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09/12/2011 15:58 CEST - COPPA DAVIS

Il pagellone della Coppa Davis 2011

TENNIS – Dopo una delle più belle finali degli ultimi anni proviamo a dare i voti ai protagonisti della Davis 2011. Spagna perfetta con un Ferrer monstre, solita Argentina coraggiosa con un Del Potro indomito. Delusione Repubblica Ceca, sorpresa Kazakhstan. L'Italia torna in A dopo 11 anni, anche il Canada ed il Giappone conquistano dopo molto tempo il WG dove ci sarà anche Federer. Stefano Tarantino

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La finale di Siviglia ci ha fatto provare una volta di più quelle emozioni particolari che solo la Coppa Davis può dar,e e soprattutto ci ha fatto capire (se ve ne fosse stato bisogno) quanto sia speciale una manifestazione a squadre in uno sport prettamente individuale come il tennis. Con questo articolo proviamo a dare i voti alle nazioni ed ai loro tennisti che si sono messi in luce positivamente o negativamente nel corso della stagione appena terminata.

Non possiamo non iniziare dai campioni in carica della Spagna (voto 10). Gestione dei vari turni perfetta, squadra 2 in campo per la facile trasferta belga, formazione coraggiosa ma ottimamente preparata per la pericolosa trasferta americana, semifinale e finale affrontata con la formazione migliore. Di più proprio non si poteva fare. Menzione particolare per David Ferrer (voto 10 e lode), fantastico sopratutto nei quarti sul veloce contro Roddick (schiantato in tre set) e l'ottimo Fish di questo 2011: se gli iberici passano in America lo si deve soprattutto a lui. I match contro i francesi in semifinale sono per lui ordinaria amministrazione, il singolare contro Del Potro in finale è la solita dimostrazione di quanto David sia un'agonista nato. Fantastico.

Naturalmente non possiamo trascurare quello che il sito dell'ATP chiama “The King of clay”, cioé Rafa Nadal (voto 10). In semifinale distrugge Gasquet e Tsonga, in finale prima passeggia con Monaco, poi gioca un match dei suoi contro Juan Martin Del Potro che dà il punto decisivo alla sua squadra. E' chiaro che in condizioni normali e contro squadre di un certo livello diventa un elemento del quale non si può fare a meno.
Come la mettiamo, caro Abert Costa (voto 10, perfetto nel gestire i suoi uomini), nel 2012 con tutti questi forfait annunciati? Unica nota stonata il doppio Lopez-Verdasco (voto 3 e siamo buoni). I due fanno una figuraccia contro Tsonga e Llodra in semifinale, hanno l'occasione di rifarsi in finale dove quantomeno dovrebbero lottare alla morte visto che potrebbero conquistare il punto della vittoria ed invece si sciolgono come neve al sole perdendo di nuovo in tre set. Da non ripresentare più in coppia, assolutamente inguardabili.
Vogliamo però valutare Feliciano anche come singolarista (voto 7.5) visto che contro gli Usa gioca un match epico contro Mardy Fish vinto al quinto 8-6 e dà alla Spagna il 2-0 rassicurante dopo la prima giornata che si rivelerà essenziale per la vittoria finale.

Passiamo ai finalisti.
Quarta sconfitta in finale per l'Argentina di Del Potro (voto 9,5) e Nalbandian (voto 7,5), ma onestamente i sudamericani non potevano fare di più. Purtroppo è mancato in finale un secondo singolarista a livello di Del Potro, ma diciamoci la verità, chi sarebbe mai stato in grado di battere Nadal sulla terra in Spagna?
Purtroppo a “Palito” è mancato quel guizzo finale capace di fargli compiere due imprese.
L'argentino si è trovato contro Ferrer due set a uno, 4-4 30-30 sul servizio dell'avversario e poi 5-3 30-15 nel quarto contro Nadal nell'ultimo singolare e quindi a due punti dal quinto set (che in quella bolgia non sarebbe stato per niente scontato). Ma il tempo è dalla sua parte, l'anno prossimo potrebbe essere tutt'altra musica.
David Nalbandian ha dato tutto quello che ha potuto, per lui la Davis sta diventando un incubo, ma i continui malanni fisici lo limitano non poco. Però per il 2012 potrebbe dare un apporto fondamentale in doppio così come a Siviglia ed eventualmente scendere in campo come singolarista laddove potrebbe essere necessaria la sua enorme classe senza così usurarsi troppo.Infine facciamo i complimenti a Schwank (voto 7): scendere in campo in doppio sullo 0-2, con un compagno con il quale non aveva mai giocato prima e mostrare una solidità spaventosa non era cosa semplice, ha risposto alla grande sul campo e potrebbe rivelarsi fondamentale per il prossimo anno. Infine permetteteci di criticare la Federazione Argentina (voto 3), si dice che abbia silurato Tito Vazquez. Ci facessero capire i dirigenti sudamericani cosa avrebbe dovuto fare di più di quello che ha fatto il povero Tito.

Esaminate le finaliste ed i loro uomini, facciamo una rapida carrellata delle altre squadre.

Un po' deludenti in campione in carica della Serbia (voto 5,5), troppo facili i compitini con India (dove pure si è rischiato visto che dopo la prima giornata si era sull'1-1) e Svezia (orfana di Soderling), naufragio casalingo contro l'Argentina degli affamati Del Potro e Nalbandian. E' vero che Tipsarevic (voto 5), Troicki (voto 5,5) e Djokovic (voto 6-, ma giusto per essere sceso coraggiosamente in campo nonostante le cattive condizioni fisiche) erano scarichi dopo gli US Open, ma il titolo andava difeso in ben altra maniera.

La Francia (voto 6,5) sulla carta è insieme all'Argentina la squadra che può rappresentare il futuro della Davis.
Due giocatori fisici come Tsonga (voto 7) e Monfils (voto 7) possono rappresentare in qualsiasi situazione delle mine vaganti, l'esperienza da doppista di Llodra (voto 6,5) un valore aggiunto da non sottovalutare, poi è chiaro che dipende anche un po' dal tabellone, però in Spagna Simon (voto 5) e Gasquet (voto 4) potevano fare molto di più fermo restando la difficoltà del match. A volte conta anche come si sta in campo ed in quell'occasione i due francesi hanno lasciato un po' a desiderare.

La sorpresa più piacevole del tabellone principale è stata la matricola Kazakhstan (voto 7), autore di una sorprendente vittoria in terra ceca al primo turno. Poi sulla terra rossa di Buenos Aires si poteva fare ben poco, ma resta comunque il passaggio ai quarti grazie alla stupenda vittoria di Kukushkin (voto 7,5) nel singolare decisivo ed alle due fondamentali vittorie di Golubev (voto 8) che battendo Berdych ha riaperto il match. L'anno prossimo altra trasferta, stavolta in terra spagnola, l'impresa sarà un po' più difficile ma provarci non costa niente.

Proprio alla Repubblica Ceca (voto 4) ci sentiamo di dare l'oscar negativo dell'anno. E' vero che mancava Stepanek (che comunque è classe 1978 e non è eterno), però Berdych (voto 4,5) aveva il compito di caricarsi sulle spalle la squadra e la cosa non gli è riuscita, bruttissimo il crollo contro Golubev sul 2-1. Forse Jaroslav Navratil (il capitano non giocatore, voto 5) avrebbe potuto preservare Tomas per il primo singolare della seconda giornata non schierandolo in doppio (visto che sia Hajek che Dlouhy sono ottimi doppisti), ma da Berdych è lecito aspettarsi molto di più.

Sotto la sufficienza sia gli Usa (voto 5) che la Croazia (voto 5).
Gli americani emergono con pieno merito dalla trasferta cilena e si guadagnano così la possibilità di sfidare in casa la Spagna. Scelgono una superficie velocissima e particolare che scatena la protesta ufficiale dei loro avversari, ma soprattutto optano per Austin come sede che è praticamente casa di Roddick (voto 4,5). Risultato finale 3-1 per gli iberici nonostante un volenteroso Fish (voto 6-), A-Rod viene letteralmente meno ed a nulla serve l'affidabilità oramai conclamata dei Bryan (voto 7). Diamo invece una bella sufficienza all'esordiente Courier (voto 6), non avevamo mai visto un capitano non giocatore visto di tutto punto in giacca e cravatta, complimenti.

I croati invece escono fuori al primo turno nonostante un ottimo Cilic (voto 7) ed un Dodig (voto 6) che fa quel che può. L'errore principale lo fa il capitano Prpic (voto 4) che in doppio non schiera la coppia di bombardieri Cilic e Karlovic (voto 6 per il record della battuta più potente fatto registrare nell'occasione, 251 km/h) per risparmiare (?!?) Marin con il risultato di perdere il doppio, far stancare Dodig ed essere costretto nell'ultima giornata a sostituirlo con lo stesso Karlovic che poi perde contro Petzschner. Insomma un vero disastro.

Chi invece si salva per il rotto della cuffia e ritroveremo anche nel tabellone principale del 2012 è la Russia (voto 6 per la salvezza raggiunta). Il tempo passa, Davydenko ha detto addio alla Davis, gli altri non sono più giovani e validi ricambi all'orizzonte non se ne vedono. Sta di fatto che i russi perdono malamente al primo turno contro la Svezia (che addirittura resuscita Joachim “Pim Pim” Johansson) e si salvano grazie a San Mikhail Youzhny (voto 8) che prima decide di farsi da parte negli ottavi e poi nei play-off contro il Brasile ci ripensa provvidenzialmente visto che il russo batte Bellucci 14-12 al quinto set annullando anche un match point e dà il 2-2 al suo team prima della vittoria decisiva di un redivivo Tursunov. Ma in queste condizioni sarà difficile andare avanti negli anni a venire, primo ostacolo la trasferta austriaca nel primo turno del 2012.

Diamo anche un veloce occhio alle promosse nel prossimo World Group.Partiamo una volta tanto dall'Italia (voto 6,5) che dopo 11 anni torna in A. Parliamoci chiaro, vincere contro un Cile in quelle condizioni era il minimo, ma poi i match bisogna portarli a casa e non sempre succede. Quando però hai uno affidabile come Starace (voto 7) tutto diventa più facile, senza nulla togliere a Fognini (che quando ha voglia va a nozze nella bagarre, voto 6,5) ed alla coppia Bolelli-Fognini (voto 6,5) che ci dà il punto decisivo. Nel 2012 si ricomincerà da Ostrava, impresa sulla carta proibitiva ma non fasciamo ci la testa prima di rompercela.
Nel prossimo World Group troveremo anche il Canada (voto 8) delle promesse Raonic (voto 7) e Pospisil (voto 9). Quest'ultimo soprattutto è da eleggere eroe nazionale visto che conduce la sua squadra alla rimonta in Venezuela dallo 0-2 e vince i due singolari ed il doppio in coppia con l'esperto Nestor in Israele. Considerando che ha solo 20 anni (come del resto Raonic, limitato nel finale di stagione dall'infortunio all'anca) ci viene da pensare che l'anno prossimo il Canada può rappresentare la classica buccia di banana sulla quale si può scivolare e visto che al primo turno ospiterà la Francia crediamo ci sarà da divertirsi a Vancouver.
Permetteteci una piccola menzione anche per il ritorno in serie A del Giappone (voto 7) guidato sì da Nishikori (voto 7,5) ma che trova a sorpresa anche l'importante contributo di Yuichi Sugita (voto 8, nr. 234 del ranking) che batte Somdev Devvarman nei play-off casalinghi contro l'India e dà un confortante 2-0 ai giapponesi dopo la prima giornata.

Infine chiudiamo con il ritorno nel World Group forse più gradito dagli appassionati di tennis.
Parliamo della Svizzera (voto 7) di Federer e Wawrinka. Sull'erba australiana e subito dopo gli Us Open l'impresa non era certo facile, anche perché dall'altra parte della rete c'erano l'emergente Tomic e l'osticoHewitt (un po' acciaccato, ma sempre rognoso). Roger (voto 7,5) gioca maluccio solo il doppio, ma in singolare non sbaglia niente contro i due australiani. Stan invece pare in condizioni fisiche non ottime, perde con Tomic, trascina nel baratro Federer nel doppio e poi sul 2-2 è chiamato a scendere in campo contro Hewitt.
Ma nell'ultimo singolare succede di tutto, Wawrinka (voto 6- nel complesso ma diamogli pure un 8 per l'ultimo singolare) lotta strenuamente, porta Hewitt al quinto e va avanti di un break, poi il match viene sospeso per l'oscurità e si rinvia al lunedì. Ma il più è fatto, Hewitt torna in campo l'indomani malconcio e la Svizzera può festeggiare il suo ritorno nel tabellone principale. Non solo, ma è di questi giorni la notizia che Roger ha già dato il suo assenso per partecipare alla sfida con gli Usa sulla terra di Friburgo nel primo turno del 2012, segno che Federer vuole provare a vincere la Davis. Quindi facendo due conti l'anno prossimo avremo una Svizzera al completo, un Argentina vogliosa di riprovarci e probabilmente i serbi che vorranno vendicare la sconfitta di quest'anno. Siamo proprio sicuri che la Davis sia da riformare?

Stefano Tarantino

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