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18/12/2011 14:00 CEST - ATP Tour

Il 2011 del circuito ATP: aprile

TENNIS – Prende piede la stagione sulla terra rossa. Ad aprile ci sono “le prime volte” di Sweeting a Houston ed Andujar a Casablanca (che batte in finale il nostro Starace). Poi torna alla ribalta Nadal che vince per la settima volta consecutiva a Montecarlo e per la sesta volta a Barcellona. Infine tre ATP 250 con le vittorie di Davydenko ad Amburgo, Djokovic (che aveva saltato Montecarlo) a Belgrado e Del Potro che trionfa all'Estoril. Stefano Tarantino

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Portati a termine i due ATP 1000 sul cemento americano di Indian Wells e Miami il circuito si sposta gradualmente sulla terra rossa in vista dello Slam parigino. Si parte al piccolo trotto con due ATP250, Houston e Casablanca ed in entrambi i casi la vittoria va ad appannaggio di due giocatori che non avevano ancora vinto nel circuito, l'americano Ryan Sweeting e lo spagnolo Pablo Andujar. Vediamo nel dettaglio le loro imprese.

HOUSTON

Tabellone a 32 giocatori ed infarcito di americani. Le prime teste di serie sono Mardy Fish e Sam Querrey, ma entrambi non vanno molto lontano. Querrey prima usufruisce di un bye e poi perde con il connazionale Sweeting che aveva usufruito di una wild card.

Fish invece dopo un bye al primo turno, batte lo spagnolo Ramos ma si ferma nei quarti contro il giapponese Nishikori. Guarda caso la finale del torneo sarà proprio tra Sweeting e Nishikori. Il primo batte nettamente all'esordio il connazionale (passato attraverso le qualificazioni) Smyczek, regolato 6-2 6-2. Poi come abbiamo detto batte Querrey (3-6 7-6(5) 6-3), il russo Gabashvili (3-6 6-3 6-1) ed in semifinale il bombardiere croato Karlovic, sconfitto in due set con il punteggio di 7-6(3) 6-3.

Il giapponese invece batte al primo turno il qualificato croato Franco Skugor (6-3 6-2), al secondo il russo Andreev (6-3 6-3) e ai quarti la testa di serie nr. 1 Mardy Fish con estrema facilità (6-2 6-3). In semifinale Nishikori incontra la sorpresa uruguaiana Cuevas (che gioca un buon inizio di stagione) regolato come gli altri in due set, 6-3 7-5.

La finale è divertente e se l'aggiudica il meno quotato dei due, cioé Sweeting, che vince il primo titolo della sua carriera battendo in finale con il punteggio di 6-4 7-6(3) Kei Nishikori. La cosa strana e che nel corso della stagione Sweeting piano piano sparisce e non riesce a dare continuità alla sua vittoria, inanellando una serie di eliminazioni precoci da far accapponare la pelle.

CASABLANCA

Se a Houston ci sono molti giocatori americani, in Marocco la fanno da padrona gli spagnoli (7 in tabellone su 28 giocatori), siamo ben rappresentati anche noi italiani che schieriamo Starace, Fognini, Bolelli e Volandri.
Le prime due teste di serie sono Montanes e Baghdatis, ma il cipriota esce subito battuto dal russo Kuznetsov. Lo spagnolo invece va avanti e si issa sino alla semifinale dove perde il derby con il connazionale Andujar.

Andujar giunge così in finale dopo aver eliminato prima due francesi (Serra sconfitto 6-1 3-6 6-2 e Chardy battuto 7-6(6) 6-1) e poi due spagnoli (Riba 6-2 6-2 e per l'appunto Montanes, oltretutto campione in carica a Casablanca). Lo spagnolo va alla ricerca del primo titolo nel circuito. Dall'altra parte del tabellone arriva in finale il nostro Potito Starace.

L'azzurro va avanti tranquillo nei primi due turni dove non lascia nemmeno un set al tedesco Brands ed allo spagnolo Ramirez Hidalgo, poi compie una piccola impresa battendo nei quarti la testa di serie nr. 3 Gilles Simon.

In semifinale Potito se la vede con l'ostico rumeno Hanescu che lo costringe ad una lotta serratissima di quasi tre ore. Starace alla fine la spunta 6-1 6-7(3) 7-6(2) ma il dispendio di energie è tale che in finale il nostro giocatore non ne ha più. Così Andujar ha vita facile e vince il primo titolo della sua carriera con il punteggio di 6-1 6-2.

Per quanto riguarda gli altri azzurri in tabellone, Bolelli esce subito con il portoghese Gil mentre Montanes elimina prima Volandri negli ottavi e poi Fognini nei quarti.

Con l'ATP 1000 di Montecarlo tornano la settimana seguente in campo i migliori del “circus”, anche se Djokovic salta l'appuntamento monegasco per problemi ad una gamba. Nadal torna a far sentire la sua voce e centra la settima vittoria consecutiva sulla terra rossa del piccolo principato.

MONTECARLO

Come da tradizione tabellone a 56 giocatori, dei primi come detto manca solo Djokovic che non è al top fisicamente e decide di rientrare con calma sulla terra. Le prime quattro teste di serie sono così Nadal, Federer, Murray e Ferrer.

Il primo a cadere è lo svizzero che fatica a trovare il suoi ritmo ed i suoi colpi. Nonostante tutto però Roger dopo aver usufruito di un bye al primo turno, batte facilmente Kohlschreiber al secondo turno e Cilic negli ottavi.
Nei quarti però lo svizzero incappa in una giornata no e lascia strada all'austriaco Jurgen Melzer (a dire il vero autore di una stagione alquanto opaca) che vince in due set (6-4 6-4).

Melzer approda così in semifinale dove trova Ferrer che onora al meglio la sua posizione nel tabellone usufruendo di un bye al primo turno, lasciando due giochi a Feliciano Lopez, quattro nel turno successivo a Milos Raonic e sei a Viktor Troicki. In semifinale la mattanza continua, Ferrer liquida anche Melzer in due veloci set e raggiunge così la sua prima finale a Montecarlo.

Rispettate invece le gerarchie dall'altra parte del tabellone dove in semifinale arrivano Rafa Nadal ed Andy Murray. Lo spagnolo dopo il bye del primo turno lascia le briciole a Nieminen (6-2 6-2), a Gasquet (6-2 6-4) ed all'immarcescibile Ivan Ljubicic ancora sulla breccia nonostante la non più giovane età (il croato viene sconfitto 6-1 6-3).

Altrettanto lineare il cammino dello scozzese che dopo il solito bye iniziale batte agevolmente il ceco Stepanek, il francese Simon e la sorpresa portoghese Gil che indovina la settimana della vita e dalle qualificazioni arriva sino ai quarti battendo tra gli altri Gael Monfils. La semifinale tra Murray e Nadal è spettacolare ed avvincente. Quando lo scozzese gioca come sa c'è da divertirsi.

Si lotta strenuamente ma alla fine la spunta come da pronostico la maggior attitudine di Rafa sulla terra, finisce 6-4 2-6 6-1, ma il secondo set di Murray è da incorniciare. Così la finale è un derby spagnolo tra terraioli con i due che giocano praticamente allo specchio. Inoltre il match è la rivincita degli Australian Open dove ebbe la meglio Ferrer. Stavolta però Rafa non perdona, 6-4 7-5 e settimo successo consecutivo a Montecarlo, record a dir poco inarrivabile.

C'erano tre italiani in tabellone ma fanno ben poca strada. Volandri passa le qualificazioni ma perde con Cilic, Starace cede netto a Riba, Fognini batte Kevin Anderson al primo turno ma cede in tre set dopo dura lotta al serbo Troicki.

Dopo Montecarlo c'è l'ATP 500 di Barcellona, Nadal non si ferma e coglie il sesto successo.

BARCELLONA

Il torneo spagnolo parte con alcune defezioni importanti che ne impoveriscono il tabellone e spianano alla fine la strada ai soliti noti. Federer decide di saltare l'appuntamento, Djokovic ancora non è al top e preferisce rinviare il suo esordio sulla terra rossa, Murray accusa un problema al gomito e si cancella dal torneo come Berdych (causa influenza). Così entrano in tabellone un paio di lucky loser, Rafa è la testa di serie nr.1, Soderling la 3 e Ferrer la 4.

Ci sono anche quattro italiani in tabellone. Starace si ritira contro lo spagnolo Gimeno-Traver al primo turno per problemi allo stomaco nel terzo set, Cipolla passa le qualificazioni ma perde con l'olandese Haase, mentre Fognini e Simone Vagnozzi si affrontano tra di loro. Nativo di Ascoli Piceno, non molto alto (173 cm.), Vagnozzi oscilla stabilmente attorno alla 200esima posizione, la sua superficie preferita è la terra battuta ed è bravissimo nelle palle corte.

A Barcellona Vagnozzi si esalta, passa le qualificazioni, batte Fognini al primo turno (Fabio si ritira nel secondo set dopo aver vinto il primo), batte Monaco al secondo e si gioca l'accesso ai quarti contro il redivivo Juan Carlos Ferrero che torna in campo in Catalogna dopo sette mesi di inattività. Lo spagnolo la spunterà al terzo set dopo essere stato sotto 3-1 nel set decisivo, ma non si poteva chiedere di più al giocatore marchigiano che gioca il miglior torneo della sua carriera.

Nel frattempo Soderling cade subito ed inizia ad accusare quei problemi che ancor oggi lo tengono lontano dal tennis giocato, gli spagnoli la fanno da padrona ed arrivano in 5 su 8 ai quarti ed in 3 su 4 alle semifinali. Rafa Nadal dopo Montecarlo non si ferma più e travolge dopo il bye del primo turno il connazionale Gimeno-Traver (6-1 6-1), il colombiano Giraldo (6-3 6-1), Gael Monfils nei quarti (6-2 6-2) e la sorpresa croata Dodig in semifinale (6-3 6-2).

Dall'altra parte del tabellone arriva di nuovo in finale David Ferrer per una gustosa replica della finale di Montecarlo. Anche l'instancabile “motorino” spagnolo non conosce ostacoli nella sua marcia verso la finale. Vengono infatti battuti nell'ordine senza perdere un set (dopo l'usuale bye iniziale) l'argentino Berlocq, il rumeno Hanescu, l'austriaco Melzer e Nicolas Almagro in semifinale. Rispetto a Montecarlo però Rafa concede molto meno al suo connazionale, stavolta finisce 6-2 6-4 e per il nr. 1 del mondo si tratta della sesta vittoria in quel di Barcellona. Per il sito dell'ATP lo spagnolo è “The King of the clay”, i numeri non fanno altro che supportare questo soprannome.

Nell'ultima settimana di Aprile si giocano tre tornei minori (categoria 250), Monaco, Zagabria e Estoril, vediamo brevemente come sono andati.

MONACO

In terra tedesca il tabellone è a 32 giocatori, le prime due teste di serie sono il russo Youzhny e lo svizzero Wawrinka, ma entrambi non fanno molta strada. Ci sono solo due italiani in tabellone, Bolelli viene battuto subito da Cilic, Starace invece arriva sino ai quarti dove viene battuto non senza rimpianti in due set (entrambi finiti al tie break) da Petzschner. La finale la giocano Nikolay Davydenko e Florian Mayer.

Il russo dopo aver balbettato sino a questo punto della stagione gioca finalmente ai suoi livelli. Batte il connazionale Kuznetsov al primo turno (6-1 7-6(4)), il tedesco Reister al secondo (3-6 7-6(5) 6-1), il croato Cilic nei quarti (7-5 6-3) ed il redivivo Stepanek che si ritira nel secondo set della semifinale sul punteggio di 6-3 4-0 per il russo.

Florian Mayer è vicino ai 30 anni ma sta giocando la sua miglior stagione e si galvanizza in patria. Il tedesco batte il qualificato Darcis, il russo Gabashvili, il bulgaro Dimitrov ed il connazionale Petzschner in semifinale. Ma in finale ha la meglio la maggiore classe ed esperienza di Davydenko che si impone 6-3 3-6 6-1.

BELGRADO

In terra serba torna in campo Nole Djokovic che non può assolutamente saltare il torneo di casa (il direttore del torneo è il fratello del padre). Nole è la testa di serie nr. 1 naturalmente, la numero 2 è il connazionale Troicki.
Nole non ha alcun tipo di problema nel cammino che lo porta verso la finale, dopo il bye al primo turno batte il rumeno Ungur (6-2 6-3), lo sloveno Kavcic (6-3 6-2) e poi approfitta del ritiro di Tipsarevic in semifinale.

Dall'altra parte del tabellone Troicki esce subito per mano dello spagnolo Granollers, si mette invece in luce il nostro Filippo Volandri (unico italiano in gara) che batte proprio Granollers ed arriva in semifinale dove incontra Feliciano Lopez.

Lo spagnolo è in gran forma e con il suo gioco offensivo sta dando spettacolo in terra serba. Il bel Feliciano batte (sempre in due set) l'argentino Monaco, la wild card cilena Fernando Gonzalez, il connazionale Montanes e purtroppo per noi italiani confermando il suo stato di forma anche il nostro Volandri.

In finale però è un'altra musica, Nole soffre nel primo set vinto al tie break ma poi continua la sua incredibile striscia di vittorie consecutive (il serbo in quel momento risulta ancora imbattuto nel 2011) e batte Lopez con il punteggio di 7-6(4) 6-2.

ESTORIL

Tabellone a 28 giocatori in Portogallo e di una certa qualità, le prime quattro teste di serie sono nell'ordine Soderling, Verdasco, Tsonga e Simon, insomma niente male. Verdasco mantiene i pronostici e sfruttando la testa di serie nr.2 arriva in finale.

Lo spagnolo dopo l'iniziale bye batte l'idolo di casa Gil, il sudafricano Anderson ed il canadese Raonic che si ritira in semifinale dopo aver perso il primo set. Soderling che gode della prima testa di serie batte dopo il bye al primo turno il francese Chardy ma si imbatte poi in un Juan Martin Del Potro che è deciso a risalire la classifica dopo l'infortunio al polso che lo ha tenuto lontano dai campi per molto tempo (facendolo precipitare oltre la posizione nr. 400).

L'argentino (testa di serie nr. 8) dopo aver battuto al primo turno soffrendo il qualificato portoghese Sousa (6-2 3-6 6-3), cambia marcia e prima elimina senza problemi il colombiano Falla (6-2 6-1) per poi battere in una sorta di finale anticipata lo svedese Soderling (6-4 7-5).

A quel punto il più è fatto, in semifinale l'argentino supera in due set l'uruguaiano Cuevas (6-2 7-6(6)) ed in finale dà una severa lezione a Fernando Verdasco al quale lascia soli quattro game (6-2 6-2) bissando così il successo di febbraio a Delray Beach e dando un chiaro segnale al circuito sul suo ritrovato stato di forma.

Stefano Tarantino

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