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31/10/2011 00:48 CEST - WTA Championships

Perché Wilander? Tirchio Bartoli sr

TENNIS - La timidezza di Petra. La iperloquacità del suo coach, David Kotyza, che si intrattiene in lunghe conversazioni con i giornalisti cechi. Wilander che un po' soffre il dover guardare tennis femminile  gli addetti al campo che non capiscono il punteggio. La fortuna e la gioia di Marion Bartoli, neo testimonial Lotto, ma il suo papà, l'incontentabile dottor Bartoli ha il coraggio di lamentarsi! Da Istanbul, Angelica

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Petra Kvitova in conferenza stampa ha sempre un con sorriso timido. Le ricordano due rovesci sbagliati quando aveva 3 break point di seguito e lei annuisce come una brava scolaretta. Le chiedono in cosa deve migliorare e le risponde su tutto sopratutto la parte atletica.Le chiedono esattamente in cosa, risponde devi chiederlo al mio preparatore atletico. ‘Sta ragazza è talmente umile nelle sue risposte da far sembrare, per assurdo, Nadal arrogante. E se lei parla poco il tutto è compensato dal coach, David Kotyza, dopo ogni match vinto si intratteneva in lunghissime conversazioni con i cinque giornalisti cechi che lo circondavano. Con quella faccia simpatica, non nega una risposta a nessuno.

La Wta ha ricordato ogni giorno le vittime del terremoto di domenica scorsa. Sia con i nastrini neri che avevano giocatrici, arbitri è chiunque dello staff potesse finire in Tv, si in modo un po’ più sostanziale con un assegno di 250 mila dollari donati alla ‘MezzaLuna rossa’ (la Croce Rossa nei paesi islamici, perchè il simbolo della croce avrebbe potuto offendere certe credenti). Poco importa il nome, sono gli aiuti quelli che contano.

La presenza di Eurosport si è notata con l’’arrivo di Mats Wilander in sala stampa. Per lui deve essere una sofferenza seguire i match delle ragazze. Lo confesso, non apprezzo particolarmente lo svedese quando da commenti sul tennis femminile, come lui non lo dice ma lo si capisce lontano un miglio non apprezzo quello che commenta. In ogni caso, il ragazzo cerca di applicarsi con impegno: si siede davanti la tv, inforca gli occhiali (il tempo passa anche per i campioni) e tira fuori dalla tasca della giacca un mini bloc-notes. Più che un commentatore di tennis, sembra uno che guarda le fluttuazione della borsa.

Nei 3 anni che il Championships si è svolta a Doha, oltre alle giocatrici c’era sempre stata l’apparizione del gatto in campo, almeno uno volta. Qui a Istanbul, torneo indoor non si vede ma ci deve essere qualche volatile che ha casa nella struttura del tetto. Come è stata notata la sua presenza? L’altro giorno ha lasciato dei ‘ricordini’ in campo, prontamente puliti dai raccattapalle.

Dopo una settimana di tennis, non ci sono stati miglioramenti da parte degli addetti alle entrate sulle regole del punteggio. Durante il gioco i tendoni neri sono chiusi, non c’è verso di vedere il tabellone se sei fuori. Non ci sono nemmeno degli schermi per seguire il gioco. E quando chiedi il punteggio, facce perplesse cercano aiuto una con l’altra. Allora ti dicono di avvicinarti, scostano appena il tendone per fari dare una sbirciatina. E mai chiedere se è matchpoint o breakpoint. Vanno in crisi come se gli avessi chiesto la ricetta dei ‘bucatini alla amatriciana’. Dopo 5 giorni, per capire se possono fare entrare gli spettatori, ancora controllano se le giocatrici vanno a sedersi alla fine del game. E dopo 5 giorni ancora rimangono puntualmente buggerati dal cambio campo nel primo gioco dell’incontro.

Cosa c’è di meglio che sedersi sul divano e vedersi un match sul proprio televisore. Sopratutto per uno spettatore seduto un paio di file davanti a me che si è gustato il match guardandolo dallo schermo del suo Ipad. Insomma non esiste la realtà se non passa per uno schermo che sia Tv oppure di un tablet, anche se l’evento è lì davanti ai tuoi occhi e basterebbe mettere l’ipad nella borsa.

La più contenta di tutte? Certamente Marion Bartoli. Due giorni fa firma un contratto con la Lotto. Entra in campo senza aver mai tirato un palla sul centrale nei giorni precedenti (si era allenata solo nei campi di allenamento). Batte con un certo gusto l’Azarenka. Incassa 275 mila dollari (50 mila per essere venuta come riserva, 110 mila per aver giocato un match e 115 mila per aver vinto un match) e aggiunge 230 punti alla classifica. E di fatti lei certamente non si lamenta. Anzi è tutta sorrisi. Il più incontentabile? Il dottor Bartoli, papà di Marion,ha avuto il coraggio di lamentarsi perchè per spostare i biglietti aerei per Bali (non credeva che qualcuna si potesse ritirare dal torneo) ha dovuto spendere qualche migliaio di euro. Può qualcuno spiegargli che nemmeno in borsa si possono incassare, a fronte di una investimento così basso, 195 mila euro in meno di 24 ore? Chiedere a Wilander per conferma.

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Angelica

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