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30/11/2011 10:54 CEST - Tennis e scommesse

Circuito ITF o circolo sotto casa?

TENNIS - Ad Antalya, nel torneo maschile in corso questa settimana, capita che i giocatori si arbitrino da soli. Le telecamere ci portano sui vari campi e durante le qualificazioni scopriamo che i due contententi, Hedayet e Oh, si “chiamano” i punti come nel circolo sotto casa. Fino a quando succede il patatrac e deve intervenire il supervisor. Lo stupore degli scommettitori. Marco Caldirola

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Il mondo delle scommesse, ed in particolare nell'ambito del tennis, è in costante evoluzione. L'offerta dei book stranieri (già, perchè noi, in Italia, purtroppo siamo ancora indietro anni luce...) ha vissuto negli ultimi anni una crescita esponenziale, tanto da fornire a tutti gli scommettitori un palinsesto ricchissimo, a volte pure troppo. Anche in un periodo, come la fine di novembre e tutto il mese di dicembre, in cui in grande tennis andrà in vacanza.

Sino a qualche anno fa lo scommettitore poteva cimentarsi solamente nei grandi tornei e quindi gli slam, i Master 1000, gli Atp ed i Wta, poi l'offerta è decisamente migliorata. Sono arrivati in primis i tornei Challenger, che ormai tutti i migliori book al mondo quotano, seguiti a ruota dalle qualificazioni (prima Atp e poi Challenger) ed infine, da qualche annetto ormai, anche dagli Itf, partendo dai ricchi tornei femminili (50.000 dollari, 75.000 dollari e 100.000 dollari, una sorta di mondo Challenger in gonnella) ed arrivando sino ai piccoli eventi nei posti sperduti, dai montepremi quasi irrisori (15.000 dollari, 10.000 dollari).

Un mondo che alcuni book guardano ancora con diffidenza (non è facile, infatti, trovare informazioni sui giocatori e sulle giocatrici), altri invece non hanno perso tempo ed ogni settimana quotano tantissimi tornei in giro per il mondo. Ci si trova dunque a poter scommettere davvero su tutto (negli ultimi tempi spazio anche ad esibizioni e Senior Tour) e su giocatori spesso neppure professionisti. Sin qui però tutto normale; d'altronde se si può puntare sul campionato di serie D di calcio italiano, fatto di dilettanti o semidilettanti, che c'è di strano nel voler mettere i propri soldi sull'Hormazabal protagonista negli Itf cileni o sulla giovane promessa britannica Golding in Turchia?

Mamma li turchi...
Tutto normale dunque direte voi. Non proprio. Da qualche tempo anche le qualificazioni dei tornei Itf che, ricordiamolo, sono l'anticamera del tennis professionistico, sono entrati a far parte del palinsesto dei book. Ciò che ha fatto discutere, ma se vogliamo anche sorridere, è stata l'amara scoperta fatta proprio sabato e domenica (giorno in cui notoriamente si disputano le qualificazioni) da molti scommettitori. Ma andiamo con ordine.

Quasi ogni settimana si disputa un torneo, maschile e/o femminile, in Turchia e spesso teatro degli incontri è la citta di Antalya che, dall'inizio dell'anno, avrà organizzato non meno di una ventina di eventi. L'ultimo dei quali addirittura con uno streaming posizionato su tutti i campi del circolo (questo è lo streaming del campo 3). Manna dal cielo per gli appassionati che possono gustarsi il già citato Golding, o il fratellino di Djokovic, oppure il talentuoso Folie per non parlar di Walter o del nostro Giustino cimentarsi su campetti che assomigliano molto al circolo dove gioca l'amatore la sera.

Il fatto curioso però risale alle qualificazioni: sono in molti, infatti, quelli che hanno pensato di andare a gustarsi in streaming il tennista sul quale avevano puntato. E lì, ecco la scoperta che ha lasciato molti di sasso. L'arbitro non c'è e sul campo, oltre ai giocatori in questione, non c'è nessuno.

Normale che non ci siano i raccattapalle ed i giudici di linea (succede in diversi tornei), meno che non ci sia l'arbitro, soprattutto quando la superficie è il cemento come in questo caso. Un fatto strano, che ha colto di sorpresa i molti scommettittori che sui vari forum hanno commentato, anche un po' spaventati, la vicenda (spesso lo scommettitore non conosce neppure la differenza tra una categoria di tornei e l'altra e di certo non può immaginare di trovarsi davanti due giocatori che che si sfidano sul “campetto del circolo”, figuriamoci senza l'arbitro...).

Il sottoscritto, che stava seguendo l'interessantissimo (?) match tra Hedayet e Oh (parliamo di un 1200 al mondo contro un 1600) ha assistito anche alla più classica delle “frittate”. Siamo nel secondo set e su una palla dubbia, che per la legge dei grandi numeri doveva prima o poi arrivare, ecco il patatrac. Hedayet si ferma chiedendo all'avversario di vedersi assegnato il punto e, ricevendo una risposta negativa, chiede l'intervento del supervisor. Un buon quarto d'ora d'attesa, poi finalmente il caso verrà risolto, con il supervisor che assegnerà proprio ad Hedayet il punto.

Il clima ormai si è ovviamente surriscaldato ed il supervisor non può fare altro che restare sul campo, attaccato alla rete (sulla parte destra dello schermo) come un allenatore qualunque durante l'allenamento e confermare le chiamate dei due giocatori. Per la cronaca la partita l'ha poi vinta Hedayet, egiziano, del quale sicuramente non sentiremo parlare. Anche questo è il tennis e anche questo è il mondo delle scommesse...

N.B:L'immagine che accompagna l'articolo si riferisce a una fase dell'allenamento mattutino sul “court 3”. Già, perchè lo streaming si accende già al mattino presto. Grazie Antalya!

Marco Caldirola

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