21/09/2011 17:30 CEST - COPPA DAVIS 2012
Argentina favorita per la finale
TENNIS – Ecco le sfide della parte bassa (ad esclusione di Repubblica Ceca-Italia). L’Argentina di Del Potro e Nalbandian è messa meglio di tutti: dovesse superare l’ostacolo tedesco, giocherebbe in casa sia i quarti con la Croazia (dove sarebbero strafavoriti) che l’eventuale semifinale contro Serbia o Repubblica Ceca. Al primo turno non dovrebbero esserci grosse sorprese. A meno che proprio gli azzurri non facciano lo sgambetto ai cechi... Riccardo Bisti
Del match tra Repubblica Ceca e Italia leggete altrove. Qui analizziamo la parte bassa del tabellone, dove si trovano gli azzurri. In caso di vittoria in Repubblica Ceca, gli azzurri affronteranno con ogni probabilità la Serbia. I campioni della Davis 2010, infatti, ospiteranno la Svezia già affrontata nei quarti di quest’anno. Gli altri due match della parte bassa saranno Giappone-Croazia e Germania-Argentina. Quest’ultimo, insieme a Svizzera-Stati Uniti, è decisamente il match più interessante di questo primo turno. Vediamo, nel dettaglio, le varie sfide.
SERBIA-SVEZIA
Dopo essere rimasti in Serie A ai danni dell’Italia, quest'anno gli svedesi si sono “salvati” vincendo il match di primi turno contro la Russia grazie a Soderling, al canto del cigno di Joachim Johansson e al doppio Lindstedt-Aspelin. Nei quarti hanno pescato proprio la Serbia: ad Halmstad i serbi hanno vinto agevolmente anche con un Djokovic a mezzo servizio e impegnato solo in doppio (era reduce dalle fatiche di Wimbledon). Va detto che la Svezia era orfana di Robin Soderling, unico svedese presentabile a certi livelli. “Sodo” ha preferito rinunciare per concentrarsi sulla carriera individuale. Detto che non è giunta voce di squalifiche o sanzioni per il top 10 di Tibro, capitan Enqvist ha schierato i modesti Michael Ryderstedt ed Ervin Eleskovic. Ryderstedt ha fatto un’ottima figura ma la differenza con Troicki e Tipsarevic era troppo grande. A febbraio, due settimane dopo l’Australian Open e senza il torneo di Dubai alle porte, è probabile che i serbi si presentano al gran completo con un Djokovic pronto a cancellare il ricordo del ritiro contro l’Argentina. Gli svedesi, come al solito, si affideranno alle lune di Soderling. A febbraio, di solito, gioca bene. Ma avrà voglia di andare in Serbia con i punti di Rotterdam e Marsiglia da difendere? Gli svedesi hanno un’altra tegola: a 37 anni, Simon Aspelin si è ritirato. Chi affiancherà Lindstedt in doppio? E poi, chi sarà il secondo singolarista? Forse dovranno ancora puntare su Ryderstedt. Volendo rischiare, si potrebbe lanciare il giovane Patrik Brydolf, classe 1991: gioca molto bene ma che non ha ancora espresso il suo potenziale (oggi è n. 551 ATP). In attesa dell’esplosione di Daniel Berta (se mai arriverà), per la Svezia si prevedono tempi duri. Serbia strafavorita a meno di un miracoloso Soderling.
GIAPPONE-CROAZIA
Sfida inedita. L’arrivo di Kei Nishikori, cavallino su cui la Sony ha puntato milioni di yen, ha finalmente regalato ai giapponesi una Serie A che mancava dal 1985, quando Shiraishi e Fukui persero nettamente lo spareggio contro la Spagna di Emilio Sanchez. Da allora, nonostante diversi buoni giocatori (su tutti Matsuoka – quatrofinalista a Wimbledon – e Suzuki – primatista mondiale di vittorie nei tornei challenger - ) non erano mai risaliti. Con il forte Nishikori, l’esperto Soeda e i giovani Ito e Sugita, hanno sfruttato il fattore campo contro l’India e hanno potuto festeggiare. E suggestivo che il Wolrd Group sia tornato proprio nell’anno del terremoto e dello tsunami che hanno messo in ginocchio il paese. Ai nipponici non è andata male: la Croazia è probabilmente la più debole delle otto teste di serie, e avranno l’opportunità di giocare in casa. I croati, ad ogni modo, restano favoriti. Cilic è più forte di Nishikori, Dodig è più forte di Ito. E l'assenza di un doppio di buon livello è problema condiviso con il Giappone. Senza considerare due giocatori come Ivan Ljubicic e Ivo Karlovic, la cui disponibilità va un po’ a intermittenza. Subito dopo l’Australian Open, i croati potrebbero virare in Giappone per effettuare un maxi ritiro, ma c’è un problema grosso così: dal 30 gennaio al 5 febbraio ci sarà il torneo ATP di Zagbria, uno dei due tornei ATP croati (l’altro è Umago). Difficile che i top players rinuncino al torneo di casa per prearare la Davis. E’ invece probabile che Eiji Takeuchi, capitano giapponese, faccia preparare al meglio i suoi. Ma anche così la Croazia è favorita.
GERMANIA-ARGENTINA
Dopo Svizzera-Stati Uniti, è certamente il match più interessante del primo turno. L’ultima sfida risale al 2003, quando al “Monumentalito” di Buenos Aires (stadio tennistico costruito accanto allo stadio del River Plate) Gaudio e Nalbandian spazzarono via una delle peggiori Germanie di sempre. Accanto a Rainer Schuettler dovettero schierare addirittura Lars Burgsmuller. Il 3-0 dopo due giornate fu inevitabile. Di quel weekend si ricordano le lacrime copiose di Michael Kohlmann, doppista tedesco distrutto da una sconfitta in cinque set. Riuscì a commuovere anche il pubblico di Buenos Aires. Oggi la Germania è più competitiva e soprattutto può fare affidamento sul fattore campo. Facile immaginare che gli argentini saranno accolti su un tappeto rapidissimo. Ma l’Argentina non è più una squadra di terraioli, anzi. E’ probabile che Del Potro e Nalbandian riescano a dare il meglio prorpio sul veloce. Per questo l’albiceleste (salvo inattesi forfait) partirà favorita contro la solita Germania che si affiderà a Philipp Kohlschreiber e Florian Mayer, a meno che Patrick Kuhnen non voglia puntare sul folle Philipp Petzschner (lo ha fatto quest’anno in Croazia e gli è andata bene). A parte il doppista Cristopher Kas, il panorama tedesco non presenta grosse novità all’orizzonte, eccezion fatta per Cedrik Marcel Stebe, un 1990 che sta spopolando nei challenger asiatici ed è ormai a ridosso dei top 100. Il volto nuovo del bundes-tennis potrebbe essere lui. Ma forse è meglio non farlo giocare contro Nalbandian: è il suo idolo...
Riccardo Bisti
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