xu). La vittoria è andata alla ventisettenne Kazusa Ito, testa di serie numero 7, che nella finale ha battuto 6-4 al terzo set la pari età Akiko Yonemura, favorita della vigilia. Ovviamente, nessuna azzurra presente.

Cairns (Australia, cemento, 25mila): E’ la mancina Casey Dellacqua, ventiseienne australiana di Perth, numero 39 delle classifiche mondiali nel 2008, ad aggiudicarsi il torneo. In finale, la numero 6 del seeding ha battuto in due set la diciannovenne polacca di Katowice Sandra Zaniewska, tennista non compresa tra le teste di serie. In doppio, sventola la bandiera indonesiana, grazie alla vittoria della ventitreenne di Denpasar Ayu-Fani Damayanti (semifinalista in singolare, sconfitta dalla futura vincitrice) e della ventunenne di Jakarta Jessy Rompies. Come già nel maschile, nessuna presenza femminile nel continente australe.

Ningbo (Cina, cemento, 100mila+h): Il Future più ricco della settimana è stato vinto dalla venticinquenne bielorussa di Minsk Anastasia Yakimova, numero 2 del tabellone, che nella finale ha superato in due set la ventitreenne giapponese di Tokyo Erika Sema, testa di serie numero 5. Nessuna azzurra ha affrontato la trasferta asiatica.

Antonio Burruni

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