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05/10/2011 15:09 CEST - VOGLIA DI...FUTURE

L'Italia ride con Romina e Nasty

TENNIS - Belle vittorie per Romina Oprandi e Nastassja Burnett, mentre in campo maschile è stata una settimana un po' deludente per gli azzurri. A Frascati c'è stata una finale tra un francese e un rumeno, con Erik Crepaldi migliore azzurro in gara. In Messico si è fermato nei quarti  Federico Gaio, così come Emanuele Molina ad Hambach, in Germania. Antonio Burruni

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DICIOTTO FUTURES MASCHILI:

Frascati (Italia F29, terra battuta, 10mila): Sono state le prime due teste di serie ad andare in finale nel settimanale torneo disputato in Penisola. Tutto come da pronostico, con il ventunenne mancino parigino Axel Michon (che in semifinale aveva avuto la meglio in tre set in rimonta sull’azzurro Erik Crepaldi), che ha superato il trentaquattrenne ex davisman rumeno Razvan Sabau (che nei quarti di finale aveva superato Federico Torresi). Quarti anche per Filippo Leonardi, mentre si sono fermati negli ottavi Marco Cecchinato, Matteo Civarolo, Giulio Torroni, Roberto Marcora ed i qualificati Damiano Di Ienno (ritiratosi sul 4-5 al terzo contro Torresi) e Davide Melchiorre. Semaforo rosso all’esordio per Massimo Capone, Alessandro Colella, Matthieu Vierin, Marco Bortolotti, Marco Viola, Antonio Campo, Nicola Ghedin, ed i qualificati Giacomo Vianello, Giacomo Oradini, Manuel Mazzella ed Omar Giacalone. Stop nell’ultimo turno delle qualificazioni per Lorenzo Di Giovanni, Giovanni Galuppo, Federico Teodori, Federico Maccari, Lorenzo Papasidero, Lorenzo Frigerio e Federico Raffaelli, in un tabellone che ha visto anche la partecipazione di Francesco Picco, Alessandro Fuzio, Ilario Girasole, Enrico Iannuzzi, Alessio Giannuzzi, Riccardo Merone, Matteo Fago, Patrizio Panicucci, Anthony Loconte, Cristiano Compagnone, Lorenzo Abbruciati, Riccardo Grassi e Daniele Spinnato. In doppio, finale per la coppia Bortolotti/Colella, mentre si sono fermati in semifinale Capone/Iannuzzi e Marcora, in coppia col ventunenne francese Francois-Arthur Vibert. Quarti di finale per Campo/Cecchinato, Papasidero/Vierin, Leonardi/Torroni e Di Ienno/Viola (senza scendere in campo). Stop all’esordio per Civarolo/Giannuzzi, Abbruciati/Merone, Frigerio/Melchiorre e Mazzella/Vianello.

Hambach (Germania F15, indoor, 10mila): Gli appassionati di casa si aspettavano la vittoria di un proprio beniamino, ma invece del favorito della vigilia, il ventunenne Holger Fischer, fermato nei quarti, la vittoria è andata al ventenne Marko Lenz, numero 8 del seeding, che ha superato in due combattuti set il ventiquattrenne connazionale mancino Moritz Baumann, tennista non compreso tra le teste di serie e “giustiziere” di Fischer. Quarti di finale per Emanuele Molina, stoppato dal futuro vincitore del torneo. Presente nelle qualificazioni il diciottenne Marco Fogliata. In doppio, semifinale per Molina, in coppia con il ventiduenne elvetico Riccardo Maiga.

Veracruz (Messico F12, cemento, 10mila): Il trofeo del migliore è stato sollevato dal venticinquenne padrone di casa Luis Diaz-Barriga (best ranking lunedì scorso, 582 ATP), numero 3 del seeding, che ha battuto in tre set il ventiduenne outsider neozelandese di Masterton Marcus Daniell. Quarti di finale per Federico Gaio, favorito della vigilia, che nel turno precedente aveva estromesso dalla competizione lo svizzero di Brescia Luca Margaroli. In doppio, subito out l’elvetico, in coppia con il diciannovenne mancino connazionale Claude Benz.

La Rioja Argentina F17, terra battuta, 10mila): Dominio albiceleste, con otto tennisti argentini nei quarti di finale del torneo di casa. Vittoria per il venticinquenne Gaston-Arturo Grimolizzi, testa di serie numero 4, che ha superato in due set il numero 2 ventitreenne Guillermo Duran. Ottavi di finale per Giammarco Micolani, ritiratosi sul 3-1 del primo set contro il futuro vincitore del torneo, mentre Giorgio Portaluri ha perso al primo turno. I due azzurri sono arrivati in semifinale di doppio.

Umag (Croazia F10, terra battuta, 15mila): Vittoria serba in terra di Croazia, con il ventunenne di Belgrado Dusan Lajovic, testa di serie numero 4, che ha battuto 7-5 al terzo il ventenne russo di Tula Andrey Kuznetsov, numero 3 del seeding. Il vincitore del torneo aveva eliminato negli ottavi di finale il qualificato Viktor Galovic, con l’azzurro che si è ritirato sul 5-7 0-1 in favore del proprio avversario. Out nell’ultimo turno delle qualificazioni Luca Serena, Claudio Scatizzi e Salvatore Caruso, in un tabellone cadetto che vedeva anche la partecipazione di Alberto De Meo, Tommaso Lago, Daniele Cattaneo, Augusto Virgili e Riccardo Bonadio. In doppio, subito fuori Galovic/Scatizzi, mentre Caruso/Lago non sono neanche scesi in campo.

Oporto (Portogallo F5, terra battuta, 15mila): Il ventiseienne olandese di Assen Boy Westerhof, testa di serie numero 7, si è aggiudicato il torneo lusitano, battendo in finale il ventenne russo Stanislav Vovk, numero 8 del seeding. Subito fuori l’unico azzurro in campo, Edoardo Eremin, sconfitto 12-10 nel tie-break decisivo dal ventenne tedesco Richard Becker. Out nelle qualificazioni Mattia Campus.

Antalya (Turchia F25, cemento, 10mila): Il ventiquattrenne russo Ervard Gasparyan, testa di serie numero 4, batte in semifinale il venticinquenne canadese Erik Chvojka (best ranking in settimana, 264 ATP), favorito della vigilia ed in finale il numero 3 Philipp Oswald (venticinquenne austriaco di Feldkirch, reduce da due tornei consecutivi vinti in Italia) e si aggiudica il titolo. Eliminato d’acchito Matteo Marfia, bravo a superare le qualificazioni.

Siviglia (Spagna F35, terra battuta, 10mila): Vittoria per il ventunenne catalano Jordi Samper-Montana (che nella settimana del torneo ha festeggiato il suo best ranking, 481 ATP), testa di serie numero 5, che ha battuto in due set il coetaneo outsider tedesco Jean-Marc Werner (classificato circa 700 posizioni peggio), bravo a qualificarsi e ad arrivare fino in fondo al torneo. Presenza azzurra nelle qualificazioni, con il diciottenne Davide Poggi.

Cochabamba (Bolivia F2, terra battuta, 10mila): Derby argentino in finale, con il ventunenne di Bahia Blanca Guido Pella, favorito della vigilia, che ha regolato in due set il diciottenne di Cordoba Juan Ignacio Londero. Quarti di finale sia in singolo che in doppio (in coppia con il ventunenne connazionale Benitez) per il ventiduenne di Asuncion Daniel-Alejandro Lopez Cassaccia, davisman paraguagio dai trascorsi juniores tinti d’azzurro.

Laguna Niguel (Stati Uniti F25, cemento, 10mila): Era il favorito della vigilia ed ha tenuto fede al suo ruolo. Parliamo del diciannovenne statunitense di Kiev Denis Kudla, che in finale ha lasciato quattro game al connazionale Dennis Lajola (nato nelle Filippine ventidue anni fa), tennista non compreso tra le teste di serie. Nessun azzurro ha tentato la trasferta “stars & stripes”.

Falun (Svezia F6, cemento, 10mila): Vittoria per il ventunenne britannico Alexander Ward, testa di serie numero 5, che ha superato in tre set il ventiquattrenne locale Carl Bergman, numero 7 del seeding. Nessun azzurro è volato in terra scandinava.

Budapest (Ungheria F3, terra battuta, 10mila): Dove passa Attila… Il davisman magiaro Attila Balasz (ventitreenne di Budapest, testa di serie numero 2), supera al termine di due equilibratissimi set il trentunenne mancino francese di Dax Nicolas Devilder, numero 3 del seeding (60 ATP nel 2008). L’unico tricolore che ha sventolato sul torneo è quello orizzontale dei padroni di casa.

Forbach (Francia F16, indoor, 10mila): E’ il ventisettenne coloured transalpino Rudy Coco ad aggiudicarsi il torneo di casa. Sul carpet, il favorito della vigilia ha superato al termine di una combattutissima battaglia a colpi di tie-break il ventenne connazionale Albano Olivetti, testa di serie numero 2. Colpisce l’assenza dei giocatori italiani nel torneo d’Oltralpe.

Jakarta (Indonesia F4, cemento, 15mila): Finale zoppa, con l’outsider coreano Daniel Yoo che si è ritirato all’inizio del secondo set con il ventiduenne finlandese Harri Heliovaara, numero 1 del seeding, in vantaggio. Il ventiseienne mancino di Taejon, residente in Florida, a sua volta aveva approfittato del forfait al terzo set dell’elvetico Alexander Sadecky che, dopo aver vinto il primo set, aveva perso i nove game successivi. Gli italiani non hanno tentato la trasferta asiatica.

Barquisimeto (Venezuela F7, terra battuta, 15mila): Il titolo è andato al ventenne mancino argentino Juan Pablo Ortiz, tennista non compreso tra le teste di serie, che ha battuto 6-4 al terzo in finale il diciannovenne colombiano di Bogota Juan Sebastian Gomez, numero 5 del seeding, che era partito dalle qualificazioni. Anche in questo torneo non c’erano italiani.

Cuprija (Serbia F13, terra battuta, 10mila): CANCELLATO.

Maringa (Brasile F32, terra battuta, 10mila): CANCELLATO.

Algiers (Algeria F2, terra battuta, 10mila): CANCELLATO.

TREDICI ITF FEMMINILI:

Las Vegas (Stati Uniti, cemento, 50mila): Romina Oprandi onora nel migliore dei modi la testa di serie numero 1 che le hanno accreditato e si aggiudica il torneo sul veloce del Nevada. In finale (e solo 7-4 nel tie-break decisivo), ha superato la ventiduenne statunitense di Newport Beach Alexa Glatch, giocatice non inclusa tra le teste di serie, ma brava ad arrivare fino alla finale del singolare ed a vincere il doppio assieme alla trentacinquenne connazionale di Flint Mashona Washington, sorella del più noto Malivai. Negli ottavi di finale, la Oprandi aveva avuto la meglio su Camila Giorgi.

Madrid (Spagna, cemento, 25mila): La seconda vittoria azzurra della settimana arriva sul rosso iberico. Nastassja Burnett, pur non inclusa tra le teste di serie, sbaraglia il campo ed in finale regola in due set la diciannovenne argentina di Sunchales Paula Ormaechea. Un turno prima, c’era stato il derby italiano, con la Burnett che aveva superato Anna Giulia Remondina solo in tre set. E Madrid si è rivelato il torneo dei derby per le azzurre, visto che proprio all’esordio, la Remondina aveva eliminato Anna Floris, seconda favorita della vigilia. Presenti nelle qualificazioni Angelica Moratelli, Bendetta Davato, Gioia Barbieri e l’italoelvetica Lisa Sabino. In doppio, quarti di finale per Burnett/Remondina.

Amelia Island (Stati Uniti, terra battuta, 10mila): Sul rosso della Florida, vince proprio una giovane tennista nata in quello stato: la sedicenne di Fort Lauderdale Alexandra Kiick. Classificata ai margini delle Top1000 (è 997 WTA), in una finale tra outsider ha superato in rimonta la connazionale Chalena Scholl, sedicenne non ancora inserita nella classifica mondiale. In un torneo che ha visto tutte le teste di serie uscire prima dei quarti di finale, ottima semifinale per Federica Grazioso, stoppata dalla Scholl, mentre Gaia Sanesi, approdata agli ottavi, ha conquistato solo un game contro la futura vincitrice del torneo. Semifinale anche in doppio per Grazioso, in coppia con la ventiquattrenne russa di Kaliningrad Nika Kukharchuk.

Umag (Croazia, terra battuta, 10mila): E’ la ventunenne di Pula Tereza Mrdeza ad aggiudicarsi il torneo, in un torneo che ha visto le prime due teste di serie sfidarsi in finale. Tutto secondo pronostico, con la coetanea slovacca Zuzana Zlochova sconfitta in tre set. Proprio la finalista aveva fermato Francesca Palmigiano negli ottavi di finale ed Alice Savoretti al primo turno. Esordio letale anche per Agnese Zucchini e Chiara Mendo. Ultimo turno delle qualificazioni insuperabile per Sara Sussarello, in un tabellone cadetto che ha visto la partecipazione anche di Sara Castellano, Carlotta Orlando, Giulia Pasini, Elena Bertoia, Stefania Fadabini, Alessia Camplone ed Aldea Rinciari. In doppio, subito out la Sussarello, in coppia con la serba Barbara Bonic (diciannovenne nata a Solothurn, in Svizzera e residente a Tampa, Florida).

Plovdiv (Bulgaria, terra battuta, 10mila): E’ la diciannovenne tedesca Dinah Pfizenmaier a dominare sul rosso bulgaro, vincendo sia in singolare, dov’era testa di serie numero 4 (battendo la diciottenne serba di Belgrado Jovana Jaksic, numero 7 del seeding), che in doppio. Ottavi di finale per Nicole Clerico, seconda favorita della vigilia, ma superata in due set dalla ventenne bulgara Michaela Boev. Out all’esordio Martina Caciotti (per mano della Clerico) e la qualificata Stefania Rubini (battuta dalla testa di serie numero 1, la diciannovenne lettone Diana Marcinkevica). Semaforo rosso nell’ultimo turno delle qualificazioni per Elena Burrone. Ottima finale in doppio per la Rubini, in coppia con la venticinquenne elvetica Clelia Melena. Subito out le teste di serie numero 1 Caciotti/Clerico.

Antalya (Turchia, terra battuta, 10mila): Vittoria per la ventiseienne ceca Zuzana Zalabska, numero 1 del seeding, che in finale ha superato in due set la ventenne svedese Hilda Melander, testa di serie numero 5. Stop negli ottavi di finale per Francesca Mazzali. Il doppio è andato alle sorelle turche Esen: Lutfiye (ventitreenne nata a Sofia, patria di Nebahat Velieva, madre e coach di entrambe) ed Hulya (nata un anno dopo ad Istanbul).

Telavi (Georgia, terra battuta, 50mila): Vittoria per la ventiduenne russa Alexandra Panova, testa di serie numero 4, che in finale ha superato in tre set la favorita della vigilia, la ventunenne rumena di Bucarest Alexandra Cadantu. Out all’esordio la testa di serie numero 8 Corinna Dentoni e la qualificata Anastasia Grymalska. Buona finale in doppio proprio per l’azzurra di Kiev, in coppia con la ventenne mancina georgiana Ekaterine Gorgodze. Out nei quarti Dentoni, assieme alla ventunenne austriaca di Waidhofen an der Ybbs Melanie Klaffner.

Clermont Ferrand (Francia, cemento, 25mila): Oltralpe la vittoria è ceca. La venticinquenne di Pilsen Andrea Hlavackova ha rispettato i pronostici, battendo 8-6 nel tie-break del terzo set la ventiquattrenne tedesca di Bad Saulgau Tatjana Malek, testa di serie numero 6, che nel primo turno aveva eliminato l’unica azzurra presente nel main-draw, Giulia Laura Gatto Monticone. Fuori nelle qualificazioni Claudia Coppola, ritirata nel primo set contro la quindicenne marsigliese Estelle Cascino.

Jakarta (Indonesia, cemento, 25mila): Finale sudafricana, tra Tamaryn Hendler (passaporto belga, ma nata a Città del Capo diciannove anni fa) e la coetanea mancina di Kempton Park Chanel Simmonds. Nessuna italiana ha tentato la trasferta asiatica.

Tbilisi (Georgia, terra battuta, 25mila): ANTICIPATO AL 19 SETTEMBRE.

Palembang (Indonesia, cemento, 25mila): RIMANDATO AL 3 OTTOBRE.

Porto Alegre (Brasile, terra battuta, 10mila): CANCELLATO.

Atene (Grecia, cemento, 50mila): CANCELLATO

Antonio Burruni

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