24/11/2011 15:00 CEST - ATP WORLD TOUR FINALS

KO il peggior Djokovic del 2011

Novak Djokovic

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Graziato dallo snob Berdych, punito dall’operaio Ferrer addirittura 6-3,6-1 (con 10 games ceduti su 11 dal 3-2 per lui nel primo set e con 33 errori gratuiti, 17 rovesci, 13 dritti e tre doppi falli), Nole Djokovic _ autore, a suo (e nostro) dire del peggior match dell’anno _ dovrà chiedere all’amico Tipsarevic il lasciapassare per le semifinali. E il buon Janko, scialacquato un matchpoint inverecondo con Berdych e persa ogni chance di qualificazione, probabilmente quel favore glielo farà anche se, forse, non del tutto consapevolmente. I due serbi, detentori della Coppa Davis, sono talmente amici che hanno deciso di trascorrere insieme, e con le loro compagne, le vacanze alle Maldive.  Ciò non significa ovviamente che Tipsy lascerà via libera a Djoko, però ve lo immaginate  quante gliene direbbe Djoko su un atollo maldiviano se proprio Janko avesse di fatto deciso la sua eliminazione a favore di Berdych? Già con il ceco ha perso  sciupando un matchpoint! Certo è che le motivazioni di Janko non potranno pareggiare quelle di Novak che rischia di rovinare nell’immaginario collettivo con questo finale incerottato di stagione un’annata altrimenti vicina alla perfezione. Dovesse mancare la qualificazione per le semifinali della rassegna che chiude un anno di tennis, come lui stesso ha detto ormai di temere prescindendo dal nome del suo avversario (“Dovrei giocare il 50 per cento meglio di come ho giocato stasera per sperare di battere Tipsarevic…”) il suo smisurato orgoglio ne uscirebbe seriamente ferito.

Se infatti le sue sconfitte, a questo punto già 5 _ una più di Federer nel suo anno migliore _ diventassero 6 il suo 2011 diventerebbe un po’ meno memorabile, anche se nessuno gli toglierà mai i 3 Slam conquistati in un anno e i primi 5 mesi dal record immacolato.  Il n.1 del mondo Djokovic continua a pagare pesantemente
il troppo amor di patria: fu proprio Tipsarevic, fra gli altri, a spingere Nole a giocare nella terza giornata di Coppa Davis contro l’Argentina.

Non avrebbe mai dovuto farlo, e quando all’aeroporto di New York all’indomani della vittoriosa impresa avevo incontrato Marian Vajda, il suo saggio coach slovacco, e il suo preparatore atletico loro mi avevano escluso che Novak sarebbe sceso in campo, qualunque fosse stato il risultato al termine della prima giornata o della seconda.  A Nole ho fatto questa domanda pochi minuti fa (la terza della conferenza stampa):

_Hai perso per la prima volta 10 games degli ultimi 11, pensi che sia corretto dire che l’amore per il tuo Paese, per la Coppa Davis sta rovinando in parte un anno incredibile?_
Risposta: “ Credo che niente possa rovinare questa stagione. La mia stagione, anche se non avessi giocato niente dopo l’US open resterebbe comunque incredibile. Ma…sì _ mi ha guardato sorridendo _ può essere che sia stata una decisione sbagliata giocare la Davis dopo l’US Open e dopo…non ero più fresco sul campo, non mi sentivo bene, ero anche un po’ infortunato. Ma la decisione la presi io…._ e mentre io lo guardo dalla prima fila scuotendo impercettibilmente la testa e mormorando, ormai senza più microfono, Do you regret…(te ne sei pentito), lui legge le labbra e aggiunge con un mesto sorriso: “ Qualche volta gioco con il cuore…e qualche volta sarebbe meglio pensare con la testa…” conclude sorridendo e sospirando allo stesso tempo.
E’ stato davvero un errore madornale. Djoko ha ragione nel dire che la sua annata resta formidabile, come dimenticare 3 Slam vinti e sei vittorie su sei incontri su Nadal che una volta lo batteva spesso e volentieri?

Ma se oggi ricordiamo dopo 27 anni l’annata record di McEnroe con 82 vittorie su 85 incontri, e quelle di Federer in rapida successione, 2005 e 2006, con 9 sconfitte in due anni, non so se fra 27 anni qualcuno ricorderebbe, estrapolando le eventuali 6 sconfitte di Djokovic dal suo record (oggi sono 5…ma se anche batterà Tipsarevic e si qualificherà non vedo certo questo Nole in grado di vincere il torneo, davvero no), quanto sia stata eccezionale la sua annata.

Ok, Djokovic non lo dimenticherà mai, i suoi supertifosi neppure, ma la storia è un’altra cosa e se Djokovic aveva ottime possibilità di entrarci, temo che questo finale incolore non glielo consentirà. A meno che sorprendentemente, e clamorosamente, risorga e finica per vincere questo torneo che secondo me _ ribadisco quanto espresso _ solo Roger Federer può perdere. Ma non mi pare possibile. I suoi tifosi tocchino legno, facciano scongiuri, mi accusino delle peggiori cattiverie, ma i bookmakers la pensano tutti come me. O credete che il favorito sia Ferrer, che pure ha giocato probabilmente una delle sue migliori partite dell’anno (e secondo lui la migliore…)?  

Roger era talmente rilassato e tranquillo, molto più dei suoi tifosi che temono sempre un improvviso passo falso del loro eroe, che invece di restare alla 02 Arena ha preferito (vedi flash a lato) andare a vedersi Arsenal-Borussia Dortmund all’Emirates Stadium con il padre e l’amico calciatore Henry.

E’ la terza volta che Ferrer batte il n.1 del mondo,dopo Agassi 10 anni fa a Roma e Nadal in Australia quest’anno. Tre vittorie su un n.1 non ne faranno ugualmente un supercampione, così come non lo fece il traguardo della finale della Masters raggiunto nel 2007: “Quello è stato il mio miglior torneo!” . David aveva vinto tutti e 3 i match del round robin, fra lo stupore generale, e non solo del mondo dagli occhia a mandorla. “Tutti parlano sempre di Nadal, Federer, Murray e Djokovic perché sono i giocatori più importanti _ ha concluso con rassegnata umiltà l’encomiabile David _ perché hanno vinto tutto. Io mi sono piazzato per tre volte al Masters di fine anno, ma non ho mai vinto un torneo davvero importante (11 in tutto, due quest’anno, Auckland e Acapulco, ma mai nessun Masters 1000; n.di UBS). Cerco di divertirmi con questo sport, faccio il mio gioco e capisco che la gente parli prima di altri, cioè quelli che sono i migliori”.

Beh, stasera il migliore, e di gran lunga, è sembrato proprio lui.  E al cospetto del n.1 del mondo che non ha nemmeno provato, dato il punteggio certo scoraggiante, ad arricchire il suo record concernente le partite vinte dopo aver cancellato almeno un matchpoint: in carriera lui ne ha salvati ben 22. Nadal fra i Fab Four è secondo con 18, Federer è terzo a 11 e dei quattro chi ha fatto meno  grandi rimonte è Murray, appena 8 (che però appartiene alla generazione di Djokovic e Nadal quindi nei confronti di Federer ha una carriera più giovane di cinque anni). 

SCENARI QUALIFICAZIONE

VINCONO DJOKOVIC E FERRER
1.Ferrer 3-0
2.Djokovic 2-1
3.Berdych 1-2
4.Tipsarevic 0-2

VINCONO FERRER E TIPSAREVIC
1.Ferrer 3-0
2.Djokovic 1-2
3.Berdych 1-2
4.Tipsarevic 1-1
Djokovic passa perché, in caso di parità tra due giocatori, prevale il risultato nello scontro diretto

VINCONO BERDYCH E TIPSAREVIC
1.Berdych 2-1
2.Ferrer 2-1
3.Djokovic 1-2
4.Tipsarevic 1-1

VINCONO BERDYCH E DJOKOVIC
Ferrer, Djokovic e Berdych a 2-1. Conta il quoziente set.

CASO 1: Vincono Berdych in 2 e Djokovic in 2
1.Ferrer 4-2
2.Berdych 5-3
3.Djokovic 4-3

CASO 2: Vincono Djokovic in 2 e Berdych in 3
1.Ferrer 5-2
2.Djokovic 4-3
3.Berdych 5-4

CASO 3: Vincono Berdych in 2 e Djokovic in 3
1.Ferrer 4-2
2.Berdych 5-3
3.Djokovic 4-4

CASO 4: Vincono Berdych in 3 e Djokovic in 3
1.Ferrer 5-2
2.Berdych 5-4
3.Djokovic 4-4

Ubaldo Scanagatta