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25/09/2011 17:09 CEST - ATP Bucarest

Filo dura un set, Mayer in finale

TENNIS- Non riesce all'azzurro l'impresa di tornare in finale in un torneo ATP. Filippo Volandri gioca il primo set alla pari contro il tedesco Florian Mayer, arriva a servire sul 5-3, ma poi cede al tie break ed esce sconfitto con il punteggio di 7-6(3) 6-2. Il tedesco (ancora alla ricerca del suo primo titolo nel circuito), affronterà Andujar che ha battuto Chela 6-4 7-5: 1-0 i precedenti per lo spagnolo. Stefano Tarantino

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Svanisce dopo un'ora e trentotto minuti il sogno di Filippo Volandri di tornare in finale in un torneo ATP dopo cinque anni.

Il livornese è stato battuto dal tedesco Mayer (nr. 23 ATP) in due set con il punteggio di 7-6(3) 6-2 al termine di un match piacevole, ben giocato dal nostro rappresentante, soprattutto nel primo set, quando Volandri si è trovato a servire sul 5-3 per portare a casa il primo parziale.

Bravissimo il suo avversario ad operare il controbreak ed a girare il match dalla sua parte da quel momento in poi, diventando soprattutto più aggressivo sulla risposta di Volandri e trovando maggiore continuità nel servizio.

Filippo ha giocato un primo set come ai bei tempi, mostrando un ottimo tempo sulla palla e soprattutto un rovescio incredibile, grazie al quale più volte ha trovato dei colpi vincenti.

Il livornese è purtroppo calato alla distanza, perdendo l'efficacia proprio nel rovescio ed innalzando il numero dei gratuiti man mano che il match andava avanti.

Andiamo alla cronaca del match

Il BRD Nastase Tiriac Trophy di Bucarest è dedicato come ovvio ai due mostri sacri del tennis rumeno ed è ormai un appuntamento classico sulla terra rossa di questo periodo della stagione. La prima edizione si svolse infatti nel 1993 e da allora l'albo d'oro ha raccolto le vittorie di giocatori di ottimo livello, iniziando da Goran Ivanisevic, per passare a Thomas Muster, a David Ferrer alla doppia vittoria in epoca recente di Gilles Simon per finire con quella di Juan Ignacio Chela l'anno scorso.

La prima semifinale è quella che ci riguarda più da vicino in quanto l'immarcescibile Filippo Volandri (30 anni compiuti una ventina di giorni fa) affronta il tedesco Florian Mayer (che proprio un ragazzo non è visto che il prossimo 5 ottobre compirà 28 anni) che sta vivendo sicuramente la sua migliore stagione (ora è nr. 24, ma il suo best ranking è stato a giugno di quest'anno quando ha raggiunto la posizione nr. 18).

Mentre il livornese quest'anno ha già raggiunto una semifinale a Belgrado ed è 12-13 nei match sulla terra, Florian Mayer ha invece disputato la finale a Monaco (sconfitto da Davydenko), semifinale a Zagabria e Sydney, quarti di finale a Brisbane, Dubai, Roma, Halle e Amburgo.

Entrambi hanno già partecipato più volte all'ATP 250 di Bucarest.
Volandri nelle sue 8 partecipazioni è stato una volta in finale (2006, battuto da Melzer) ed una volta in semifinale (2004, sconfitto da Acasuso), in questa edizione ha sconfitto nell'ordine il portoghese Machado, lo spagnolo Granollers e il brasiliano Souza (ha lasciato solo 6 game negli ultimi due incontri), mentre il tedesco è alla sua sesta partecipazione con all'attivo una semifinale nel 2004 (persa con Andreev) e due quarti di finale nel 2005 e nel 2006 e quest'anno dopo aver usufruito di un bye al primo turno (in quanto testa di serie nr.2) ha poi eliminato nell'ordine l'argentino Berlocq e lo spagnolo Ramos.

C'è un solo precedente tra i due ed è a favore del tedesco, vincitore a Sopot nel 2006 in due set.

L'inizio dell'azzurro è incoraggiante, Filippo da fondo campo comanda a suo piacere entrando con ottimo tempo sui colpi e soprattutto mettendo in mostra un rovescio spettacolare che più volte lascia sul posto Mayer e strappa applausi al pubblico rumeno.

Il tedesco inizialmente serve ad intermittenza e quando può taglia molto il rovescio cercando di mettere in difficoltà Volandri, il quale però non trova particolari difficoltà e gioca alla pari del più quotato avversario.

Il quarto game con Mayer al servizio è un po' una sintesi di quanto scritto. Filippo prima trova su un attacco del tedesco un rovescio tagliato che manda in crisi Mayer costretto all'errore e poi nel punto seguente lo passa con un grandissimo rovescio su un tentativo d'attacco dopo un durissimo scambio portandosi 15-40 e conquistandosi così due palle break.

Mayer però approfitta di un gratuito dell'azzurro e si aiuta con il servizio, annullale le due palle break e tiene la battuta (2-2).

Nel settimo gioco è Volandri che soffre al servizio. Sul 30 pari (dopo un paio di scambi pregevoli chiusi in maniera spettacolare) il livornese commette un doppio fallo e concede la prima palla break dell'incontro, ma è bravissimo a picchiare da fondo campo con un diritto profondissimo e ad annullare l'opportunità all'avversario.

Filippo chiude poi il punto successivo con un altro diritto dopo essersi aperto il campo con il solito magnifico rovescio ed successivamente approfittando di un gratuito del suo avversario tiene il servizio e va sul 4-3.

La partita è davvero piacevole, i due contendenti non si risparmiano, corrono da un lato all'altro del campo, quando possono cercando di prendere l'iniziativa, variano molto i colpi, effettuano un buon numero di vincenti.

Volandri sembra quello dei bei tempi e quando gioca così sulla terra è uno spettacolo.

Mayer non ne riesce a venire a capo e nell'ottavo gioco subisce il break. L'azzurro prima si porta sullo 0-30, poi con un grandissimo rovescio incrociato si procura due palle break sul 15-40. Stavolta basta la prima, il tedesco commette un gratuito di rovescio e Filippo va a servire per il primo set sul 5-3.

Qui purtroppo vien fuori quello che è sempre stato un po' il punto debole del nostro giocatore e cioè un servizio poco incisivo. Volandri non mette la prima e Mayer capisce che quando è il caso deve farsi aggressivo con la risposta. Il tedesco va 0-40 e si procura tre palle per il controbreak, l'italiano è bravissimo ad annullare la prima con un gran diritto, mentre la seconda la spreca Mayer con un rovescio d'attacco che finisce fuori. Ma sulla terza è Volandri che commette un gratuito di diritto e il suo avversario si rifà sotto sul 4-5.

Il tedesco ora inizia anche a trovare con più frequenza la prima e quando è così per Filippo si fa dura ed infatti il tedesco con l'aiuto di due ace completa la rimonta e va sul 5 pari.

Il match dà il meglio di sé in questa fase, ritmo altissimo e gran recuperi, nessuno dei due molla e si va al tie break.

Sarebbe l'ideale se Volandri lo vincesse, si ha l'impressione che Mayer stia pian piano entrando in partita e soprattutto abbia capito che se prova solo a scambiare da fondo campo va in difficoltà e quindi appena può prova a farsi molto aggressivo ed a scendere a rete. Sotto di un set potrebbe sentire un po' di pressione e per l'azzurro la partita si potrebbe mettere in discesa.

Purtroppo Filippo con un altro doppio fallo da un primo minibreak all'avversario sull'1-3 e subito dopo gliene regala un altro con un passante che finisce in rete. Sotto 4-1, l'italiano riesce a recuperare un minibreak grazie ad una comoda voleé sbagliata da Mayer, ma sul 3-5 Volandri subisce un gran risposta del tedesco che con un ace (ne trova ben 4 nel finale di set sui 5 totali del primo parziale) chiude il tie break 7-3.

Se diamo un occhio alle statistiche la differenza sostanziale è proprio nel servizio, Mayer serve con il 59% ma con la prima fa l'86% di punti, Volandri serve meglio (77%) ma con le prime fa due punti su tre (67%).

Si riparte e il livornese è bravissimo ad approfittare subito di una piccola pausa del suo avversario che commette due gratuiti ed offre subito due palle break all'italiano. Filippo si apre il campo con una grandissima accelerazione di diritto e chiude con lo smash portandosi così avanti di un break ad inizio secondo set.

La gioia dura poco, Mayer ora legge meglio il servizio dell'italiano, un paio di risposte aggressive e profonde, tre palle break sullo 0-40 ed alla prima c'è subito il controbreak.

Volandri lotta sempre, ma inizia a non funzionare più il rovescio e soprattutto aumentano i gratuiti quasi inesistenti nel primo set. Mayer sulle seconde dell'italiano si fa sempre più minaccioso e prende sempre l'iniziativa, così nel quarto game un gratuito di Volandri concede un altro break al tedesco che sale 3-1.

E' un po' il segno della resa, anche se Filippo prova a non mollare e nel gioco successivo si procura subito una palla per l'immediato controbreak. Mayer però ha un servizio che lo aiuta nel momento del bisogno, il tedesco si cava così d'impiccio e tiene la battuta.

Volandri barcolla, il rovescio ormai non entra più, mentre inizia a funzionare anche il diritto ad uncino di Mayer che costringe l'italiano a correre lungo la linea di fondo campo.

Il nostro rappresentante è comunque bravo ad annullare una palla dell'1-5 e ad allungare il match, Mayer nonostante abbia la partita in pugno pare un po' impaziente ed incomincia a commettere qualche gratuito di troppo.

Volandri ha due opportunità per operare il controbreak, ma il tedesco come al solito si aiuta sempre con delle ottime prime e con un ace allunga ancora sul 5-2.

Il match finisce praticamente qui, Volandri nel game seguente commette due gratuiti, subisce la solita risposta profonda di Mayer che al primo match point chiude con un bellissimo diritto incrociato. Peccato per Filippo, ma ad onor del vero dopo un primo set giocato alla pari, il tedesco è venuto fuori prepotentemente nel secondo costringendo l'azzurro alla resa, anche se con tutti gli onori del caso.

Il tedesco, che è ancora alla ricerca del suo primo titolo nel circuito, troverà in finale lo spagnolo Pablo Andujar che nella riedizione della finale dello scorso anno ha battuto per la prima volta in carriera (3-0 i precedenti per il suo avversario) la testa di serie nr.1, l'argentino Juan Ignacio Chela.

Andujar, attualmente nr. 43 ATP (il suo best ranking), che quest'anno ha vinto il primo torneo in carriera trionfando a Casablanca (battuto in finale Starace) dopo essere partito dalle qualificazioni, ha così ha vendicato la sconfitta nella finale del 2010.

Lo spagnolo (qui testa di serie nr.3)nel suo cammino verso la semifinale dopo aver approfittato di un bye al primo turno, aveva battuto la wild card locale Marius Copil nel secondo turno ed il nostro Giannessi nei quarti di finale.

Chela invece era arrivato in semifinale usufruendo anche lui di un bye, poi battendo il francese Serra ed il nostro Seppi.

Il giocatore argentino (quest'anno ritornato sulla breccia con la perla dei quarti di finale al Roland Garros) era sceso in campo da favorito, ma lo spagnolo che sta giocando al top della carriera è stato capaci di imporsi con grandissima pazienza e caparbietà al termine di un match che è andato avanti a sprazzi.

Diciamo innanzitutto che è stata una vera e propria battaglia tra terraioli, gran legnate da fondo campo, utilizzo frequente della palla corta, gran recuperi da una parte e dall'altra.

In alcune fasi del match i due però hanno anche commesso qualche gratuito di troppo, rendendo la seconda semifinale sicuramente meno piacevole della prima.

Andujar è partito più lento dai blocchi di partenza, è stato breakkato al terzo gioco ed è sembrato inizialmente non capace di reggere alle bordate di Chela.

L'argentino ha mantenuto il break di vantaggio sino al 4-2, poi non appena lo spagnolo è entrato nel match iniziando a ribattere tutte le sue bordate, si è spazientito, ha perso il filo del gioco ed è caduto in una serie di errori che hanno rimesso in carreggiata il suo avversario.

Così Andujar non solo recuperava il break sul 4 pari, ma nel decimo gioco grazie ad un altro paio di recuperi fondamentali e ad un atteggiamento molto aggressivo si procurava due set point.

Era sufficiente il primo, lo spagnolo chiudeva un attacco di diritto con una pregevole voleé di rovescio e portava a casa il primo set. Chela provava a reagire, ma ancora frastornato dalla rimonta subita, si trovava in apertura di secondo set a dover fronteggiare 3 palle break consecutive sull 0-40 1-0 per Andujar.

L'argentino dava così fondo a tutte le sue energie, annullava le tre palle break e provava a rimettere il match in equilibrio. La cosa sembrava riuscirgli, con un bel diritto in contropiede Chela alla prima occasione breakkava l'avversario e si portava avanti sul 3-2. Addirittura l'argentino aveva tre palle break consecutive per andare sul 5-2 ed ipotecare così il secondo set.

Andujar non si intimoriva, tre buone prime palle gli consentivano un ace e due serve & volley ben giocati (forse troppo accomodanti le risposte del suo avversario) e le tre opportunità erano annullate. Lo spagnolo teneva il servizio, Chela si portava sul 5-3 e poi il set seguiva lo stesso andamento del primo.

L'argentino si disuniva e lo spagnolo infilava altri quattro giochi consecutivi che gli consentivano l'accesso in finale.

Andujar è alla quarta finale in carriera dopo quella dell'anno scorso di cui abbiamo detto qui a Bucarest, la vittoria di Casablanca di quest'anno e la finale persa a Stoccarda contro Ferrero sempre in questa stagione.
Mayer che come abbiamo detto non ha ancora vinto un titolo nel circuito ha disputato in carriera già quattro finali, 2005 e 2006 a Sopot, 2010 a Stoccolma e quest'anno a Monaco.

C'è stato un solo precedente tra i due finalisti e guarda caso è stato disputato proprio a Bucarest l'anno scorso con la vittoria dello spagnolo in tre set (6-3 3-6 6-2), ma c'è anche un precedente a livello challenger giocato a Prostejov nel 2007 è vinto dal tedesco sempre in tre set. Stanno entrambi giocando la miglior stagione e questo speriamo sia sufficiente a garantirci una finale divertente.

Stefano Tarantino

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