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22/11/2011 19:45 CEST - ATP WORLD TOUR FINALS

Finalmente Roger contro Rafa

TENNIS – Ecco la sfida “eterna” tra Roger Federer e Rafael Nadal: gli scontri diretti sono a favore dello spagnolo (17-8) che però non ha convinto nel match d’esordio. Federer arriva da una striscia di 13 vittorie consecutive. E' la prima volta dal 2004 (loro primo scontro diretto) che i due si trovano in un match che non sia finale o semifinale. Nell'altro match, chi perde tra Fish e Tsonga è già eliminato. Claudio Gilardelli

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Federer-Nadal5
Federer-Nadal5

[2] R Nadal (ESP) vs [4] R Federer (SUI)
Head to head: Nadal 17-8

2011 Roland Garros, France, Clay, F Nadal, Rafael 7-5, 7-6(3), 5-7, 6-1
2011 ATP World Tour Masters 1000 Madrid, Spain, Clay, S Nadal, Rafael 5-7, 6-1, 6-3
2011 ATP World Tour Masters 1000 Miami, USA, Hard, S Nadal, Rafael 6-3, 6-2
2010 Barclays ATP World Tour Finals, London, England, Hard, F Federer, Roger 6-3, 3-6, 6-1
2010 ATP World Tour Masters 1000, Madrid, Spain, Clay, F Nadal, Rafael 6-4, 7-6(5)
2009 ATP World Tour Masters 1000, Madrid, Spain, Clay, F Federer, Roger 6-4, 6-4
2009 Australian Open, Australia, Hard, F Nadal, Rafael 7-5, 3-6, 7-6(3), 3-6, 6-2
2008 Wimbledon, Great Britain, Grass, F Nadal, Rafael 6-4, 6-4, 6-7(5), 6-7(8), 9-7
2008 Roland Garros, France, Clay, F Nadal, Rafael 6-1, 6-3, 6-0
2008 ATP Masters Series Hamburg, Germany, Clay, F Nadal, Rafael 7-5, 6-7(3), 6-3
2008 ATP Masters Series Monte Carlo, Monaco, Clay, F Nadal, Rafael 7-5, 7-5
2007 Tennis Masters Cup, China, Hard, S Federer, Roger 6-4, 6-1
2007 Wimbledon, Great Britain, Grass, F Federer, Roger 7-6(7), 4-6, 7-6(3), 2-6, 6-2
2007 Roland Garros, France, Clay, F Nadal, Rafael 6-3, 4-6, 6-3, 6-4
2007 ATP Masters Series Hamburg, Germany, Clay, F Federer, Roger 2-6, 6-2, 6-0
2007 ATP Masters Series Monte Carlo, Monaco, Clay, F Nadal, Rafael 6-4, 6-4
2006 Tennis Masters Cup, China, Hard, S Federer, Roger 6-4, 7-5
2006 Wimbledon, England, Grass, F Federer, Roger 6-0, 7-6(5), 6-7(2), 6-3
2006 Roland Garros, France, Clay, F Nadal, Rafael 1-6, 6-1, 6-4, 7-6(4)
2006 ATP Masters Series Rome, Italy, Clay, F Nadal, Rafael 6-7(0), 7-6(5), 6-4, 2-6, 7-6(5)
2006 ATP Masters Series Monte Carlo, Monaco, Clay, F Nadal, Rafael 6-2, 6-7(2), 6-3, 7-6(5)
2006 Dubai, UAE, Hard, F Nadal, Rafael 2-6, 6-4, 6-4
2005 Roland Garros, France, Clay, S Nadal, Rafael 6-3, 4-6, 6-4, 6-3
2005 ATP Masters Series Miami, USA, Hard, F Federer, Roger 2-6, 6-7(4), 7-6(5), 6-3, 6-1
2004 ATP Masters Series Miami, USA, Hard, R32 Nadal, Rafael 6-3, 6-3

Federer vs Nadal è semplicemente la partita delle partite. Lo è stato negli ultimi sette anni, durante i quali Roger e Rafa hanno dato vita a una delle rivalità più grandi che abbia segnato la storia del nostro sport, e resta ancora oggi il match più affascinante e interessante di entrambi i Round Robin, con buona pace di Djokovic e Murray.  Nonostante la bilancia degli incontri diretti penda decisamente dalla parte del maiorchino, Rafa non partirà con i favori del pronostico. Lo spagnolo è senz’altro reduce da una stagione che per qualunque altro giocatore sarebbe stata fantastica: vittoria al Roland Garros, due finali a Wimbledon e US Open, quarti agli Australian Open, alle quali aggiungere i trionfi a Monte Carlo e Barcellona. A minare però le sue sicurezze ci sono le ben note sei sconfitte in altrettante finali (due Slam e quattro Masters 1000, di cui due sull’amata terra) patite per mano di Nole Djokovic nell’arco dell’anno. Successivamente alla delusione newyorkese, Rafa ha giocato, tra luci e ombre, solo due tornei: a Tokyo, perdendo in finale da Murray 3-6 6-2 6-0, e a Shanghai, cedendo al terzo turno da Mayer per 7-6 6-3. Dopodiché ha saltato il Masters 1000 di Bercy, prendendosi una lunga pausa di riposo che sembra gli abbia fatto più male che bene e non è servita, almeno per quanto visto fino ad ora, a recuperare condizione e freschezza atletica per le Finals. Nella partita con Fish, la prima disputata dallo spagnolo da metà ottobre, Nadal è apparso tutt’altro che al massimo della forma, limitandosi spesso a un gioco difensivo e poco profondo, ricco di errori gratuiti e con pochi vincenti, tipico di quando non è in fiducia. E se è stato lo stesso Rafa a spiegare, nella conferenza stampa post match, di essere stato condizionato da un problema allo stomaco , i dubbi sul prosieguo del suo cammino qui a Londra permangono.
Tornando al match con Federer, sarà la ventiseiesima volta in carriera che i due si incontrano, la quarta in questa manifestazione: nei tre precedenti al Masters (le semifinali del 2006 e 2007 e la finale dell’anno scorso) Nadal ha sempre perso, lasciando per strada sei set e vincendone solamente uno. Nel 2011 Nadal ha però già battuto Federer: due volte sulla terra (Madrid e Parigi) e una volta sul duro (Miami). Ma per stessa ammissione di Rafa, la superficie sulla quale si giocherà questa volta è quella “Sulla quale ho la più bassa percentuale di vittorie”. Insomma il match con Federer sarà bel un campo di prova per testare per le ambizioni di Rafa che, alla sua sesta partecipazione consecutiva, cercherà in tutti i modi di eguagliare André Agassi e diventare il secondo uomo nella storia a conquistare in carriera almeno una volta tutti e quattro i tornei dello Slam, l’oro olimpico, la Coppa Davis e, appunto, il Masters di fine anno.
Roger Federer, dal canto suo, si trova molto bene in questa manifestazione. Lo svizzero è alla decima partecipazione consecutiva e ha nel suo palmarès ben cinque trionfi, l’ultimo qui a Londra dodici mesi fa battendo proprio l’arci-rivale spagnolo. Scivolato al n.4 del mondo, comunque vada il torneo, Roger non potrà chiudere per il nono anno di fila nelle prime due posizioni del ranking. Tuttavia cercherà – non abbiamo dubbi – di togliersi ancora qualche altra soddisfazione: diventare il giocatore che ha vinto più titoli e partite nella storia del Masters. Attualmente condivide il record di trionfi con Sampras e Lendl, mentre con uno score di 35 vittorie e sette sconfitte è a solo quattro lunghezze dal raggiungere e superare Ivan Lendl (39-10). Nonostante sia reduce da un’annata non esaltante per i suoi standard (neanche uno Slam vinto, ma finale a Parigi, semifinali a Melbourne e a New York, e quarti a Wimbledon e trionfi a Doha, Basilea e Parigi-Bercy) Roger giunge alla sfida con Nadal apparentemente in ottima forma, sulla scia di tredici vittorie consecutive e dopo aver regolato, anche se con qualche patema in più del dovuto, Jo-Wilfried Tsonga nel primo match del torneo. Alla fine della prima giornata Federer e Nadal hanno una vittoria a testa e condividono la stessa differenza set (+1) e game (+2): il vincitore del match metterebbe una seria ipoteca sul passaggio in semifinale. E se riuscisse ad arrivare alle fasi finali del torneo, Federer sarebbe sicuramente il naturale favorito per il titolo, anche in considerazione del fatto che è stato l’unico capace di sconfiggere Nole Djokovic sul campo da gioco, nel momento clou della stagione del serbo, quando era praticamente imbattibile, arrivando anche al match-point nella semifinale agli US Open. Una vittoria ora su Nadal, è a questo punto decisiva per continuare a sperare nel sesto successo al Masters che rappresenterebbe per Roger sia la ciliegina sulla torta di un eccellente finale di stagione sia lo stimolo ideale per iniziare nel migliore dei modi l’anno olimpico.

[6] J-W Tsonga (FRA) vs [8] M Fish (USA)
Head to head: Tsonga 1-0

2011 US Open, NY, USA, Hard, R16 Tsonga, Jo-Wilfried 6-4, 6-7(5), 3-6, 6-4, 6-2

È una sfida che rappresenta già l’ultima spiaggia per entrambi: chi perde va a casa, chi vincerà la partita potrà tenere ancora accesa la speranza di qualificarsi per le semifinali. Il favorito, almeno sulla carta, è il francese, forte dell’unico precedente, il match vinto negli ottavi agli ultimi US Open. Allora Tsonga dovette faticare per quasi quattro ore e impiegare cinque lunghi set per avere la meglio su un ispirato Fish, reduce, tra l’altro, da un’estate sul cemento americano di grandi risultati (vittoria a Atlanta, finali a Montreal e Los Angeles, semifinali a Cincinnati). Bisogna però dire che il Fish visto nel primo match contro Nadal, complice anche il trascinarsi dei problemi all’inguine che lo hanno colpito a Parigi-Bercy, sembra l’ombra di quel giocatore. C’è da sperare che il n.1 americano onori la sua prima presenza al Masters e venda cara la pelle.
Jo-Wilfried non starà certo a guardare: alla sua seconda partecipazione, vuole fare meglio di tre anni fa quando alla Masters Cup di Shanghai vinse un solo incontro nel Round Robin, approfittando di un Djokovic già qualificato per le semifinali. Rientrato nella top ten dopo i quarti agli Open degli Stati Uniti, il francese è stato protagonista di un ottimo finale di stagione, in cui oltre alla semifinale a Pechino ha ben figurato nei tornei del circuito indoor: vittorie a Metz e Vienna e soprattutto la finale a Parigi-Bercy di una settima fa. Insomma è un giocatore in fiducia, con le capacità, soprattutto se motivato agonisticamente, di mettere in difficoltà chiunque. Nel match perso contro Federer in apertura di torneo, Tsonga ha sfoggiato una buona prestazione, mancando un po’ di concentrazione nelle fasi finali del match. La vittoria contro Fish, come già detto, gli permetterebbe di giocarsi il tutto per tutto nell’ultima sfida del girone contro Nadal, al quale già in passato ha dato rari ma grandi dispiaceri. Perché non crederci?

Claudio Gilardelli

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