ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > ATP Finals, ci sarà la sorpresa?.

17/10/2011 13:27 CEST - CIRCUITO ATP

ATP Finals, ci sarà la sorpresa?

TENNIS - Ci sono ancora in palio tre posti per entrare tra gli 8 che si contenderanno il titolo al Masters. Il torneo, sebbene utilizzi la criticata formula dei gironi, è piuttosto fedele ai valori assoluti, tanto che nell'ultimo ventennio solo sei volte il numero 1 non è arrivato in finale. Negli ultimi anni i soli Nalbandian e Davydenko sono riusciti a fare il colpaccio. Quest'anno c'è qualcuno che può fare lo sgambetto ai Fab Four? Riccardo Nuziale

| | condividi

Parlare degli ATP World Tour Finals (ma continuiamo a chiamarli semplicemente Master, per favore) a più di un mese dal loro inizio, può assomigliare alla strategia commerciale di negozi e grandi catene che bombardano con clamoroso anticipo le feste natalizie, cominciando già ora (o comunque fra molto poco) a ipnotizzarci con luci epilettiche per invitarci a spingerci verso il sacro significato del consumismo.

Ma noi da vendere non abbiamo nulla e – diciamolo – la stagione che intercorre tra gli US Open e il Master è la più noiosa dell’anno, con tornei minori e i due Master 1000 finali penalizzati da top player stanchi e malconci, quando non completamente assenti.

Quindi perché non parlare già ora dell’ultimo grande evento della stagione? E per una volta parliamo dell’ignoto e di quello che NON potrebbe capitare. Ad oggi, dei otto posti disponibili, cinque sono occupati, di cui quattro dai cosiddetti Fab Four del tennis attuale. Il quinto è quel David Ferrer che una finale nel torneo dei maestri l’ha già giocata, nel 2007, dove fece un grandissimo cammino sconfiggendo Nadal, Djokovic, Gasquet e Roddick, prima di perdere da Federer.

I tre posti ancora in bilico sono per il momento occupati da Berdych, Fish e Tsonga. E qui scatta la domanda: ci potrebbe essere una sorpresa, l’outsider di turno che, nella settimana tra il prossimo 20 e 27 novembre, indovini la settimana della vita (nei limiti in cui si può usare questa espressione per un giocatore che, male che vada, è numero 8 del mondo) ed alzi il trofeo dei maestri?

C’è da dire che, come il tie-break, la formula del Master, spesso criticata, è stata comunque abbastanza fedele ai valori messi in mostra durante l’anno. Per renderlo più chiaro, abbiamo guardato all’ultimo ventennio e abbiamo preso in considerazione il numero 1 di quel determinato Master e il suo risultato, specificando i giocatori della finale nel caso il primo giocatore del mondo abbia perso prima dell’ultima partita.

1991 COURIER (PER ASSENZA DI EDBERG) - FINALE CON SAMPRAS (7)
1992 COURIER - FINALE CON BECKER (7)
1993 SAMPRAS - FINALE CON STICH (3)
1994 SAMPRAS - VITTORIA
1995 SAMPRAS - SEMIFINALE. FINALE BECKER (4) b. CHANG (3)
1996-1997 SAMPRAS - VITTORIA
1998 SAMPRAS - SEMIFINALE. FINALE CORRETJA (5) B. MOYA (4)
1999 AGASSI - FINALE CONTRO SAMPRAS (5)
2000 SAFIN - SEMIFINALE. FINALE KUERTEN (2) b. AGASSI (8)
2001 KUERTEN - RR. FINALE HEWITT (2) b. GROSJEAN (7)
2002 HEWITT - VITTORIA
2003 RODDICK - SEMIFINALE. FINALE FEDERER (3) b. AGASSI (5)
2004 FEDERER - VITTORIA
2005 FEDERER - FINALE CON NALBANDIAN (riserva)
2006-7 FEDERER - VITTORIA
2008 FEDERER (PER ASSENZA DI NADAL) – RR. FINALE DJOKOVIC (2) b. DAVYDENKO (4)
2009 FEDERER - SEMIFINALE. FINALE DAVYDENKO (6) b. DEL POTRO (5)
2010 NADAL - FINALE CON FEDERER (2)

Si può vedere che il numero 1 ha vinto in sette edizioni (tre volte Federer e Sampras, una Hewitt) e in altrettante occasioni ha perso in finale. Solo sei volte quindi il primo giocatore del torneo non è riuscito ad arrivare al match decisivo e solo in due occasioni è stato eliminato nel round robin (tra l’altro Federer nel 2008 era sì testa di serie numero 1 ma non primo giocatore del mondo, titolo che spettava all’assente Nadal).

La sorpresa assoluta è stata quindi rara nell’ultimo ventennio del torneo, anche se le eccezioni ovviamente ci sono: basti pensare al 1998 quando, in tempi ancora non sospetti, due spagnoli arrivarono in finale, con Corretja epico nel battere prima il dominatore incontrastato (e duplice defending champion) Sampras al tie-break decisivo in semifinale, poi nel recuperare due set a Moya e batterlo 7-5 al quinto. Oppure si può ricordare ancora una volta la famosa vittoria di Nalbandian nel 2005, entrato come riserva per sostituire Roddick e, arrivato in semifinale con il secondo posto nel girone di Federer (contro il quale perse in tre set), finì per vincere battendo proprio lo svizzero recuperando prima un passivo di due set, poi il break quando Federer serviva per il match sul 6-5 nel quinto set (ma l’argentino era avanti 6-7 6-7 6-2 6-1 4-0 contro un Federer fortemente delimitato, anche se non meno colpevole per aver ceduto una partita che aveva in qualche modo recuperato: per questo si può dire ora che quel match assomiglia a quello recente dell’elvetico con Djokovic).

L’ultima grande sorpresa è arrivata nel 2009, con un Davydenko finalmente capace di superare per la prima volta in carriera Federer in una semifinale discontinua da un punto di vista tecnico ma comunque emozionante, per poi regolare il fresco vincitore degli US Open Juan Martin Del Potro, che a fine partita si congratulò con il russo dicendo quello che noi tutti abbiamo pensato per anni: “quando gioca così sembra la Playstation”.

Anche l’anno scorso – curiosamente – c’è stata una particolarità, sfuggita in questi ultimi vent’anni di torneo: in finale ci sono arrivati i primi due giocatori del mondo, Nadal e Federer. Come ben sapete ha vinto lo svizzero, alzando per la quinta volta (record condiviso con Lendl e Sampras) il trofeo. Sarà così anche quest’anno? Ci sarà la settima sfida tra Djokovic e un sempre più idrofobo Nadal?

Forse. Ma chissà che la sorpresa non sia dietro l’angolo; qualcosa mi dice che sarà così. La prima grande conferma di Murray? La ciliegina su una già così onorevolissima carriera per Ferrer? Oppure torneranno a farsi sentire le cannonate di giocatori votati all’attacco come Fish, Tsonga e Berdych (se si qualificheranno, certo)?

Voi che ne dite?

Riccardo Nuziale

comments powered by Disqus
Partnership

 

Sito segnalato da Freeonline.it - La guida alle risorse gratuite

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis

Quote del giorno

"Ha perso la sua cena, ma non il suo titolo"

Bud Collins dopo la vittoria di Pete Sampras su Alex Corretja allo Us Open 1996, in cui l'americano vomitò in campo.

La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi 2010

Copertine di magazine e giornali

Ubi TV

Le cinque cose che non sappiamo d Andrea "Petkorazzi" Petkovic