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09/10/2011 20:47 CEST - WTA Pechino

Pennetta si inchina ad Agnese

TENNIS - Flavia Pennetta si ferma contro Agnieszka Radwanska 6-2 6-4. La polacca gioca meglio, domina gli scambi di ritmo e si apre meglio il campo per affondare con lo sventaglio di dritto dal centro. Esce rabbuiata l'azzurra per un match in cui avrebbe voluto fare qualcosa in più. Ma Flavia aveva vinto 4 grandi partite, non si può parlare di prova del 9 fallita, come quando se n'è vinta una sola. Ubaldo Scanagatta

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TENNIS-WOMEN/BEIJING Flavia Pennetta
TENNIS-WOMEN/BEIJING Flavia Pennetta

Niente da fare, apparentemente. E’ stato un 6-2,6-4 in un’ora e 23 minuti senza troppa storia purtroppo, senza nemmeno quel po’ di pathos che speravamo di vivere.

 

Decisamente Flavia Pennetta non è riuscita a ripetersi ai livelli dei giorni scorsi. L’avversaria, Agnieszka Radwanska sarà stata indubbiamente più forte, anzi lo è proprio stata, ma lei non è scesa dal letto con il piede giusto (e non solo perché ad un certo momento ha dovuto chiedere l’intervento del fisioterapista, sul 2-1 nel secondo set per la polacca, proprio perché le faceva male il piede sinistro).

Se ieri contro la Wozniacki Flavia aveva messo a segno 30 punti attaccando su 33, oggi nelle discese a rete ne ha fatti solo 17 su 27. Ma anche gli errori sono stati decisamente troppi, 29 contro gli appena 11 della Radwanska che ha giocato un tennis molto più solido, preciso e anche vario. Alcuni punti importanti li ha colticon la palla corta. Altri scendendo a rete. In questo mostrando un tennis obiettivamente più vario e completo della Wozniacki (che è poi la sua miglior amica, al punto che c’è andata pure in vacanza insieme alle Mauritius, per via delle comuni origini polacche e non solo). La Radwanska chiude tanti punti con il dritto a sventaglio, la Wozniacki molto meno. La Radwanska è tutt’altro che male a rete, e ci viene pure spesso (anche se talvolta si è esposta con ingenuità al passante di rovescio di Flavia, peraltro non centratissimo), mentre Caroline non ci viene quasi mai.

Sì, oggi la Radwanska è sembrata francamente più forte e completa della Wozniacki ieri. Però si sa bene che ogni partita fa storia a sé, la proprietà transitiva non esiste nel tennis, le caratteristiche tecniche e mentali di due protagoniste diverse cambiano completamente ogni scenario, Chi ha visto la partita ieri aveva avuto l’impressione di una Pennetta in condizione splendida, chi l’ha vista oggi ne ha avuta tutta un’altra. Capita. Solo merito dell’avversaria? In parte sì ma in gran parte no. Certi errori non forzati di Flavia, sia per tutto il primo set sia sul 4-5 nel secondo quando ha fatto quattro regali, non sono stati diretta conseguenza del gioco della Radwanska, ma semmai dell’eccessiva tensione che si era impossessata di lei e che traspariva con grande evidenza anche dal suo viso. Per tutta la partita l’ho vista sudare in maniera esagerata, ad esempio.

Un po’ lei suda sempre, ma stavolta m’è sembrato molto più del solito. Una maschera di nervi. Davvero troppo tesa. Era successo anche a Flushing Meadows con la Kerber, speravo che non risuccedesse qui dove la responsabilità di dover vincere a tutti i costi era minore – la Radwanska è certamente un osso più duro, e sulla carta pure la favorita.

La cronaca più puntuale del match la potete rileggere attraverso la puntuale copertura del nostro live, curata stamani in gran parte da Alessandro Mastroluca e in piccolissima parte anche da chi scrive, condita dai consigli tecnici tentati da Gabriel Urpi, da qualche frase divertente di papà Pennetta, dalle osservazioni di mamma Pennetta sulle smorfie ed espressioni troppo deluse che appaiono sul volto di Flavia quando sbaglia un punto.

Qui riassumo allora soltanto i momenti davvero essenziali del match. Nonostante il break d’avvio, l’inizio di Flavia è stato tutt’altro che brillante. Ha perso i primi turni di servizio e subito parziali di 7 punti a 1 e 11 punti a 3, trovandosi ben presto sotto 4-1. Quattro games di fila perduti sono…la statistica più significativa.
E Flavia ha chiamato il coach dopo 5 games, era chiaramente confusa, al di là del nastro fortunato che ha consentito alla Radwanska di conquistare il 4 -1. Purtroppo nel primo set, se si pensa che Flavia ha salvato anche una palla del 5-1 prima di perdere poi 6-2 in 38 minuti, c’è stata poca storia.

Meglio nel secondo set, e non solo perché dall’1-3 è risalita al 3 pari, ma proprio per come lo ha fatto. Era trascorsa un’ora e 10 dall’inizio del match, ma finalmente un po’ di match sembrava esserci anche se la Radwanska avrebbe poi vinto il settimo game a zero (per la seconda volta un “love-game”, che non è un game dell’amore), dominando il gioco. La “Penna” replicava tenendo il suo servizio a 15. Il 4 pari era un premio al cambiamento tattico effettuato da Flavia a seguito dei consigli di Urpi.

Pur senza fare aces la Radwanska serve spesso bene e si apre il campo per far seguire la battuta con lo sventaglio di dritto. Nel chiudere il suo match quasi impeccabile la Radawanska non ha mai tremato, Flavia invece ha letteralmente regalato sul 4-5 quattro punti su quattro pur essendo stata avanti 15-0 e 30-15.

Peccato, ma in un caso come questo, considerando la forza dell’avversaria non si può parlare di occasione e di opportunità persa. Poteva giocare meglio, questo è certo, non lo ha fatto, ma non bisogna farne un dramma. Quando a New York Flavia era venuta in conferenza stampa subito dopo il match perso nei quarti, era sì rabbuiata ma vedendo noi giornalisti perfino più tristi e depressi di lei, come fossimo ad un funerale e quasi intimiditi all’idea di fare la prima domanda, aveva reagito così: “Su ragazzi non è mica morto nessuno! E’ una partita di tennis!”.

Anche questa di Pechino lo è stata e non è morto nessuno. Però non è stata una bella partita. E avremmo voluto che almeno lo fosse. Anche perdendo. Una cattiva giornata capita a tutti e quello che è accaduto oggi non deve essere considerata come…”la solita fallita prova del nove” di tommasiana memoria, perché onestamente Flavia di prove del nove in questo torneo ne ha superate diverse e non sarebbe giusto dimenticarlo. Non ha fatto un solo exploit, ma ha battuto avversarie forti e qualificate come Peng, Hantuchova, Cibulkova e Wozniacki. Non una, quattro. Ci sta quindi di perdere con la Radwanska che oggi è la n.8 del mondo (nella classifica aggiornata a oggi stesso).

Comunque Flavia resta la tennista che ha giocato più finali Wta di qualunque altra tennista italiana: Ben 20! La prima nel 2004 ad Acapulco, quando aveva 22 anni e perse dalla ceca Iveta Benesova per 7-6 6-4, l'ultima a Palermo nel 2010 quando fu sconfitta invece 6-4 6-3 dall'estone Kaia Kanepi. Dal 2004 Flavia ha giocato almeno una finale all'anno: 3 nel 2004, 2 nel 2005, 3 nel 2006, 2 nel 2007, 4 nel 2008, 3 nel 2009 e 3 nel 2010. Quest'anno i migliori risultati sono le semifinali a Dubai (k.o. con la Kuznetsova), Palermo (Polona Hercog) e Pechino, quarti a Sydney (fermata (Jovanovski), Doha (Wozniacki), Baastad (Zahlavova Strycova) e US Open ( Kerber). Ottavi all'Open d'Australia (Kvitova).

La finale però quest'anno non è ancora arrivata e purtroppo contro la Radwanska non ci è andata neppure vicino. Pazienza, sarà per un’altra volta _ speriamo _ o, come disse Rossella O’Hara in Via con il vento, “Domani è un altro giorno”.

E lo potrebbe essere anche per la classifica WTA in vista di Istanbul: al momento infatti la Bartoli è stata scavalcata, ha 4435 punti, sia da Radwanska 4.640, sia da Petkovic 4580. Se domani però la tedesca riuscisse per la prima volta  a battere la polacca le passerebbe davanti.

Intanto la Bartoli ha chiesto una wild card per giocare a Osaka (dov'è testa di serie n.2 dietro la n.1 Stosur, mentre la 3 è la Kerber, e recuperare la posizione perduta. La Bartoli h aun tabellone in discesa: Czink, poi o Craybas o King,  quindi Morita o Zhang o Pivarova o Daniliidou per arrivare in semifinale contro chi ci arriva fra McHale o Kerber (salvo sorprese) Avrebbe dovuto fare di tutto per recuperare, a suo tempo, anche la Schiavone che misteriosamente ha invece deciso di non difendere le proprie chances fin da Tokyo. E se avesse affrontato quella trasferta avrebbe forse giocato meglio anche a Pechino, dove c'erano un sacco di punti trattandosi di un Premier Mandatory. Lì è andata ma la Cibulkova l'ha messa sotto.   Per perdere un paio di turni dopo dalla Pennetta. Flavia giocherà Linz ...forse sognando ancora una qualificazione per Bali....ma dovrebbe vincere il torneo per andarci, mentre Francesca _ che da lunedì non sarà più top-ten dopo esserlo stata ininterrottamente dal Roland Garros 2010 (e questo è un record per il tennis italiano: nè Panatta nel '76 nè Barazzutti nel '78 furono capaci di tanto)  _ non è iscritta da nessuna parte, neppure a Mosca, dove però potrebbe sempre ricorrere ad una wild card.
  Flavia a Linz avrà al primo turno la slovacca Ribarykova, eventualmente al secondo la Goerges testa di serie n.6 ed eventualmente quarto contro Jankovic wild card e testa di serie n.3. Metà alta del tabellone per Flavia: lassù in alto c'è la Kvitova come testa di serie n.1. In basso n.2 la Petkovic che quindi è a  caccia di altri punti utili. Delle italiane ci sono al primo turno Brianti-Lisicki (testa di serie n.5), Errani-Hercog (chi vince va su Cibulkova testa di serie n.7 o Baltacha). Invece a Shanghai (vedete illink del tabellone in apertura) Fognini, unico italiano presente fra gli ammessi in tabellone, incontra Florian Mayer, tesat di serie n.15 e se vincesse chi vincerà fra Nalbandian e Gulbis. Ma ci sono anche tre italiani nelle qualificazioni, Bolelli, Cipolla e Galvani.

Queste le dichiarazioni di Flavia Pennetta in esclusiva per Ubitennis:

“È stata una partita un po’ strana, la sensazione è che avrei potuto fare di più ma ho giocato con un’avversaria che al momento è tra le giocatrici più in forma, ha una visione di gioco superiore a molte altre. Oggi poi ha dimostrato di essere fisicamente in gran forma, ha trovato soluzioni rischiose anche nei punti importanti. Nel secondo set ho avuto più pazienza, ho giocato più aggressiva, vicina al campo. Peccato perché mi sono scappati un paio di game lottati. È stato comunque un bel torneo”

 Le statistiche del match di Flavia con la Radwanska e sotto gli head to head fra Radwanska e Petkovic

I precedenti Radwanska-Petkovic (4-0)

2009 TOKYO - PAN PACIFIC HARD R16 A. Radwanska 6-4 3-6 6-3
2010 TOKYO - PAN PACIFIC HARD R16 A. Radwanska 6-3 6-3
2011 CARLSBAD HARD S A. Radwanska 4-6 6-0 6-4
2011 TORONTO HARD Q A. Radwanska 6-4 6-3

Ubaldo Scanagatta

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