23/09/2011 13:07 CEST - ATP Bucarest

Bucarest, tre italiani nei quarti

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Tre italiani approdano nei quarti a Bucarest. Dopo il successo di Seppi, che ieri ha sconfitto in tre set Igor Andreev, oggi la giornata è iniziata subito bene per i colori azzurri con l’agevole successo di Filippo Volandri, fresco finalista al Challenger di Todi, che in 76 minuti ha concesso appena quattro game allo spagnolo Marcel Granollers. Il numero 31 del mondo si è arreso 6-1 6-3.

Primo set senza storia, deciso da due break di Filo, nel secondo e nel sesto gioco. Nel secondo l’equilibrio è durato fino al 2-2, poi il livornese ha infilato tre break di fila: a poco è servito al 25enne catalano strappare il servizio all’azzurro sul 2-5.

Per Volandri è la seconda vittoria in quattro confronti diretti contro Granollers, dopo il successo di quest’anno nei quarti di Belgrado, torneo in cui poi si arrenderà a Feliciano Lopez in semifinale. Riscattata così la sconfitta maturata l’anno scorso a Bucarest negli ottavi di finale.

Nei quarti Filo affronterà il brasiliano Joao Souza, numero 84 del mondo, che dopo aver eliminato al primo turno la testa di serie numero 5 Tommy Robredo, si è ripetuto contro la wild card di casa Adrian Ungur 4-6 7-6 6-1 in 2 ore e 45 minuti. Il 23enne, capace di annullare quattro match point nel tiebreak del secondo set, raggiunge così i quarti per la seconda volta in stagione dopo Kitzbuhel.

Con i quarti di finale Volandri si porterà a ridosso dell’80ma posizione nel ranking mondiale.

Ma l’impresa di giornata la firma Alessandro Giannessi. Lo spezzino non si fa intimorire dopo aver perso il secondo set 6-0 ed elimina il portoghese Gil (n.100 del ranking) 7-6 0-6 6-3 in 2 ore e 25 minuti.

Subito aggressivo Giannessi: va 0-30 nel primo game sul servizio dell’avversario, tiene a zero il suo primo game di battuta e brekka nel terzo gioco. E’ l’inizio di un parziale di quattro break consecutivi, due per parte, con l’azzurro che incappa in due doppi falli nell’ottavo game. Si arriva così al tiebreak: l’azzurro parte meglio e allunga fino al 4-0 “pesante” con due punti di minibreak di vantaggio che lo portano fino al 7-2 finale dopo un’ora di gioco.

In avvio di secondo set “Gianna” va un po’ in affanno: vanifica diverse palle game, annulla due palle break ma alla fine, dopo il game più lungo del match (13 minuti) si arrende e cede il servizio. Nel terzo game, incappa in un passaggio a vuoto, anche a causa del quinto doppio fallo del match e subisce il secondo break di fila pur essendosi trovato sul 40-15. Il set ormai è compromesso e Gil vola 6-0.

L’azzurro, però, non si arrende e dimostra di avere una buona tenuta mentale e un forte spirito combattivo. Si difende benino con il rovescio slice, ma quando affonda col dritto mancino, anche in lungolinea, riesce ad aprire brecce significative nel gioco e nella fiducia del portoghese. Sull’1-1 Gil non sfrutta due palle break e ne pagherà le conseguenze nel sesto gioco: Giannessi brekka a zero poi completa un parziale di 8 punti di fila portandosi sul 5-2 prima di chiudere 6-3.

Al primo torneo ATP della carriera, dunque, l’azzurro firma un impresa notevole. Il successo infatti lo proietterebbe alla posizione numero 155 del ranking, alle soglie dell’obiettivo prefissato per la fine del 2011: entrare tra i primi 150.

Nei quarti affronterà lo spagnolo Pablo Andujar, numero 43 del mondo, che ha dominato il rumeno Marius Copil 6-2 6-3. Tra i due non ci sono precedenti.

Quest’anno era già successo di vedere tre azzurri nei quarti di un torneo ATP, a Umago. Riprendendo i dati di Stefano Rosato, questa di Bucarest è la diciottesima volta che almeno tre italiani raggiungono i quarti, la sesta che questo evento si verifica in un torneo che non si disputa in Italia o a San Marino dopo Bastad 1974, Lagos 1981, Atene 1993 e appunto Umago 2011. In tre occasioni (e qui cito Rosato) gli italiani nei quarti erano quattro: Bastad 1974, Palermo 1980 e Saint Vincent 1987. A Firenze 1973, Firenze 1974, Monaco 1974, Firenze 1975, Lagos 1981, Firenze 1987, San Marino 1989, Milano 1992, Atene 1993, Bologna Outdoor 1994, San Marino 1995, Palermo 2005, Umago e Bucarest 2011 sono in tre.

Il record spetta al torneo di Senigallia del 1971, quando ai quarti si presentarono ben 6 italiani, volendo considerare anche Martin Mulligan, australiano di nascita ma italiano di passaporto, per poter giocare la Davis. Gli altri 5 azzurri ai quarti di Senigallia 1971 furono Adriano Panatta, Bertolucci, Di Matteo, Palmieri e Majoli. Va detto però che al via gli azzurri erano 34 su 48.

Alessandro Mastroluca

• Tre azzurri nei quarti: tutti i casi (Rosato)