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10/11/2011 01:39 CEST - L'OPINIONE DI RINO TOMMASI

Primato azzurro che vale il giusto

TENNIS - Seppi ha infilato due vittorie di media difficoltà nello stesso torneo, vicenda piuttosto insolita per il nostro tennis. Lunedì tornerà ad essere il numero 1 d'Italia, ma questa tematica è molto meno affascinante di qualche decennio fa, quando Gardini e Pietrangeli giocavano alla morte agli assoluti. Di certo un Seppi in buona forma sarà un imbarazzo in più per la squadra di Coppa Davis, da cui è assente da un paio d'anni. Rino Tommasi

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Era molto tempo che un giocatore italiano – ovviamente mi riferisco al settore maschile - non riusciva a vincere due partite di media difficoltà nello stesso torneo. Finalmente lo ha fatto Andreas Seppi che nel torneo di Parigi Bercy ha battuto uno dopo l’altro Nikolay Davydenko e Nicolas Almagro. E’ vero che questi due giocatori, soprattutto il russo, sono un po’ in declino ma si tratta ugualmente di due risultati molto positivi.
Personalmente avevo più volte rimproverato a Seppi di essersi un po’ fermato, in termini di classifica e di prestazioni. Il nostro giocatore, era arrivato al numero 27 tre anni fa  (il 7 luglio 2008) e sembrava logico attendersi dei significativi progressi mentre invece le ultime classifiche del computer lo segnalano al numero 46. Oggi Andreas ha 27 anni e mezzo.

E’ vero che molto probabilmente , proprio grazie ai risultati parigini, Seppi migliorerà la propria classifica di qualche posizione e che altrettanto probabilmente lunedì diventerà il primo tennista italiano superando Fognini che in questo momento è numero 43 ma a Bercy ha perduto contro Dodig perdendo una buona occasione di giocare una partita di prestigio con Djokovic. Pare tuttavia che ai nostri giocatori interessi molto poco essere il primo italiano in classifica. Non sono più i tempi in cui Fausto Gardini e Nicola Pietrangeli disputavano delle appassionanti finali nei campionati assoluti, una competizione che proprio da quando nel tennis è stato introdotto il computer, ha perso tutto il suo fascino e la sua importanza. Sono molto più importanti le valutazioni del computer, alle quali sono anche legati i contratti di sponsorizzazione dei tennisti.

La questione sarebbe di importanza trascurabile se non ci fosse in piedi una situazione che riguarda il rapporto tra i nostri giocatori e la Coppa Davis. Da qualche tempo Seppi ha fatto sapere che la Davis non è tra i suoi programmi e le sue priorità tanto è vero che Seppi non è stato nemmeno convocato per gli incontri che hanno consentito all’Italia di tornare, dopo undici anni di purgatorio, nel tabellone principale, la cosiddetta serie A. Ora se la mancata partecipazione di Seppi alla Davis nella passata stagione non ha determinato problemi o polemiche sarebbe grave che la situazione rimanesse la stessa anche per la trasferta nella Repubblica Ceca, che sarà il primo impegno della prossima stagione. Più volte i nostri dirigenti e Corrado Barazzutti, il capitano di Davis, hanno sottolineato il valore del gruppo ma sarebbe improprio citare questo aspetto se il primo giocatore italiano mantenesse la propria posizione, dopo che quest'anno la stessa Francesca Schiavone, alla quale il nostro tennis deve moltissimo, ha rinunciato alla trasferta in Russia in Fed Cup.

Rino Tommasi

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