ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Federer e la Davis: legame difficile.

12/12/2011 15:40 CEST - COPPA DAVIS

Federer e la Davis: legame difficile

TENNIS - Roger Federer ha dato conferma della sua presenza per il primo turno di Coppa Davis dell'anno prossimo. Nel suo burrascoso rapporto con la massima competizione internazionale a squadre ha provato più volte, fallendo per la mancanza di compagni all'altezza. Ora la presenza di Wawrinka potrebbe averlo convinto. Può essere un segno del fatto che proverà concretamente a vincere l'insalatiera? Karim Nafea

| | condividi

Federer vuole vincere la Coppa Davis? Sì, senza dubbio.
Vuole vincerla nel 2012? A occhio e croce non sarebbe un’ipotesi peregrina, essendosi scomodato a fare il viaggio per l’Australia dopo lo US Open, riportando la svizzera nel tabellone principale.
Da una parte, per il 2012, il campione svizzero si è candidato per la prima posizione mondiale, dall’altra avrà l’occasione di conquistare i due appuntamenti che gli mancano: le Olimpiadi di Wimbledon, in primis, e, appunto, la Coppa Davis.
Fare tutto sarà difficilissimo, quasi impossibile, ma se c’è uno che ci può riuscire è proprio lo svizzero.
Sul fronte Davis, lo stesso numero tre del mondo ha confermato la sua presenza per il primo turno, in suolo svizzero, contro gli Stati Uniti.
Dopotutto, il tabellone dell’anno prossimo non sarebbe poi così proibitivo, considerando che un eventuale incontro con la Spagna, a quanto pare orfana di Nadal e Ferrer, sarebbe da giocare in Svizzera e che un Federer in forma sarebbe un’arma quasi impareggiabile.
Ovviamente, molte delle chance della Svizzera dipenderanno da come Stan Wawrinka si comporterà, poiché se è verò che l’ex top-ten è assolutamente in grado di giocare a livelli altissimi le singole partite è altrettanto vero che il suo stato di forma è sempre un’incognita.
Il fattore squadra e l’amicizia tra Federer e Wawrinka, cementata dalla vittoria alle Olimpiadi di Pechino del 2008, saranno importantissime in tal senso.

La gara di primo turno del prossimo Febbraio segnerà il ritorno del 16 volte campione Slam in un match di Davis che non sia una spareggio da quando, nel 2004, la Svizzera si fermò nei quarti contro la Francia, nonostante due vittorie di Federer, dopo aver battuto la Romania.
E’ da notare che la storia del basilese in Davis è piuttosto burrascosa e controversa; infatti, dopo l’esordio del 1999 come pupillo dell’allora capitano Claudio Mezzadri e l’ottima impressione fatta nella vittoria contro l’Italia (vincitore con Sanguinetti, sconfitto con Pozzi) fu spettatore non pagante della rivolta fomentata da Rosset contro la Federazione, quando Jakob Hlasek, ex top-ten e Davisman svizzero, venne mezzo al posto dell’amatissimo Claudio Mezzadri.
Il diciottenne Federer, che a quei tempi era ancora dipendente dalla Federazione in tutto e per tutto, fu costretto a rimanere neutrale.
La situazione cambiò drasticamente quando, nel giro di un anno (a seguito delle Olimpiadi di Sidney), la Federazione si trovò costretta ad offrire un accordo al giovane talento per assicurarsi la sua presenza per tutto il 2001.
La proposta, tenendo conto della difficoltà nel rapporto Federer-Hlasek, consisteva nell’offrire un ruolo nel team a Peter Lundgren, l’allenatore di Federer.
Nel 2001 la Svizzera superò di misura il primo turno, battendo gli Stati Uniti grazie a due vittorie di Federer e si trovò nei quarti contro la Francia.
Dopo una maratona tra Rosset e Clement (15-13 al quinto per il francese), Federer opposto ad Escudè subì una sconfitta abbastanza sorprendente lasciando gli elvetici sotto 2-0.
Nella conferenza stampa post-match, Roger sì sfogo duramente nei confronti del capitano, affermando che, semplicemente, la situazione non poteva funzionare.
In effetti sarebbe difficile trovare due persone più differenti: il giovane talento che vuole divertirsi e che odia rimanere serio contro il veterano serissimo e che non lascia spazio alle risate.
Alcuni ipotizzarono che lo sfogo derivasse dal timore di Federer che la crescente sintonia tra Hlasek e Rosset finisse per metterlo in secondo piano.
Niente di più sbagliato.
Il giorno seguente il doppio Federer-Manta riuscì con una grande prestazione ad acciuffare la vittoria, 9-7 al quinto, e a mantenere la speranza che l’impresa della rimonta, mai riuscita alla Svizzera, fosse ancora possibile.
Nella terza giornata, Roger sconfisse in quattro set Clement e lasciò in mano a Bastl l’esito del match; tuttavia, il sostituto di Rosset, nonostante un match-point venne sconfitto da Escude decretando l’eliminazione della Svizzera.
Il malcontento di Federer smosse da cima a fondo la Federazione che agì di conseguenza e rimosse Hlasek dall’incarico (anche se il contratto sarebbe scaduto nel 2005) sostituendolo con Peter Carter, mentore e amico del Federer che, ormai, aveva il completo controllo della situazione.
Il 2002 non fu più prodigo in quanto la Russia, che poi avrebbe vinto la Davis, eliminò gli svizzeri al primo turno (3-2, con Federer che sconfisse Safin e Kafelnikov). Nel playoff il Marocco fu facile preda degli elvetici.
Il 2003, anno del primo Slam di Roger, regalò la semifinale alla squadra elvetica dove, dopo aver battuto Olanda e Francia per 3-2 (con Federer autore di ogni punto tra singolo e doppio), affrontarono l’Australia a Melbourne. In quella che rimane la sua ultima sconfitta in Davis ed una delle più grandi delusioni della sua carriera, Federer, venne sconfitto nel match decisivo da Lleyton Hewitt, facendosi rimontare due set.
Nel volo di ritorno Roger tormentò se stesso, ancor più di quanto fece la stampa, alimentando una certa repulsione per la Coppa.

L’anno successivo, quello dellla definitiva esplosione e dell’ascesa a numero uno del tennis, Federer disputò l’ultimo match di “tabellone principale” in Coppa quando, dopo aver demolito la Romania di Pavel ed Hanescu, si trovò ancora contro la Francia. Non bastarono le sue vittorie su Escudè e Clement e la Svizzera venne eliminata.
Da lì in poi solo spareggi con la Gran Bretagna nel 2005 e la Serbia nel 2006;nel 2007 due vittorie su Stepanek e Berdych non salvarono la Svizzera che non partecipò al World Group. Nello spareggio del 2008 una vittoria su Vliegen assicurò la vittoria alla Svizzera e, nel 2009, le eccellenti prestazioni di Genova salvarono nuovamente la patria.
Dopo la retrocessione del 2010, Federer si è impegnato a giocare contro il Portogallo (vittoria in 4 set con Machado) e l’Australia, come detto, riportando la Svizzero nel World Group.

Il fatto che Federer prendesse parte ai match di Coppa dell’anno appena trascorso era scontato, non solo per patriottismo, ma anche dal fatto che per partecipare alle Olimpiadi si deve fare atto di presenza in nazionale nei due anni precedenti.
La succitata conferma per la presenza di Febbraio era meno scontata.

Sarà necessaria grande determinazione ed un Federer praticamente infallibile tra singolo e doppio per vincere, ma ripeto, quest’anno non sarebbe impossibile una storica vittoria per gli elvetici.
Dopotutto l’ambiente al’interno della squadra è piuttosto amichevole e rilassato e sotto l’accorta direzione di Severin Luthi sembrano tutti piuttosto motivati a dare il massimo.

Per la Svizzera sarebbe il coronamento di un ciclo eccezionale e la premiazione per una Federazione molto efficiente, per Federer sarebbe l'ennesimo tasselo in quel mosaico irripetibile che è la sua carriera.

Karim Nafea

comments powered by Disqus
Partnership

 

Quote del giorno

"Nel doppio misto bisogna divertirsi. Ivan, sapete, non è molto divertente"

Hana Mandlikova sul perchè non giocava il doppio misto con il connazionale Ivan Lendl

Ubi TV

Sloane Stephens ci mostra le bellezze di San Diego

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis

La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi 2010

Copertine di magazine e giornali