ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Un Binaghi irriconoscibile....

26/09/2011 15:24 CEST - Politica federale

Un Binaghi irriconoscibile...

TENNIS - ...una tv in perdita e un tennis da rifondare. Cosa pensa il direttore sulla Fit attuale, sul presidente sardo 12 anni fa e sulla sua sfrenata passione per la poltrona su cui vuole sedere fino al 2016, sui metodi di gestione, le gabelle ai circoli, Tirrenia, Supertennis e molto altro. Le repliche di un ex collaboratore e il dibattito che ne è seguito, e che potrebbe non finire qui. Ubaldo Scanagatta

| | condividi

Non so chi avrà voglia di sorbirsi tutta questa pappardella. Chi lo farà poi non se ne lamenti. Nessuno lo obbliga. Tutto è nato da un lettore che, desideroso di elogiare la copertura televisiva di Supertennis nello scorso weekend _ anche se l’elogio lo aveva fatto fin dal titolo dell’articolo di Bisti Ubitennis stesso _ aveva scritto “... Qualcuno ricorda se mai una televisione in passato ha dato una copertura così importante sul tennis?!!”
Da ciò ispirato ho cominciato a scrivere quanto vedrete qui di seguito (peraltro mai immaginando tutto quel che avrei poi scritto, le reazioni suscitate, le repliche e controrepliche) nel mio primo intervento (lo troverete fra poche righe).
Poi, però, altri lettori hanno replicato varie cose, riguardo alle quali qui non posso fare una sintesi né un copia e incolla. Forse l’unica soluzione per chi sia davvero interessato all’argomento che tocca la TV, Supertennis, i suoi costi e la sua audience, agli investimenti discutibili, alle ripicche effettuate nei confronti di chi ha osato criticare l’attuale regime, le mie considerazioni su questa federtennis, su 15 anni di risultati negativi per il tennis maschile (da me affermati e dai federales negati), e la triste involuzione che ha “colpito” un Binaghi dirigente partito con le migliori intenzioni ma poi affezionatosi eccessivamente alla sua poltrona e al potere fino a decidere di restarci incollato per più almeno 16 anni… è andare a leggersi il tutto attraverso questo link. Impresa faticosa, mi rendo conto. Tuttavia forse merita.
Lì troverete anche le numerose e documentate obiezioni di un mio vecchio collaboratore, Commentucci, scritte in tredici…Canti (poi diventati 15!), inframmezzate da mie controbiezioni che ad alcuni sono parse eccessivamente polemiche, “livorose” secondo altri (ma non me ne sono accorto mentre le scrivevo, mi sembravano addirittura pacate) ad altri meno. Il tutto finchè ce l’ho fatta a replicare, dopo averci speso tantissimo tempo. Poi però ho mollato, sfinito e curioso di vedere prima di tutto se queste nostri disquisizioni interessino una vasta platea o se siano invece “masturbazioni mentali” di chi ha comunque grande passione per il tennis e verve dialettica.
Al di là degli oltre 100 commenti che sono già stati pubblicati a corredo di quell’articolo di cui ho proposto il link (vi avverto: lì i commenti adesso verranno bloccati per evitare dispersioni inutili; potrete commentare qui sotto invece. So bene che là alcuni sono chiaramente effettuati a più riprese dalle stesse persone con vari nick name, favorevoli come contrari, ma temo sia inutile lanciare qualsiasi appello: chi è serio si comporterà da persona seria, chi non lo è non lo farà).
Mi renderò conto dalla qualità e dal numero dei commenti che seguiranno a questo articolo, trasferito con alcune piccolissime correzioni (relative ai refusi più clamorosi o alle frasi meno chiare, ma non ai concetti), se questo genere di argomenti interessano e fino a che punto. Preferirei che la mia prosa la leggeste qua, e che per i post degli interlocutori andaste invece al pezzo linkato, anche se mi rendo conto di non chiedere poco. Ma tanto riguarda solo chi è davvero interessato. Sulla Davis, e altro, ieri abbiamo pubblicato sette nuovi articoli. Insomma potete anche leggere tutt’altre cose.

Il mio primo intervento in risposta a Lord

Solo una TV di solo tennis può mandare in onda tanto tennis. Questo è scontato. Per questo io, che avevo sollecitato a suo tempo Binaghi, molto prima dell'avvento di Supertennis, a cercare di trovare un modo per far apparire il tennis in chiaro e in tv, ho plaudito all'iniziativa Supertennis quando mi hanno detto che che il suo bilancio sarebbe andato in pareggio in 3 anni. Ma anche se ci fosse stata una perdita di bilancio contenuta sarei stato contento, intendendola come promozione quasi doverosa. Non avrei mai, per questioni di pudore (pubblica decenza?), nominato amministratore delegato della società un mio zio o un mio cognato (non ricordo l'esatto grado di parentela con Angelo Binaghi del dottor Carlo Ignazio Fantola...), ma questo è un altro discorso. Il problema, però, è che le premesse di allora _ il pareggio di bilancio in 3 anni _ si sono purtroppo rivelate destituite di ogni fondamento. La FIT, che lamenta di non avere soldi a sufficienza per ingaggiare coach di valore (quali sono quelli che ha ingaggiato?), strutture più ampie per ospitare giovani promettenti, rimborsi più cospicui per aiutare un numero maggior di giovani al di fuori dei pochissimi che hanno accesso a Tirrenia in pianta stabile, opta per "investire" milioni di euro (2, 3, 4? l'accesso al bilancio della tv, che non ricordo nemmeno se si chiama Digicast, SportCast o come..., chiedo scusa ma scrivo al volo) nella tv di ...Stato federale che diventa _ prevedibilmente _ anche uno strumento di propaganda politica per la gestione federale. La vittoria in Cile, su una squadra dissestata, viene presentata come la dimostrazione di come il tennis maschile sia ormai sulle orme di quello femminile, si strombazza lo straordinario incremento di tornei in Italia, dimenticando che avevamo 9 tornei Atp in Italia oggi defunti, che dietro a Schiavone, Pennetta e Vinci, non più ragazzine, c'è la sola Errani in grado di esprimersi a livelli internazionali dignitosi, e che in campo maschile da 15 anni non abbiamo più visto l'ombra di un top20...e tutte le altre cose che Lord sa benissimo, e i lettori di Ubitennis pure.

Il mio secondo intervento ( a seguito di altri post)

Non ho fatto l'opinionista per Supertennis. Mi è stato chiesto, gratuitamente e da un'amica di vecchia data come Beatrice Manzari, di aiutare a ricordare tanti campioni del passato e alcune "antiche" edizioni del torneo di Roma. Ho accolto una sua richiesta, non ho chiesto nulla in cambio e stop. Mi fa piacere, ripeto, che si veda più tennis possibile in tv. Ma a chi mi dice che si devono aspettare altri 10 anni per vedere i risultati di quest'investimento, lallo ako etc, dexter, lord, io ricordo che la i primi 11 anni di binaghi sono già passati...Dobbiamo quindi pazientare per 21? Alla faccia della democrazia! Ma, dopo la disastrosa esperienza del ventennio galganiano, non si era detto che più di 8 anni _ e non dico 4 come vige per la federazione statunitense _ un presidente non avrebbe dovuto restare in carica? Non era stato lo stesso Binaghi, prima di affezionarsi così tanto alla sua poltrona, a presentarle come slogan della sua campagna elettorale quand'era tutt'uno con il "ripudiato" Panatta? A chi dice che i coach, i bravi allenatori non sono importanti non trovo nemmeno la forza di rispondere. Secondo voi possono essere quei maestri di circolo, senza l'esperienza di chi è stato giocatore o di chi ha fatto "pratica" in giro per il mondo con altri giocatori professionisti, quelli che tirano su il campione di domani, che rinunciano a spese loro sui proventi dalle lezioni ai soci per investire tempo smisurato, sacrifici immensi, viaggi continui a scapito della quiete familiare senza nessuna garanzia economica per l'avvenire? Con 3 milioni di euro l'anno si possono "investire" 30.000 euro l'anno per 100 ragazzini e loro coach, ogni anno. Da quando hanno 12 anni e mostrano una certa attitudine. In 10 anni verrebbero seguiti 1000 ragazzi oppure gli stessi 100 per 10 anni, o 50 per 10 anni, e altri 50 per un anno ogni anno. Mi sbaglierò, ma sarebbe più facile tirare fuori qualche prospect così, piuttosto che aspettando che una base allargata di giovincelli che guardano la tv (ma davvero i vostri ragazzi di 10-12.14 anni guardano Supertennis invece che M-tv o Facebook sul computer?) si trasformi in campione di tennis. Non c'è livore, mio caro ospite anonimo, c'è un minimo di razionalità. Che non pretendo ti persuada. Sono invece d'accordo con chi chiede che si studi un sistema di registrazione per inviare commenti "furbetti" su Ubitennis onde tirare acqua al mulino dei propri interessi. E ci arriveremo presto

Il mio terzo intervento

I genitori coach di figlie campionesse sono sempre esistiti, ma è un bel limite. Spesso tanti di quei papà erano fuori di testa e ne hanno combinate di tutti i colori (Dokic, Pierce, Lucic, lo stesso papà Graf, qualcosuccia forse anche papà ...beh non lo cito sennò mi becco una querela!), oppure sono stati modelli di educazione assai particolari (Papà Williams, lo stesso papà Bartoli), e comunque nel 90 per cento dei casi sono stati genitori di figlie uniche. Se avessero avuto due, tre figli non avrebbero potuto dedicarsi così assiduamente ad una figlia sola. Salvo abbandonare le altre. Cosa che non mi pare possa considerarsi nè ideale nè auspicabile. D'altra parte mandare una ragazzina 14enne in giro per il mondo con un coach è un rischio, per questo spesso tocca ad un genitore sobbarcarsi l'impegno. Per i maschi è un tantino differente. Tu citi l'esempio Nadal: esempio superparticolare. Nadal, figlio di genitori superbenestanti che possono permettersi di "stipendiare" uno zio appartenente ad una famiglia fortemente sportiva e già educata allo sport (con un altro zio già calciatore nazionale e al corrente di certi meccanismi). Nadal che come...sparring e quasi "padrino" trova un certo Moya, in predicato di diventare n.1 del mondo. Beh, ti sembra facile trovare sparring e "padrini" così, più uno zio a disposizione che non abbia figli propri di cui occuparsi e possa girare 10 mesi l'anno per 15 anni (che diventeranno 20?). Certo che serve anche giocare gratis! ma se si ha un club da offrire al ragazzo in sedi logistiche convenienti bisogna trovare chi ne paga le spese, e le spese verranno pagate se il ragazzo avrà dimostrato di essere un possibile prospect. Ed è lì, appunto, che l'intervento economico di una federtennis che abbia mezzi economici a sostegno può e dovrebbe intervenire per consentire a quel ragazzo, a qualche centinaio di ragazzi sparsi per la penisola, di continuare un'attività agonistica che altrimenti e a lungo andare i genitori non potrebbero permettersi. Giannessi sta facendo buoni risultati e non veniva considerato più talentuoso di tanti altri convocati a Tirrenia ma c'è stato 5 anni e ora sta cogliendo quanto si è seminato per lui. Quanti ragazzi hanno potuto stare cinque anni a Tirrenia? Uno. Gli altri che ci sono stati non hanno forse manifestato le stesse attitudini, ma siamo sicuri che da una base più allargata _ oltre cioè ai pochissimi "coltivati" anno per anno _ non avremmo potuto ricavare raccolti migliori? Io lì avrei investito prima che sulla tv, anche se a noi tutti fa piacere vedere nel piccolo schermo quel che prima non si vedeva. Sono stato chiaro o no?

Il mio quarto intervento in risposta a Commentucci (che prima di apparire come commentatore su Ubitennis, sebbene lui oggi mi ricordi di aver scritto su altre testate, era così poco conosciuto che ricordo bene aver suscitato per via del suo cognome un sorriso e una battuta nell’ironico collega Martucci della Gazzetta: “Ma non gli potevi trovare uno pseudonimo più credibile a quel tuo collaboratore? Come si chiama davvero?”.

INIZIO DIBATTITO CON COMMENTUCCI

Il mio ex collaboratore Roberto Commentucci _ in un suo primo intervento _ ci dice che la FIT spende solo il 10 per cento per la Promozione del tennis con la TV (il fatturato FIT è 28 milioni di euro), quindi lui che è un bancario ci dice che l'investimento è di 2,8 milioni. Forse Commentucci ha potuto vedere i conti di Supertennis. Io no.
Mi può garantire, senza tema di future smentite, che Supertennis costa solo 2,8 milioni alle casse federali? A me giungono segnalazioni diverse. Mi piacerebbe che ci fosse una diversa trasparenza di questi bilanci. Chi si è addentrato in quelli della Tennis-Servizi, ci sta perdendo il capo. Comunque, visto che Commentucci è bene informato, perchè non ce li dice lui? Inoltre: so anch'io che la FIT aiuta anche qualcuno che non va a Tirrenia, ma non so quanto _ ad esempio _ è stato dato a Travaglia, nè quanto a Eremin...Magari Commentucci potrebbe dircelo. E potrebbe anche dirci quanto viene investito complessivamente del bilancio federale per questi "aiuti" supplementari, quanto per Tirrenia, quanto per Infantino, quanto per lo stage in Argentina per coloro che ci hanno svernato...lasciando Tirrenia.
Un altro quesito: la promozione del tennis la si fa solo con la tv? O la voce tv è una delle tante voci della promozione come io credo? Allora la somma di queste promozioni equivale sempre al 10 per cento? O magari si arriva al 20, al 30? E se si arrivasse al 20/30 o più, non sarebbe un investimento sproporzionato rispetto a certe priorità tecniche alle quali a mio avviso una FIT in crisi di risultati (o mi si nega che questa crisi esista? Il n.1 d'Italia è n.39 e per quasi tutto l'anno abbiamo avuto a malapena un top.50) dovrebbe appunto dare una priorità?
Infine Commentucci potrebbe spiegare a quel lettore che poco sopra rimproverava ai responsabili pubblicitari di Supertennis di non saper reperire sufficienti introiti pubblicitari che il problema non risiede nell'incapacità dei procacciatori di pubblicità di Supertennis, ma negli ascolti del canale: se l'audience è modesta, ed è modesta salvo prova contraria (e che Commentucci me la fornisca se può: anche su questi dati c'è un'assenza di trasparenza incredibile, fin dal primo momento purtroppo, e tale da far perdere ogni credibilità alla diffusione parziale dei dati che ogni tanto emergono), nessun procacciatore di pubblicità potrà fare miracoli.
A guidare la televisione federale è stata messa una persona, il direttore della comunicazione, che di tv non sapeva nulla, che non l'aveva mai fatta (lasciamo perdere poi l'opportunità etica di nominare A.D un parente del presidente...). Insomma chi aveva dato per scontato un pareggio di bilancio in tre anni ha preso una clamorosa cantonata, la previsione non aveva purtroppo alcun fondamento sulla realtà. Però nessuno è stato rimosso dal suo incarico. Lo si è dovuto comunque giustificare. E allora adesso, caro Commentucci, si dice _ anzi tu dici _ beh, che vuoi che sia, si tratta appena del 10 per cento di quel che la Fit fattura! Vabbè, si può sempre sostenere tutto e il contrario di tutto, ma chi parla spesso di onestà intellettuale dovrebbe avere quella di dire: "Scusate, c'eravamo sbagliati. Le nostre previsioni erano infondate, i calcoli sul recupero pubblicitario anche, credevamo di raggiungere audience più elevate e conseguenti maggior attenzioni dagli sponsor. Vi avevamo presentato il progetto tv come un progetto che si sarebbe autofinanziato. Oggi sappiamo che non è così. Però lo teniamo in piedi ugualmente, perchè quella spesa oggi ci sta bene: sono cambiate le cose (così com'è cambiata la nostra idea riguardo ai mandati presidenziali della FIT, per cui prima eravamo favorevoli ad un max di 8 anni e invece ora ci va bene il tempo indeterminato).
Quest'ultimo inciso fra parentesi va spiegato: chi sa di restare tanto a lungo difenderà sempre i propri errori, è umano. Chi arrivi invece, ogni 8 anni (e in questo caso sono già 12) cercherà di mantenere le cose buone fatte dalla gestione precedente, ma rinuncerà a difendere gli errori del predecessore da cui vorrà invece distinguersi in positivo.
Ecco perchè, alla guida della FIT, ma anche del Governo e di qualsiasi posto di potere, anche all'interno di un club, la possibilità di effettuare questi cambi senza legacci e regole anticoncorrenziali (magari introdotte da statuti approvati al termine di una lunga, stancante assemblea) dovrebbe essere sempre incoraggiata e, in genere, essere considerata pure auspicabile. Anche chi si trovasse al potere, se sapesse di dover comunque passare la mano al termine di una doppia "legislatura", finirebbe per operare con molta maggiore trasparenza, onestà intellettuale, correttezza. Io, caro Commentucci, non so quanti la pensino come me _ ho la sensazione che tu non sia fra quelli vero? Ma visto che non aspiri ad un posto di potere, chissà che magari tu non riesca a fornirci quei dati reali che oggi conoscono solo in pochi e che per ora non ci hai rivelato...Certo che, se non li conosci nemmeno te, allora c'è da preoccuparsi davvero..._ _ ma spero che quanti condividono quanto dico, si diano da fare per far sentire la loro voce. Ubitennis sarà a loro disposizione, come a disposizione di chi la penserà invece diversamente. Come sempre.

Quinto mio intervento in replica ad una…
DOPPIA RISPOSTA DI COMMENTUCCI


Caro Roberto, nessuna virulenza da parte mia. Ho scritto serenamente quel che penso. Tu scrivi oggi: " A mio parere alla televisione Supertennis non deve essere chiesto di pareggiare i conti, nè di avere obiettivi di reddito. Un canale monotematico sul tennis,gratuito e in chiaro, in Italia, non può reggersi economicamente con la raccolta pubblicitaria, perché il tennis è un fenomeno di nicchia nella società italiana e gli ascolti non consentono di far quadrare i conti"
Benissimo. Bastava dirlo. Non lo ha mai detto nessuno, però, nè al momento di presentare il nuovo canale, nè dopo. Ti contesto anche il confronto fra il 2002 e il 2009. Perchè hai scelto di comparare proprio il 2002, l'anno in cui per il crollo dell'offerta che era stata garantita dalla ISL per tutti i tornei che facevano parte della categoria dei SuperNove, si è toccato il punto più basso degli introiti _ e di conseguenza degli investimenti nei vari settori?
Vedi, è questo modo di portare avanti le proprie tesi, di comparare in dati in modo strumentale (ma formalmente ineccepibile) che mi infastidisce. Non lo trovo corretto. e finchè lo fa Binaghi e la sua direzione comunicazione pagata per fargli da trombettiere posso capire, ma se lo fai anche tu...beh capisco meno.
Non mi dare le cifre versate ai singoli ragazzi, l'obiezione delle proteste che verrebbero sollevate dai genitori e dai tecnici degli stessi la capisco. Ma le cifre totali invece si possono dire, purchè veritiere. Idem per quanto costa il centro di tirrenia, idem per quanto costa la trasferta in Argentina, o il costo di un tecnico che doveva stare in Italia ad allenare i ragazzi ma che ha...suggerito di portarli tutti in Argentina perchè lì si lavora più seriamente. Magari ha pure ragione. Ma allora Tirrenia? E le persone che lavorano lì?
Binaghi ci ha messo più di quanto pensava a rilanciare il nostro tennis? Lo dici tu. Ma, ok, noi bisogna essere sempre comprensivi con chi è al potere. Lui si sbaglia nel credere di poter recuperare i soldi della tv. Lui si sbaglia nel credere di poter rilanciare prima il nostro tennis. E così avrà diritto di sbagliarsi chi gli succederà.
Ma allora per dare tempo a tutti di sbagliarsi prima, di correggersi poi, bisognerà ogni volta augurarsi insediamenti presidenziali alla Galgani, minimo 20 anni?

Io certamente non mi intendo di bilanci, ma c'è chi fa il commercialista _ e so che è competente in materia _ e tutta questa trasparenza cui tu alludi non l'ha trovata in quella della Fit, a parte il fatto che tu stesso parli del bilancio del 2009 e ormai siamo a fine 2011. Che ne è stato di quello del 2010? Non dico che sia stato insabbiato, ma quantomeno non sarebbe il caso di aggiornarci più tempestivamente? Non si fanno a giugno i bilanci dell’anno precedente? Perché questo ritardo?
E’ un ritardo che si avverte, curiosamente, anche nella compilazione dei verbali delle sedute di consiglio.
Aggiungo che un'altro modo importante per capire un bilancio sono le voci che ne fanno parte e come le imputi. Quando tu dici che la Tv Supertennis rappresenta il 10 per cento delle spese di promozione, un compito istituzionale, e che essa è la sola voce di promozione, io ti chiedo: ma le voci relative alle retribuzioni della direzione comunicazione (che poi è anche il direttore della Tv), dell'ufficio stampa, del sito Internet (di chi ci lavora e di chi lo ha progettato, anche se anche lì credo di ricordare _ ma magari ricordo male _ che ci sia una società in qualche modo "trovata" e/o non so come collegata allo stesso direzione della comunicazione) nonchè le spese di stampa, distribuzione e per i collaboratori del mensile Supertennis,una rivista federale che personalmente _ è certo un'opinione personale _ trovo pochissimo interessante, lo leggo in 4 minuti, sotto quale capitolo vanno a finire? Non sono anche esse...spese di promozione? Sei proprio sicuro che anch'esse rientrino nei 2 milioni e 800.000 euro di ...budget? O con quelle magari si spende _ scusa, si investe _ un bel po' di più?
Vedi, queste sono piccole, piccolissime osservazioni che dovrebbero chiarire a chi ci legge, che le cose poco chiare sono diverse. Che la trasparenza che tu sostieni esistere, è tutt'altro che trasparente. Nessun sito, nemmeno quello federale, ha dato tanto rilievo ai risultati di Giannessi come Ubitennis _ non foss'altro perchè il primo tifoso di Giannessi è il suo concittadino spezzino, nonchè mio vicedirettore, Riccardo Bisti _ però ribadisco il fatto che Giannessi, vincente o meno fra i suoi coetanei, non sembrava dotato di straordinario talento ma è stato ugualmente tenuto a Tirrenia per 5 anni. Forse se tanti altri _ e non mi dire che non ci sono, come fai a dirlo? Nessuno sa, e può sapere, se un giocatore di 12 anni avrà le qualità fisiche, tecniche, mentali, per diventare un campione 10 anni dopo _ e non dico necessariamente la Sanesi, avessero potuto godere della stessa assistenza, avrebbero potuto oggi essere al livello di Giannessi e consentirci di nutrire le stesse speranze. Che Quinzi sia un prodotto del nostro vivaio, poi, è come dire che Flavia Pennetta è diventata forte in Italia perchè il suo papà è di Brindisi. O che la forza della Schiavone è emersa perchè da due anni è stata seguita anche da Barazzutti. Suvvia, andiamo.
Infine riprendo un ultimo tuo passo: " E questo dipende dal fatto che una dozzina di anni fa, quando questi giovani, i Giannessi, i Trevisan, hanno iniziato a giocare, il tennis spariva dalle tv in chiaro e il movimento si restringeva drammaticamente, con i tesserati che toccavano il minimo storico nel 2001."
Ma dai, davvero ritieni, nel momento stesso in cui ammetti che le audiences sono quelle che sono, che i recuperi pubblicitari sono impossibili a trovarsi per via dei numeri che mancano, che se ci fosse stato un canale tipo Supertennis con lo 0,1 per cento di share e non l’1 per cento bada bene(cito a caso qui, Bisti sa le cifre e di dati precisi, io no...temo di aver regalato qualcosa visto che ormai i canali sono centinaia) di telespettatori, avremmo avuto chissà quale base allargata di giocatori? Invece l’assenza di quella tv in chiaro per lo 0,1 per cento ha fatto sì che il movimento si ristringesse drammaticamente?.
Mah, Roberto, a me queste sembrano favole! Davvero!
Il problema è stato che Galgani, nominato presidente onorario da Binaghi con rara coerenza (visto che poi lo stesso Binaghi non fa che lamentarsi delle condizioni tragiche nelle quali avrebbe trovato il tennis italiano prima che lui cominciasse a risollevarlo…), si era preoccupato di gestire nel modo più clientelare possibile il suo periodo di potere, vantandosi di avere in cassa tanti miliardi di lire all'epoca delle vacche grasse. Come se quello fosse un merito. Non era un manager, era un avvocato penalista. Avrebbe dovuto investirli, tutti quei soldi proventi del boom legato al successo dei Panatta, Bertolucci e soci (4 finali di Davis in 5 anni) per affrontare il problema dei tecnici che non erano qualificati, dei club che non erano incentivati a fare attività agonistica etcetera, etcetera.
Binaghi, che è arrivato al potere armato delle migliori intenzioni (prima di affezionarcisi troppo), all’inizio ha cercato di fare molte cose. Gliene do atto.
Poi però lo spirito di dare lezioni a chi non lo aveva sostenuto, di fare muro contro muro in tante situazione che necessitavano invece di un minimo di tatto, di savoir faire, di diplomazia, con i giocatori (vedi caso Bolelli, Seppi, Fognini...con il caso del Capri che tu stesso tirasti fuori.... li hai dimenticati tutti questi casi Roberto? Eppure quando collaboravi con me, in tante conversazioni che abbiamo avuto sembravi proprio pensarla come me...), con i presidenti di quei comitati regionali che non lo avevano votato all'epoca delle elezioni 2004 (quando candidato dall'altra parte c'era Tronchetti Provera), ha fatto perdere il primitivo, ormai antico equilibrio a Binaghi.
Lui ha cominciato a vedere nemici dappertutto, guai a chi osava rivolgergli una critica sia pure minima, ha preteso che tutti si schierassero, te compreso Roberto cui ti fu chiesto di non partecipare alle trasmissioni di Supertennis come collaboratore di Ubitennis (e tu accettasti, perchè o mangiavi quella minestra o saltavi dalla finestra...e a quel punto era meglio saltare dalla finestrina del primo piano di Ubitennis piuttosto che da quella del quinto della FIT)....e tutti o amici pronti a difendere qualsiasi causa federale comunque fosse proposta e portata avanti (gli interventi della procura federale, le missioni della guardia di finanza ...ce li siamo dimenticati?) oppure nemici da spazzar via, senza badare ai metodi, senza rispetto per le opinioni dei dissenzienti.
Il tutto con un'arroganza insopportabile. Credo che le stesse querele avanzate nei confronti dell'ex compagno di doppio Tronci (archiviata dalla Preocura, ed è stata anzi da essa che è partita l’indagine verso i presunti abusi di potere di Binaghi, indagine ancora in corso …) e dell'ex amico di cui era stato testimone di nozze (querela rimessa dallo stesso Binaghi e da suo padre nei giorni scorsi con tante scuse: che figura!) siano una discreta cartina di tornasole di come sia cambiato negli anni, e in negativo, il presidente sardo sul quale io stesso all'inizio avevo riposto tante speranze.
E ciò perchè, come ho scritto prima, all'inizio lui pareva proprio armato delle migliori intenzioni, più innamorato del tennis, cioè, che di se stesso. Ma da un pezzo non è più così. Questa, ovviamente, è una mia opinione e mi sento di esprimerla a pieno titolo dopo aver verificato negli anni tutta una serie di comportamenti (e non solo le modifiche statutarie per rendere quasi impossibile la presentazione di un candidato concorrente alle elezioni del 2012) che mi hanno fortemente deluso.
Ho scritto tempo fa del caso Rinaldini, assai significativo a mio parere, ma _ comunque vada a finire anche la vicenda giudiziaria per la quale è stato indagato _ non c'è dubbio che dalla vicenda dei ragazzini sardi non convocati laddove avevano pieno diritto ad esserlo, l'immagine di Binaghi non ne esce davvero bene. E uso un eufemismo per carità di patria. Anche se in questo Paese assistiamo ogni giorno a ben di peggio e ormai tra un po' ci faremo un vanto di non scandalizzarsi mai di niente. Non mi aspetto, caro Roberto, che tu ti pronunci anche su questo. Ma non usiamo l'ipocrisia di trincerarsi dietro il rituale: "Deciderà la magistratura, tutti sono innocenti fino a che non sono dichiarati colpevoli con sentenza passata in giudicato".
Perchè sulla rilevanza penale del fatto effettivamente non può essere che così e non diversamente. Ma che, attraverso vari rimpalli di responsabilità fra questo e quello, fra un presidente e l'altro, fra un tecnico e l'altro, fra una regola tirata fuori più o meno ad arte ("Non risposero alla convocazione X e allora...") , la verità è che per motivi assolutamente risibili, semmai legati ai deteriorati rapporti fra il presidente e il padre compagno di circolo e amico di vecchia data ma di cui non potevano certo essere ritenuti responsabili i figli, sono stati fatti seguire comportamenti e proveddimenti moralmente inaccettabili. Almeno secondo la mia etica. E per la tua? Te la senti di pronunciarti? In fondo anche tu svolgi ogni tanto il ruolo di opinionista. Io non mi sono mai nascosto dietro le mie opinioni, anche quando dirle ad alta voce mi è spesso costato caro. Cordialmente, e senza virulenza, ma con la convinzione di poter dire forte e chiaro come stanno davvero le cose. Senza paura. E senza convenienza.

SEGUONO I 13 POST CONSECUTIVI DI COMMENTUCCI (e a questi, che qui non posso riprodurre ma potete andare a leggerli sul solito link….., ho risposto quanto segue per i primi due, mentre non ce l’ho fatta per ragioni di tempo agli altri…Ma se da molti di voi sollecitato appena potrò lo farò…altrimenti lascerò perdere perché di cose arretrate da scrivere ne ho a bizzeffe) I post di Commentuci erano in realtà 13, ma si sono ridotti a 12 perchè uno di quelli che si riferiva alla vicenda dei due ragazzini sardi non convocati per la Coppa Belardinelli è stato ritenuto lesivo dal padre dei due ragazzi che ha avvertito me e lo stesso Commentucci della sua intenzione di rivolgersi al proprio avvocato. A seguito di ciò lo stesso Commentucci mi ha scritto pregandomi di togliere il suo commento. Essendo l'autore stesso a chiederlo e non avendo ovviamente alcun interesse il padre dei ragazzi a mantenere pubblicato ciò che (a ragione o torto) riteneva offensivo, ho provveduto a toglierlo un minuto dopo la sua richiesta. Se a suo tempo la federazione o i suoi legali avessero chiesto a me o a Commentucci che li moderava di fare altrettanto in merito a quei commenti per i quali sono stato poi querelato da FIT e Binaghi mi sarei comportato esattamente allo stesso modo. Ma la FIT e Binaghi non lo hanno mai fatto e (anche se ovviamente sia gli articoli che i post ritenuti lesivi sono spariti dalla home page nell'arco di brevissimo tempo a causa del grande turn-over di articoli) invece di raccomandarmeen la cancellazione hanno preferito invece dare il via ad un'azione legale nei confronti di Ubitennis e del sottoscritto chiedendo 300.000 euro di risarcimento danni, metà per conto Fit e metà per conto Binaghi.  Sono certo  che le spese legali per tutte queste azioni legali che vengono promosse su input del Presidente verranno quantomeno divise fra lo stesso Binaghi e la FIT.  Altrimenti sarebbe discutibile il poter querelare a destra e manca (penso al padre dei ragazzi sardi e non solo),  imputando le spese soltanto ad un ente pubblico quale la federtennis.   

N.B: Questa nota è stata aggiunta in un secondo tempo da Ubaldo a seguito della richiesta di cancellazione di uno post inoltrata da Commentucci

Prima replica:

Primo: non so dove tu abbia letto che ti ho dato del traditore. Semplicemente hai fatto una scelta. Legittima. Ma all'epoca il tuo comportamento fu assai ambiguo. Se fosse stato per te avresti tenuto i piedi in più scarpe (o si dice staffe?). Tutti coloro che collaboravano a Ubitennis la pensarono allora come me. Conservo i loro scritti. Le tue collaborazioni con gli altri siti erano, in rapporto a Ubitennis, una a venti. Io ti dissi semplicemente che non avrei mai accettato che qualcuno, chiunque fosse, si chiamasse Binaghi, Baccini o Scanagatta _ mi imponesse, per consentirmi di intervenire ad una trasmissione (cui evidentemente tenevi molto partecipare...), di presentarmi come collaboratore di una testata piuttosto che di un' altra. Lo trovavo, e lo trovo, inaccettabile.
Dissi,e dico ancora oggi, che era una questione di dignità non piegare la testa. Volete avermi come ospite di una vostra trasmissione per le cose che dico, per le opinioni che posso esprimere, o per la testata che rappresento? Non posso rappresentare una testata critica che vorreste farla scomparire (allo stesso modo in cui ai telecronisti di Supertennis fu intimato di non citare mai Pistolesi quando lo inquadravano ogni due per tre all'angolo di Soderling)?
Chiunque cerchi di intimidirmi con me fa poca strada. Una questione di dignità ripeto. Tu non l’hai avvertita come tale. Certo siamo diversi. Facciamo scelte diverse.
Riguardo alle tue mancate richieste di euro...non te ne far vanto. Ero stato chiarissimo, era nei patti. Lo dici tu stesso. E allora perchè tiri fuori quest'argomento? Il sito era nato da poco. Non avrei potuto permettermelo. Potevi accettare o no. Ma, come diceva un collega che non ti cito e che _sia pure celiando _ diceva che avrei dovuto addirittura farmi pagare… io ho fatto scuola di giornalismo a tanti. Lo dico senza falsa modestia, anche se sembrerà presuntuoso. Giornalisti non si nasce. Si impara. Nessuno nasce imparato, nemmeno i più dotati. Io l’ho imparato da alcuni, e poi ho trasmesso i loro insegnamenti ad altri.
Con l'aiuto di altri bravi ragazzi abbiamo insegnato tanto anche a te che non eri certo preparato a muoverti su internet, su una console di un gruppo di giornali, a impaginare, a correggere e moderare, a come fare i titoli, su come fare insomma quella professione che dici di non voler fare, ma che ho la sensazione ti piaccia moltissimo fare. E anch'io non ti ho chiesto un euro per tutto il tempo che ti ho dedicato. A te come ad altri. Nel frattempo Ubitennis si è sviluppato, ha oggi 2 ragazzi che lavorano full-time per il sito e sono retribuiti regolarmente, mentre molti altri ragazzi giovanissimi che hanno imparato mille cose _ una vera gavetta _hanno trovato lavoro e collaborazioni retribuite grazie a Ubitennis da cui diversi hanno anche ricevuto aiuti economici per trasferte e quant'altro (magari modesti, ma pur sempre aiuti) oltre a centinaia di accrediti sparsi per tutti i tornei del mondo (che significano centinaia di ore dedicate a venire incontro alle loro richieste).

Seconda mia replica

Io invece oggi non sono in ferie _ beato te! _ e ora non ho tempo di rispondere a tutte queste cose. Ho appena scritto del sorteggio di Coppa Davis, nemmeno mi ero accorto _ nè nessuno mi ha avvisato fino a poco fa _ che avevi scritto tutto ciò Non capisco perchè tu continui a ripetere che non mi devi nulla, che siamo pari, etcetera. Sembra che io ti abbia chiesto qualcosa. Mai fatto. Ti ho aperto a suo tempo una porta, mea sponte perchè mi piaceva l'impegno con il quale ti documentavi, mi chiedesti di metterti in contatto anche con Azzolini per Matchpoint (e lo feci come ho fatto per tanti ragazzi di Ubitennis che hanno collaborato lì, ma anche a 0-15 ...e un paio sono finiti a Tennis Italiano o sbaglio, e altri ad aiutare il sito federale durante gli Internazionali...li considero ancora mie creature, anche se poi hanno imparato a volare da soli) poi però non m'è piaciuto come ti sei comportato in occasione di quelle pressioni che non avresti dovuto subire, e quella porta ho preferito chiuderla perchè mi piacevano comportamenti più limpidi soprattutto da parte di uno che aveva in pratica il monopolio della moderazione sul blog sulle questioni di politica federale.
A me le vicende politiche che ti appassionavano non mi interessavano affatto. Sono stato costretto giocoforza ad occuparmene ora, che la Fit mi ci ha tirato dentro per i capelli (che non ho).
Quando la FIT mi ha fatto causa per via di alcuni di quei commenti a loro avviso censurabili e che a te (alludo al caso Capri da te sollevato) erano parsi all'epoca più che innocenti (e secondo me e il mio avvocato in effetti lo erano e lo sono), pian piano hai cominciato a cercare di prenderne le distanze: "ma forse quel giorno non c'ero,,,", "E se non li avessi passati io?".
Al che ti feci presente quanto segue, ricorderai bene:"Ma se in tante occasioni dubbiose mi chiamavi, oppure intervenivi per cancellarli anche giorni dopo, per quale motivo stavolta mi fai quasi capire, ma solo adesso mesi e mesi dopo, che su alcuni forse, forse, forse non ne condividevi la pubblicazione? Lo fai per acquisirti benemerenze federali? Io ho conservato tutte le mail tue che esprimevano dubbi su altri commenti che ti parevano "pericolosi" ma nessuna mi hai mai scritto su quelli. E allora ti prego soltanto di essere coerente. Se poi vorrai dirlo e farlo presente a Binaghi, ai federales, fai pure..."
Mi dicesti che lo avevi fatto, ma senza essere stato preso in sufficiente considerazione.
Anche in questo caso, vedi come siamo diversi tu ed io Robeeto, io mi sarei regolato di conseguenza. Si fidano di te, loro, o no? E se non ti danno retta, tu li frequenti ancora? A che scopo? Io, dopo questi episodi, non mi fido più tanto della tua oggettività. Tutto qua.
Sul personale non sarei mai sceso, ma visto che sei partito da lì, da lì ho cominciato a risponderti.Non mi sento su alcun piedistallo. Sono fiero _ certo _ di aver creato questo sito dal nulla, senza altri mezzi che la passione e l'entusiasmo. Quella che mi ha spinto con Luca Marianantoni a scrivere decine di libri sugli Internazionali d’Italia ricavando briciole (e non sempre) rispetto all’impegno dedicato. Sono fiero di aver dato visibilità,e forse quel che conta ancora di più, un tantino di professionalità a molti ragazzi, di averli aiutati a crescere. Molti di loro mi sono grati. Chi più chi meno. Anche quelli che oggi non ci lavorano più ma hanno vissuto esperienze importanti, da poco superata la soglia dei 20 anni. L'ho fatto per passione, per il tennis e per il giornalismo. Avendo molte altre priorità, per quanto mi riguarda, che non l'arricchirmi. (Anche perchè pensare di arricchirsi con il web è dura: tutt'al più,e facendo un prodotto di grande qualità, si può sperare di sopravvivere. E magari, come in una missione, visto che io ormai ho superato da un pezzo i 60 anni, di dare delle chances a dei giovani. Ho cominciato ad amare il tennis, i tornei, i viaggi, le cronache giornalistiche, quando non eri nato. Non sarà un Binaghi qualsiasi a farmene disamorare.

Fine

(Ho apportato qualche minima correzione alla stesura originale che non ne alterava il senso, perché rileggendomi ho capito che non ero stato sempre chiaro e di questo devo dare atto a Commentucci che può scrivere tranquillamente, perché tanto nessuno lo querelerà mai…se si manterrà coperto e allineato.)

Ubaldo Scanagatta

comments powered by Disqus
Partnership

 

Sito segnalato da Freeonline.it - La guida alle risorse gratuite

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis

Quote del giorno

"Ogni volta che vedo Jimmy Connors negli spogliatoi mi devo fare forza per non tirargli un pugno in faccia. E nauseante"

Arthur Ashe

La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi 2010

Copertine di magazine e giornali

Ubi TV

Le tenniste per il Giappone