ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Il Maestro e la bambina.

16/11/2011 14:47 CEST - FOOT FAULT

Il Maestro e la bambina

TENNIS - Le vera protagonista di Bercy è stata una delle due gemelle Federer, che ha osato interrompere il sonno di bellezza e di riposo dello svizzero alle 4 del mattino. Per fortuna sua, il papà ha vinto lo stesso. E ancora: La Kvitova, non avendo chances contro le colleghe in passerella, le bastonerà ancora per anni in campo? In che condizioni arriveranno Nadal e RoboNole a Londra? E poi: quanto è carina la fidanzata di Berdych? Luigi Ansaloni

| | condividi

Ebbene si, cari appassionati e care appassionate di tennis sparse in tutto il globo terracqueo (sapete, la potenza di Ubitennis non ha confini: salutiamo i nostri lettori dal Nepal): la stagione 2011 del tennis e’ finita! Cioè, quasi. Ancora pochi giorni e poi stop, fine dei giochi. Le palline gialle e pelose rimarranno ai box per quasi due mesi e i nostri eroi ed eroine andranno a farsi delle belle e meritate vacanze. Mete paradisiache, spiagge incantante, lussi sfrenati e tanto tanto relax li aspettano. Beati loro, signori miei.

In realtà le signorine sono a riposo già da qualche giorno, esattamente da quando la Kvitova, nuova dominatrice del tennis mondiale designata (Mario Monti è premier designato e Petra no? E dai), ha bastonato in Turchia tutte le sue rivali, facendo gridare un po’ al miracolo. Sembra, ma sono solo voci di corridoio non ancora confermate, che dopo stagioni dove la numero uno del mondo femminile era considerata poco più che merce avariata (Jankovic, Safina, Ivanovic e ora Wozniacki) la categoria avrà sul serio una degna rappresentante in vetta. Si perché Petra piace un po’ a tutti. Magari non sarà bellissima ma quando c’è da menare con la racchetta, lei indietro non si tira. Proprio no. Forse le Williams, la Cljsters e la Sharapova possono finalmente riposare in pace (non in quel senso, ovviamente, ma tennisticamente parlando). Petra adesso piace proprio a tutti, come abbiamo detto, ma diciamolo: fino a gennaio, non la conosceva nessuno. Nemmeno i colleghi più svegli e preparati. E quasi quasi non la conoscevano nemmeno le rivali. Certo, è giovane e tutto quanto, ma il boom della ceca in questo 2011 è stato davvero incredibile. In attesa di vedere cosa faranno (in costume) le sue rivali ( sul campo contro Petra per ora sembra ci sia ben poco da fare), passiamo ai maschietti.

Per otto di loro la stagione non è ancora finita. Prossima settimana c’è Londra e tutti sono già pronti a prendersi a randellate a vicenda. Federer lo ha fatto sia a Basilea sia a Bercy, riuscirà a completare il tris nelle Finals? Bella domanda. La sensazione generale (e voi direte: esticazzi della novità) è che la benzina sia finita a tutti. E che quando i serbatoi rimangono vuoti e a contare sia il tennis e non la condizione fisica, lo svizzero può dire ancora la sua anche contro i due Everest attuali. Eccome. RoboNole, dopo aver ucciso il circuito con il suo dominio per un anno, adesso perde pure da Nishikori. Normale, per uno che ha giocato 890 partite (o 891, non ricordo), vincendole praticamente tutte. Ok che è un robot, ma porello, anche lui doveva prendere un po’ di fiato. Di Nadal, come succede praticamente dal 2005 fino ad ora, non si hanno notizie dallo Us Open. Anzi, i suoi tempi di percorrenza annui si sono allungati. Prima la stagione per lui finiva dopo Wimbledon, poi dal 2008 ha iniziato a vincere anche qualcosa dopo, fino all’affermazione Newyorkese del 2010. Dopo, è pretendere troppo. Qualcuno sussurra che a Londra nemmeno ci sarà, ma ci crediamo poco. Murray Brown, dopo aver vinto tutto quanto ci potesse essere di inutile quest’anno (quando una cosa non conta una cippa, state tranquilli che LUI vincerà), ha perso a Bercy contro Berdych. Ci può stare. Finirà il suo tabù per le cose utili e indispensabili per essere ricordato un campione? Vedremo tra qualche giorno.

Ma signori, gli eroi di questa insulsa rubrica oggi sono tre: Il “Tiratuttoevai” ceco, Berdych, e “Supplizio” Fish. Il caro Tommasino ci è sempre stato simpatico, soprattutto per la sua capacità sia di vincere sia di perdere in maniera sublime. Per chi scrive, è un idolo. Dopo aver visto la sua fidanzata in tribuna a Bercy, è leggenda. Pura. Colgo però l’occasione per fare un appello a Tommaso caro: per favore, insegna alla tua amata qualcosa del tennis. Che ne so, l’importanza del break, il corridoio, palla lunga e palla corta (attenzione che qui potresti incartarti un attimino…), il 15, il 30, il 40. E se ti dice “15, 30, 45”, chiudi gli occhi e pensa a lei in biancheria intima.

Per quanto riguarda Supplizio Fish, lui non è un idolo, è un Hero. Guardandolo, mi viene in mente l’inno americano. Così fiero, gagliardo, nazionale. Il caro Mardy non ce la faceva nemmeno ad allacciarsi le scarpe a Bercy, figuriamoci a giocare, ma nonostante tutto è sceso in campo e signori, ha pure giocato bene. Una volta conquistato il biglietto per Londra, ha detto “Ci sarò, dovessi giocare con una gamba sola, con le lacrime agli occhi”. Quando l’ha detto, mi è venuto in mente Caressa che urlava “abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene”.

Ma la vera protagonista è lei. Lei chi? Facile: una delle gemelle Federer. La notte prima della finale, intorno alle 4 di notte, questa pupozzola di 2 anni, si alza dal letto e corre nel lettone di mamma e papà. Risultato: sveglia anticipata (molto anticipata) per Federer padre e (probabile) licenziamento per la tata dello svizzero. Free Luthi. La bambina ha corso un rischio bello e buono: in caso di sconfitta del papà, i plasmon per una settimana le sarebbero stati banditi. E vista la puffoseria della pupa, per lei non sarebbero stati 7 giorni piacevoli. Concludo dicendo ancora: free Luthi.

Luigi Ansaloni

comments powered by Disqus
Partnership

 

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis

Quote del giorno

"Quando l'ho battuto in finale a Wimbledon, le uniche persone che mi applaudivano erano mia moglie e mia suocera"

John Newcombe sulla popolarità di Ken Rosewall

La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi 2010

Copertine di magazine e giornali

Ubi TV

Flavia risponde su Gisela